Dal 4 al 6 settembre

Tutto sulla Fiera di S. Alessandro

Tutto sulla Fiera di S. Alessandro
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INFO E COSTI
Dove: Fiera di Bergamo, Via Lunga, fino a domenica 6 settembre.
Venerdì 4, 10 - 22.30, ingresso libero.
Sabato 5, 10 - 22.30, intero 7 euro, ridotto 5 euro.
Domenica 6, 9 - 19, intero 7 euro, ridotto 5 euro.
Parcheggio: 3 euro.

 

La Fiera di Sant’Alessandro è da oltre dodici secoli l’appuntamento di riferimento per il mondo contadino della Bergamasca. Un appuntamento che si lega alla storia del nostro territorio, quando i pastori, in occasione della festa dedicata al Patrono di Bergamo, durante la transumanza dai verdi pascoli delle Orobie alla pianura padana, si fermavano a Bergamo per il commercio del bestiame. Oggi la transumanza è quasi del tutto scomparsa, così come i pastori. Ma la passione per la fiera a loro dedicata, quella, no: quella è rimasta.

Un successo crescente. Anzi, in base al trend in corso da anni, l’interesse per l’evento pronto a debuttare domani alla Fiera di Bergamo in via Lunga (inaugurazione ore 10, ingresso gratuito) sta richiamando in città un numero sempre più crescente di operatori e appassionati, con in testa le famiglie, provenienti da tutta la Lombardia. I motivi di tanto interesse per la rassegna promossa da Bergamo Fiera Nuova e Promoberg dedicata alla filiera agroalimentare, sono anche dovuti, senz’altro, alla rinnovata attenzione da parte del pubblico verso i temi legati all’agricoltura e a tutto quanto è green. Ma il successo della manifestazione (circa 50mila i visitatori nel 2014) è dovuto soprattutto al format, un mix che abbina alla già ricca parte espositiva (nella quale non mancano peraltro molte iniziative e le ultime novità del settore), un pantagruelico menù di eventi collaterali, capace di incuriosire anche chi esce di casa solo la notte di Natale.

Fiera Sant'Alessandro
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Un paradiso per i bimbi. Un evento che crea business, ma che è anche, soprattutto per i più piccoli, un’autentica festa. Perché sono stati davvero tanti i bambini che grazie alla Fiera di Sant’Alessandro hanno potuto, per la prima volta nella loro vita, toccare con mano un animale, che sia stato un piccolo coniglietto, una capretta, o un grande cavallo. Bambini, ma anche grandi, che non avevano mai visto prima della visita in fiera un vitellino o un puledro, così come non avevano mai assistito alla mungitura di una mucca. Così scoprono - i bambini - che il latte non viene da un freddo frigorifero di un supermercato, ma da una calda mammella di una mucca.

Il massimo, poi, si ha quando per i più piccoli c’è la possibilità del battesimo della sella (con tanto di rilascio del diploma), il che significa poter andarsene in giro per i prati cavalcando un simpatico cavallino pony. E quante risate quando i bambini, osservando e toccando dei maialini, si guardano stupiti perché (i maialini) sono proprio color rosa, come quelli dei cartoni. Così si scopre che la Fiera di Sant’Alessandro è anche formazione, educazione e felicità per tutta la famiglia.

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Il senso della manifestazione. «Ciò che viene maggiormente riconosciuto alla nostra fiera – commenta Carlo Conte, responsabile per Promoberg della Fiera di Sant’Alessandro – è la sua capacità di dare agli operatori professionali della filiera agroalimentare le eccellenze che richiedono, anche per fare un cambio di passo nella loro attività, e nel contempo di fare avvicinare il pubblico generico ai protagonisti diretti dei prodotti che portano sulle loro tavole. Tra le scene più belle in tal senso, quelle riguardanti i confronti tra consumatori e produttori, questi ultimi felici nel poter informare su come si produce e viene portato in tavola un prodotto. E poi le tavolate imbandite da allevatori e agricoltori, contenti di condividere con il pubblico il frutto del loro lavoro e raccontare la vita di tutti i giorni.

