Atalanta-Everton finisce 3-0

È stato un delirio nerazzurro in una notte che farà la storia

È stato un delirio nerazzurro in una notte che farà la storia
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Lo abbiamo sognato per anni, lo abbiamo immaginato per un’estate intera, ma nessuno immaginava neppure lontanamente che il ritorno in Europa potesse essere tanto emozionante. Coinvolgente. Perfino scintillante. L’Atalanta di Gasperini, nella prima giornata del Girone E di Europa League, distrugge letteralmente l’Everton al Mapei Stadium di Reggio Emilia con un sonoro 3-0, mandando in paradiso tutti i suoi tifosi che sono arrivati allo stadio e anche quelli rimasti a Bergamo. Le reti di Masiello, Gomez e Cristante nel primo tempo e la traversa di Freuler nella ripresa certificano una superiorità a tratti imbarazzante di una squadra che fin dalle prima battute ha sbranato l’avversario con il sangue agli occhi, lasciando le briciole ad una formazione come quella di Koeman, troppo brutta per essere vera. I nerazzurri, grazie a questo successo, si piazzano subito al comando del gruppo, davanti al Lione raggiunto sull’1-1 dall’Apollon Limassol nei minuti di recupero finali. Il 28 settembre, in Francia al Groupama Stadium, sarà fondamentale scendere quindi in campo con lo stesso approccio.

 

 

Qualche sorpresa per Gasperini nelle scelte iniziali di formazione. Il tecnico di Grugliasco, senza Gosens e Ilicic infortunati, abbandona il 3-4-1-2 lasciando Kurtic in panchina e schierando in mezzo Cristante, de Roon e Freuler con il chiaro obiettivo di creare superiorità numerica. Sulla corsia mancina gioca Castagne, in difesa c’è Palomino e non Caldara, mentre l’attacco è formato da Gomez e Petagna, protagonisti della stagione chiusa al quarto posto con 72 punti. Gli inglesi nelle scelte iniziali confermano il 4-2-3-1 visto nelle ultime gare di campionato; la stella Rooney, nonostante i recenti problemi con la polizia e con la moglie, gioca dal primo minuto insieme a Vlasic e Sigurdsson alle spalle del centravanti Calvert-Lewin. Dirige la gara il russo Bezborodov. Serata tiepida a Reggio Emilia, con 14.600 spettatori sugli spalti a creare un ambiente semplicemente fantastico.

Grazie anche alla spinta poderosa del pubblico orobico, la squadra nerazzurra inizia subito a schiacciare l’acceleratore, dando vita a un paio di buone mischie nell’area avversaria. Al 2’, Hateboer mette dentro per Petagna un pallone molto insidioso che Stekelenburg alza in angolo; al 13’, nel giro di pochi secondi, l’Everton sembra quasi una squadra di calcio con Vlasic e Rooney che si presentano al tiro (prima bravo Berisha e poi mira sballata del numero 10), ma da quel momento in avanti è solo Atalanta. Una splendida Atalanta. I nerazzurri, al 26’ costruiscono una bellissima palla gol sull’asse Gomez-Petagna-Masiello: la conclusione del numero 5 nerazzurro da due passi è perfetta, ma l’estremo difensore degli inglesi salva tutto e mette in angolo. Sul corner seguente, palla dentro di Gomez, con de Roon che allunga sul palo lontano dove Masiello in allungo trova la deviazione vincente e regala lo storico vantaggio alla Dea nel giorno del ritorno in Europa. L’Everton è alle corde, al 32’ Gomez mette dentro per Petagna, che però è troppo avanti, e un minuto più tardi tocca ad Hateboer spingere sulla destra, con l’olandese che serve Cristante purtroppo poco lucido a due passi dalla porta. Il raddoppio però è nell’aria e il vantaggio per 1-0 è troppo stretto per la mole di gioco espressa dai bergamaschi.

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L’Atalanta è un fiume in piena: al 34’ Petagna (il migliore in campo del primo tempo) mette sui piedi di Masiello la palla del raddoppio ma Stekelenburg dice nuovamente di no; al 37’ Gomez si presenta al tiro ma la conclusione è debole. Sono le prove per il micidiale uno due firmato Gomez-Cristante con cui la squadra orobica, poco dopo, chiude i conti prima del risposo. Al 41’ il numero 10 argentino riceve palla da Petagna, il suo dribbling secco fuori area manda quasi al tappeto Holgate e il destro calibrato si insacca all’incrocio dei pali lontano. È 2-0. Al 43’, invece, Hateboer serve in verticale Petagna, che pesca Cristante in proiezione offensiva e il 3-0 è servito. Il fischio finale del primo tempo del direttore di gara russo accende tutta l’adrenalina e l’entusiasmo del Mapei Stadium: l’impianto di Reggio Emilia diventa una bolgia pazzesca e l’orgoglio orobico, l’emozione per una gioia attesa ben 26 anni, abbraccia tutti quanti con l’uscita dal terreno di gioco degli eroi atalantini che diventa una splendida passerella verso il meritato quarto d’ora di riposo.

In avvio di ripresa, l’Everton prova subito a ridurre le distanze con Rooney (46’, respinta di Berisha) ma bastano pochi minuti per rivedere la Dea scintillante del primo tempo in attacco: al 49’ Petagna fugge nella prateria e scarica un sinistro da fuori area parato a terra; il numero 29 si ripete al 54’, servendo a Gomez una palla d’oro che però il numero 10 spedisce in Curva; e ancora al 56’, con Freuler che stavolta è più preciso ma non abbastanza e stampa sulla traversa il piattone destro. Con il passare dei minuti la spinta degli inglesi si affievolisce, i nerazzurri provano a insistere cercando altri gol (parata di Stekelenburg su Cornelius, subentrato a Petagna, all’88’), ma il risultato non cambia più e la magica notte del ritorno in Europa si chiude con un trionfo rotondo, completo e strameritato della piccola grande Atalanta. Intanto il pareggio nel recupero dei ciprioti dell’Apollon Limassol contro il Lione lancia la Dea in testa al gruppo. Il messaggio più importante che la gara consegna a tutti noi, alla fin dei conti, è molto semplice: al tavolo dell’Europa, cari tifosi nerazzurri, ci siamo anche noi.

 

 

Atalanta-Everton 3-0
Reti: 27’ Masiello (A), 41’ Gomez (A), 43’ Cristante (A)

Atalanta (3-5-2): Berisha; Toloi, Palomino, Masiello (76’ Caldara); Hateboer, Cristante (82’ Kurtic), Freuler, de Roon, Castagne; Petagna (80’ Cornelius), Gomez. All. Gasperini.

Everton (4-2-3-1): Stekelenburg; Holgtem, Jagielka, Keane, Baines; Besic, Scheneiderlin (66’ Ramirez); Rooney (66’ Klaassen), Vlasic, Sigurdsson; Calvert-Lewin (76’ Mirallas). All. Koeman.

Arbitro: Bezborodov (Russia).

Assistenti: Danchenko (Russia) e Gavrilin (Russia).

Ammoniti: 33’ Masiello (A), 63’ Sigurdsson (E).

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