Partiamo da Castagneta

Dove trovare le castagne a Bergamo e nei dintorni

Dove trovare le castagne a Bergamo e nei dintorni
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Ebbene sì, l’estate ci saluta e con lei se ne vanno la tintarella e i castelli di sabbia sulla spiaggia, ma non disperate, ogni stagione ha il suo bello e l’autunno ha già in serbo per noi le sue prelibatezze e le sue meraviglie. È tempo di paesaggi variopinti, di funghi, di zucche ma anche (e soprattutto) è tempo di castagne, il frutto principe di questa stagione. Ma dove andare a raccoglierle? Quali sono i posti a Bergamo e dintorni più adatti all’impresa?

 

Castagneta

Tanto per cominciare Castagneta, già il nome spiega molte cose. Dalla località Gallina, il famoso sentiero dei Vasi ci accompagna verso un antico bosco di castagni che già a partire dalla metà di settembre brulica di ricci che rotolano a terra. Facile da raggiungere e frequentata da molti bergamaschi, Castagneta è famosa per i suoi castagni, alberi forti e generosi che nel passato hanno sfamato intere generazioni grazie ai loro frutti ricchi di vitamine, ma anche per la sua singolare tranquillità. Pur essendo a un passo dalla città, infatti, resta un contesto naturale tranquillo, ben riparato dallo stress cittadino. Ideale per improvvisare un pomeriggio fuoriporta.

 

Ponteranica

Se ci spostiamo un po’ più in alto, dalle parti di Ponteranica, incontriamo il colle della Maresana. Nonostante tempo addietro i boschi di castagno fossero ben più fitti (non a caso nello stemma del Comune di Ponteranica campeggia un castagno) il colle della Maresana resta una tra le mete più apprezzate dai bergamaschi appassionati di castagne, che durante il periodo autunnale ispezionano scrupolosamente i dintorni della Maresana. La scelta qui è varia, i sentieri da percorrere sono molti ma il percorso che da Monterosso arriva alla Maresana e poi prosegue fino a Selvino (sentiero 533) sembra essere il preferito dai più.

 

Pradalunga

Interessante anche il tragitto alla scoperta dei castagneti secolari del monte Misma, nel comune di Pradalunga. Dalla Chiesa vecchia di Cornale, frazione di Pradalunga, si può procedere verso il bosco fino ad arrivare alla famosa località Pratolina, un vasto prato attrezzato e curato, contornato da imponenti castagni secolari. Qui troviamo la baita Pratolina, punto di ristoro per molte iniziative del territorio. In questo periodo, per esempio, fino a domenica 23 ottobre si svolge a Pradalunga “Castanea”, la tradizionale manifestazione dedicata alla castagna, che coinvolge la cittadinanza in diversi appuntamenti sparsi per il paese: visite ai castagneti, letture, degustazioni a base di castagne e altro ancora. E se poi vi venisse voglia di inerpicarvi ancora un po’ più su, non vi resta che far visita al Santuario della Madonna della Forcella e proseguire fino alla cima del Monte Misma.

 

Botta di Sedrina

Nella bassa Val Brembana merita menzione Botta di Sedrina. La riserva naturale della Valle del Giongo, raggiungibile dalla via omonima, offre paesaggi suggestivi e raccolti abbondanti. L’arrivo è sulla piana dei Prati Parini. Invece da Sorisole, parcheggiando alla trattoria Pisgiù, si può puntare al Canto Alto passando dalla Val Baderem. Sull’altro versante del Canto Alto, a Poscante, si trovano esemplari stupendi: la zona è rinomata per i biligòcc, castagne affumicate e vendute a grappoli.

 

Albenza

Altra valle altra località; ci spostiamo ora in Valle Imagna, dove Albenza, frazione di Almenno San Bartolomeo, resta la meta più gettonata per la raccolta di castagne. La mulattiera che collega le varie contrade infatti si contraddistingue per la bontà dei suoi frutti e per la quantità di castagni che abitano indisturbati questa località. Sempre in Valle Imagna, inoltre, dall’antica contrada di Amagno di Strozza si può prendere la mulattiera verso la Roncola, ai piedi del Linzone. Anche qui sarà facile incappare in tappeto di piccole ghiande e numerosi ricci di castagno.

 

Casale

Infine non può mancare, nei pressi di Casale, il Parco del Castagno, un castagneto di 137mila metri quadrati recuperato e bonificato dai volontari del Gruppo Culturale “Amici di Casale” che ha realizzato, in collaborazione con il comune, un’ area protetta dove il castagno, simbolo di Casale e di tutta la Valle del Lujo, ha riscattato la sua importanza nel territorio. Oltre a fornire un punto di ristoro per gli escursionisti che salgono in Valle del Lujo, il Parco del Catagno è diventato anche un importante strumento didattico per sensibilizzare le scolaresche e le comitive nei confronti di questa varietà naturale. Qui le castagne di certo non mancano, perciò affrettatevi!

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