Mele brembane, un'ottima annata (ed è il momento di festeggiare)
Buone, belle e… abbondanti. Nasce sotto i migliori auspici di una stagione coltiva ricca di soddisfazioni la nona edizione della Sagra della Mela, in programma sabato 20 e domenica 21 ottobre a Piazza Brembana e organizzata dall’Associazione Frutticoltori Agricoltori Valle Brembana (Afavb), in collaborazione con Altobrembo e il Comune di Piazza Brembana. È un appuntamento cresciuto negli anni all’insegna delle tipicità a chilometro zero, che unisce a promozione e vendita delle pregiate Mele Val Brembana la valorizzazione del territorio e dell’enogastronomia, coinvolgendo decine di ristoranti con menù a tema e proponendo attività didattiche, tecniche e ricreative.
Una stagione positiva. Il via ufficiale alla Sagra verrà dato sabato 20 ottobre alle 9, con l’apertura del mercatino di prodotti tipici e degli stand per la vendita delle mele. «La stagione era partita la scorsa primavera con qualche preoccupazione - sottolinea Pinuccio Gianati, presidente Afavb -, ma l’evoluzione è stata positiva, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Alcune varietà presentano la cosiddetta “ruggine” esterna, un fattore estetico comune quest’anno anche alle zone produttive del Trentino e della Valtellina, che non ha alcun rilievo sulla qualità dei frutti. È, a suo modo, un certificato (a volte richiesto dagli stessi consumatori) che conferma la genuinità dei prodotti, cui non applichiamo trattamenti cosmetici, limitando al massimo i trattamenti, con protocolli condivisi e controllati. Non è un caso che dallo scorso anno al campo scuola “Arcobaleno delle Mele” di Moio de’ Calvi si sia affiancato anche un campo sperimentale per arrivare a una produzione biologica. Il nostro impegno di questi anni ha generato competenze diffuse, che ora possono e devono contribuire a fare della Mela Valle Brembana un frutto di indiscussa eccellenza». Per segnalare la qualità e la genuinità delle Mele della Val Brembana, è nato uno specifico marchio di tutela. La vistosa scelta cromatica mette in evidenza i colori della natura e quelli delle varietà coltivate: Golden, Gala, Red Delicious, Renetta e Topaz. «Sono anche i colori - sottolinea Bruno Gotti, segretario Afavb - della maschera di Arlecchino, biglietto da visita della Val Brembana e del territorio bergamasco». L’Afavb, nata formalmente nel 2007 a Moio de’ Calvi, vanta oltre vent’anni di impegno. In questi anni sono state messe a dimora in Val Brembana decine di migliaia di nuove piante. Un impegno che ha reso possibile il recupero di terreni altrimenti abbandonati. La sede è stata messa a disposizione dal Comune di Moio de’ Calvi negli spazi dell’asilo don Ambrogio Calvi.
Due giornate fra gusto e animazione. La Sagra sarà una due giorni dedicata alle mele (ma non solo) con degustazione di prodotti, mostre, concorsi gastronomici, convegni e vendita diretta di prodotti del territorio, gastronomici e d’artigianato. In cabina di regia, oltre all’Afavb, ci sono il consorzio di promozione Altobrembo e il Comune di Piazza Brembana. Sabato 20, alle 9.30, gli allievi dell’Abf di San Govanni Bianco avvieranno la valutazione tecnica dei frutti in concorso, mentre alle 10 lo stand Mela Val Brembana proporrà mele, ma anche frittelle calde, marmellate e succo di mela. Alle 10, nella sala polivalente della Biblioteca Comunale, si terrà una tavola rotonda dedicata alle mele biologiche, tradizionali e antiche, con particolare attenzione alle opportunità di sviluppo anche a livello enogastronomico e turistico. Alle 14, in Sala Polivalente, verrà aperta una mostra fotografica dedicata ad attività e frutteti dell’Afavb. Il pomeriggio sarà all’insegna della tradizione, innanzitutto con lo spettacolo di burattini Gioppino e la principessa stregata proposto dal burattinaio Virginio Baccanelli. Già insignito del Premio Ravasio e allievo di Daniele Cortesi, Baccanelli è fra gli ultimi artigiani dediti alla produzione in proprio di burattini, scenografie e sceneggiature. A far da ideale colonna sonora di un pomeriggio “d’altri tempi”, saranno anche le note del baghèt, l’antica cornamusa bergamasca che ha in Casnigo la sua patria d’origine. Il gruppo è guidato da Luciano Carminati, erede di Giacomo Ruggeri “Fagòt”, il casnighese ultimo suonatore dell’intero arco alpino. Alle 15.30 la Polisportiva F.lli Calvi proporrà “baröle e vin brulé”, mentre in serata (alle 21), nel teatro parrocchiale, verrà proposto lo spettacolo teatrale Noi restiamo qua, ma come si fa? con la compagnia Teatro in Valle e la collaborazione di UniBg.
Domenica 21 ottobre giornata dedicata ai prodotti tipici, con l’area espositiva che coprirà che l’intero centro di Piazza Brembana. Alle 10 il tecnico Adriano Gadaldi guiderà un incontro dedicato a messa a dimora, potatura, dirado e trattamento delle piante, mentre alle 11 verrà presentata la nuova campagna per acquisto piante a prezzo convenzionato. All’InfoPoint sarà attivo uno sportello per consigli, curiosità e consulenze gratuite. Gastronomia Pasticci e Capricci e Ristorante Piazza Brembana proporranno un’area ristoro con prodotti tipici, mentre nel pomeriggio l’intrattenimento musicale itinerante sarà affidato all’italo-balkan music di Barabba Gulasc. Baröle e assaggio di strudel (in collaborazione con gli allievi dell’Istituto Alberghiero di San Pellegrino Terme) introdurranno la fase cruciale, che alle ore 16 proporrà la premiazione dei concorsi (mele migliori o più grosse e torte a tema). In caso di pioggia la manifestazione è confermata presso il piazzale della stazione Sab.
Programma completo su www.sagramela.it e info al 3481842781 oppure al 3459576460.