[Pietro Pinetti e Andrea Bozzetto]
Due ragazzi, una passione per l’animazione 3D, l’accordo per consegnare alla Eagle Pictures un cortometraggio. Così rinasce – un po’ per caso – lo Studio Bozzetto a Milano, chiuso dall’inizio del 2000 e ora rientrato da protagonista nel mondo dell’animazione italiana. Era la fine del 2007 e la durata iniziale di questo progetto doveva essere di 8 mesi, durante i quali Andrea Bozzetto e Pietro Pinetti, freelancer dell’animazione 3D, pur conoscendosi appena, avrebbero lavorato fianco a fianco. Da quel primo incarico, la loro piccola società improvvisata in una taverna di Seriate è cresciuta e, dopo un anno, ha portato alla riapertura dello storico studio di via Melchiorre Gioia a Milano.
Dove eravamo rimasti. Fin dall’inizio degli anni ’60 Bruno Bozzetto, animatore e fumettista bergamasco, aveva dato vita alla società Bruno Bozzetto Film con sede a Milano. Per tutta la sua ricchissima carriera, questo studio lo ha accompagnato, costruendo pian piano il suo successo, dal Signor Rossi a Carosello, da Mister Tao (premiato con l’Orso d’Oro a Berlino) a Cavallette (candidato all’Oscar).
Alla soglia degli anni 2000, però, qualcosa cambia. L’animazione si sposta verso altre tecniche e altri mercati e Bruno, dopo quasi quarant’anni, non ha forse più tanta voglia di “inseguire” il lavoro, preferendo dedicarsi ai suoi progetti personali; per questo lo studio chiude. Suo figlio Andrea, inizialmente indirizzato verso studi di psicologia, lavora come animatore freelance, usando soprattutto le nuove tecnologie 3D e dedicando molta attenzione all’innovazione tecnologica del settore. Ogni tanto collabora anche con il padre Bruno: in particolare, dopo la chiusura dello studio milanese, hanno l’occasione di lavorare insieme alla serie televisiva I Cosi. Per farlo si appoggiano, quando serve, a studi di animazione esterni: proprio in uno di questi incontrano Pietro Pinetti, giovane operatore del 3D.
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La rinascita dello Studio Bozzetto. Non bisogna pensare, però, che da quel primo corto nasca subito la nuova e proficua collaborazione fra Andrea e Pietro. I due, pur essendo entrambi bergamaschi (il padre di Pietro è il proprietario della realtà Pinetti a Brusaporto, azienda specializzata nella cartoleria di design), non avviano subito strettissimi rapporti lavorativi.
Dopo qualche anno, però, anche Pietro inizia a Milano una carriera come libero professionista e alcuni amici gli procurano un interessante lavoro di animazione: un progetto di otto mesi, non cosa da poco, e Pietro è in cerca di un socio per dare vita a uno studio tutto suo, sperando di avviare una carriera diversa. Non ha molta fortuna, almeno inizialmente. A Bergamo è difficile trovare animatori e il progetto della società sembra impossibile. Il caso però ci mette lo zampino, proprio in occasione di un’intervista della Rai dedicata alla serie televisiva I Cosi, a cui Andrea e Pietro avevano lavorato insieme. I due ragazzi si rincontrano.
Così, Pietro Pinetti fa la sua proposta ad Andrea, per rilanciare lo studio Bozzetto; il “Bozza” ci pensa su un paio di giorni e accetta. È il 2007 e i due ragazzi, che si conoscono appena, danno vita alla Blinky Animation, piccola società che ha la sua sede operativa in un seminterrato di Seriate. Però i due sono bravi. Da quel primo lavoro ne arrivano altri e Bruno porta buone notizie: la Disney gli ha dato carta bianca per la realizzazione di una serie con il suo stile, serve però uno studio di animazione per appoggiarla. Più che “detto, fatto” è il caso di dire “disegnato e animato”, lo Studio Bozzetto riapre.
I clienti importanti e chi ci lavora. Oggi, dopo sette anni di lavoro, lo Studio Bozzetto&Co vanta una serie incredibile di clienti: istituzioni, realtà della produzione animata per ragazzi, multinazionali. Caratteristica peculiare dello studio, infatti, è quella di mantenere le porte aperte anche all’animazione pubblicitaria, non solo dedicata all’infanzia, così come è sempre stato nelle corde della tradizione animata “alla Bozzetto”.
E poi ci sono i lavori di Bruno, letteralmente “ricaricato” dall’energia dei ragazzi e dalla nuova avventura, tanto da mettersi a progettare un nuovo cortometraggio che unisce la tradizione 2D al nuovo 3D. Attualmente lo studio milanese raccoglie circa 30 collaboratori, tra cui un direttore artistico – Corrado Colleoni, bergamasco – e una serie di animatori, disegnatori, scenografi, fotografi cresciuti all’interno dello studio.
Un bel risultato, soprattutto considerando che iniziare questo nuovo percorso non è stato semplicissimo: all’inizio mancavano professionisti che potessero lavorare ai progetti. Il mercato dell’animazione in Italia, infatti, è ancora relegato ad una nicchia, gli studi sono pochi e gli animatori anche. Mancano strutture scolastiche dedicate e molto spesso i ragazzi dei licei artistici e delle scuole d’arte non sanno che possono dedicarsi a questo lavoro. L’attenzione dello studio a questo aspetto è alto, tant’è che spesso di “concede” alle scuole andando in classe a mostrare cosa significa fare animazione e come nascono personaggi come Topo Tip e altri.
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Lo studio tornerà a Bergamo? Parlare con Andrea e Pietro significa divertirsi a sognare uno studio di animazione in città. Anche perché, di fatto, buona parte dello staff è bergamasca. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo la necessità di visibilità, contatti e occasioni di lavoro, che solo Milano può offrire, considerando anche la concorrenza. È forse più facile ipotizzare l’apertura di un prossimo studio Bozzetto&Co a Londra, magari nella City, capace di cogliere l’occasione delle grandi produzioni internazionali. Quello che è certo, comunque, è che una realtà storica dell’animazione italiana ha riaperto e disegna interessanti prospettive future.
Topo Tip, l’ultimo successo. Chiunque abbia dei figli in età prescolare si sarà accorto dell’arrivo in Tv di un nuovo cartone animato: Topo Tip. Le avventure del simpatico topolino marrone e dei suoi amici sono firmate proprio dallo Studio Bozzetto&Co che ci ha lavorato negli ultimi 2 anni e mezzo. Quasi 45 persone (senza contare i 100 collaboratori delle realtà estere coinvolte nel progetto) per pensare, progettare, disegnare, animare e ambientare questo personaggio, nelle sue per 52 puntate. Per l’occasione vi anticipiamo che i nuovi episodi sono stati consegnati e a breve li vedremo in TV.