Le tre notti bianche della Carrara La festa a un anno dalla riapertura

Un weekend lungo, fino al 25 aprile, e tre notti bianche per festeggiare un anno dalla riapertura dell'Accademia Carrara. Dodici mesi dopo l'indimenticabile cerimonia del 23 aprile 2015, quando il Teatro Tascabile, tra trampolieri, ballerine volanti, giganti palloni colorati e giochi di luci, battezzò la struttura rinnovata, è dunque di nuovo tempo di festa.




Le notti bianche. Da venerdì 22 a lunedì 25, la pinacoteca resterà aperta sino a mezzanotte. E, proprio come nel 2015, quando ospiti furono Elijah Wood e Raphael Gualazzi con la loro musica, torna di nuovo l'accoppiata arte, incontri e spettacolo: nella tre giorni si susseguiranno concerti di musica classica e contemporanea, conferenze e attività per i più piccoli, per i quali la Carrara ha sempre avuto un occhio di riguardo, con percorsi e visite studiati ad hoc.
Naturalmente, la Pinacoteca rimane il tesoro più grande: durante il ponte si potranno ammirare le due Madonna con bambino di Crivelli, una di proprietà della pinacoteca e l'altra proveniente dal Victoria and Albert Museum di Londra, accostate in un prezioso confronto. E ospite d'onore sarà anche il dipinto di Boccaccio Boccaccino Nozze mistiche di Santa Caterina, giunto dalle Gallerie dell'Accademia di Venezia ed esposto accanto al Moretto, al Tiziano e al Romanino.
Le due Madonna col bambino di Crivelli a confronto.
I dati dalla riapertura. I primi mesi della nuova Carrara sono stati, in effetti, notevoli, per visitatori e gradimento. Si sono contati più di 60mila ingressi. Con punte importanti in occasione di esposizioni speciali, come quella dedicata al Sarto del Moroni, tornato per un po' nella sua città natia dall'esilio dorato della National Gallery di Londra e ammirato in meno di tre mesi da 36mila persone.
E per il futuro? Naturalmente, dati i buoni riscontri, l'intento è quello di perseverare - anche in quest'imminente festa di tre giorni - con la valorizzazione del patrimonio della pinacoteca. Si continuerà il dialogo delle opere della Carrara con quadri ospiti, in un'importante interazione con l'arte moderna delle altre più importanti gallerie italiane. In cantiere, prevista per autunno, c'è poi l'esposizione dedicata a Raffaello, a partire dal San Sebastiano (uno dei quadri più preziosi di Bergamo) della pinacoteca. Dovrebbe - se le trattative procederanno al meglio, come si spera - inaugurare a ottobre e restare aperta fino a gennaio, con una quindicina di opere dell'urbinate provenienti da musei italiani e internazionali. Tele «di dimensioni limitate», precisa la direttrice Emanuela Daffra su le pagine de L'eco di Bergamo, «ma di estrema raffinatezza, piccoli affondi per una visione più completa dei capisaldi della pittura del grande artista».