Indubbiamente – prosegue Conte – la Fiera di Sant’Alessandro è il frutto di un grande sforzo organizzativo compiuto da noi e Bergamo Fiera Nuova, in collaborazione con i partner e le realtà che più sono a contatto con il mondo dell’agricoltura. Cito Coldiretti e Confagricoltura, la camera di Commercio, e l’Asl, fondamentale per il supporto dato dai propri veterinari, che controllano e verificano tutti gli animali (circa 700); ma anche Regione Lombardia, Provincia e Comune di Bergamo, gli sponsor per il sostegno. Inoltre siamo in prima linea anche in tema di sicurezza, con corsi specifici sul controllo e conduzione dei mezzi (trattori in primis) e sulla prevenzione per chi lavora in quota. Siamo impegnati in particolare sull’educazione e la prevenzione verso gli hobbisti, persone che, proprio perché non fanno attività agricola per professione, non curano a sufficienza gli aspetti legati alla sicurezza sia personale, sia dei mezzi che utilizzano».

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I numeri importanti. Tra i dati principali della manifestazione, che non dicono tutto ma cominciano a far capire alcune cose, citiamo i 50mila metri quadrati di superficie dedicati alla manifestazione, le 206 aziende espositrici (+2,5 percento rispetto all’anno scorso) in rappresentanza di 14 regioni, tra le quali spicca quella lombarda, con 165 aziende, 129 delle quali targate Bergamo, i 5mila metri quadrati totali dei tre campi all’esterno dedicati al settore equestre occupano, ai quali si aggiungono gli oltre 1.600 metri quadrati per le tensostrutture che ospitano al coperto bovini, suini e altri animali da fattoria.

In tema di allevamenti, in fiera si va dai lama ai colombi ornamentali passando per una nutrita rappresentanza di animali da fattoria, con i punti di forza rappresentati dai 350 pregiati capi di bestiame per il commercio, dai quali saranno selezionate le tre regine di razza (e di latte) della fiera (Frisona, Bruna e Red Holstein), e dagli oltre 250 cavalli coinvolti in gare ed esibizioni, tra i quali spiccano i 107 esemplari (9 dei quali in gara per il Dressage) del 3° Concorso internazionale Purosangue Arabi a Bergamo. Di questo abbiam parlato qui.

Varie ed eventuali. Affrontando alcuni dei tanti eventi ancora previsti dalla manifestazione, citiamo il ricco programma di eventi dedicati agli amanti del country per vivere in compagnia e allegria l’atmosfera western a stelle e strisce (padiglione C); la Gara Nazionale Triathlon del boscaiolo, competizione promossa in collaborazione con Federboscaioli (domenica); l’incontro, sabato alle 11 presso lo stand di Regione Lombardia (Padiglione A), in collaborazione con Ersaf su: Storie di cani, lupi e pastori: il lupo sta tornando?; la storia della meccanizzazione agricola raccontata dall’Upag (Unione professionisti Agri garden). Infine, merita una visita anche lo stand dell’associazione Norcini bergamaschi. L’associazione promuove corsi specifici molto frequentati, non solo dai professionisti (macellai), ma anche da semplici appassionati. In fiera i norcini sveleranno al pubblico le loro abilità, preparando nel migliore dei modi vari salumi tipici italiani.

Inoltre, dimostrazione della produzione dello strutto, assaggio di ciccioli (grasei) e della torta di sangue, a cui si aggiungeranno delle degustazioni guidate ai salumi bergamaschi. Piatto forte, in particolare per lo scopo dell’iniziativa, rimane come sempre la distribuzione di panini con salamelle ad offerta libera da parte del pubblico: il ricavato sarà infatti devoluto in beneficienza a una ONLUS che opera nel settore sanitario.

Per chi vuole approfondire direttamente il perché la Fiera di Sant’Alessandro faccia parte della storia e della cultura di Bergamo, e sia diventata un punto di riferimento regionale per il Settore primario, non resta che fare un salto in Fiera. La kermesse è aperta venerdì e sabato dalle 10 alle 22.30 e domenica dalle 9 alle 19. Ingresso: intero 7 euro, ridotto 5 euro. Parcheggio: 3 euro.

 

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