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Dove mangiare vegan a Bergamo

Dove mangiare vegan a Bergamo
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I vegani sono sempre di più. In alcuni casi il rapporto con gli altri, quelli non vegani, non è dei migliori; ad esempio il recente scontro verbale (ma poteva essere peggio) con il conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani è stato il momento culminante di una polemica che va avanti da mesi, anni forse, a suon di insulti quali «mangia-cadaveri» e «nazi-vegani». Ma ci sono anche tante altre realtà che cercano di sviluppare un rapporto armonioso e proficuo con chi ha fatto questa scelta alimentare. A Bergamo, Ascom e LAV hanno lanciato due anni fa la campagna Veg+, per rispondere alla crescente richiesta di piatti vegani.

 

Veg+ 2016 - aggiornamento: nuovamente in aula i ristoratori che per primi hanno aderito all'iniziativa. A metà aprile...

Pubblicato da LAV Bergamo su Lunedì 21 marzo 2016

 

Bergamo veg. Quest'anno i ristoranti bergamaschi aderenti sono ben 18, in deciso aumento rispetto ai 7 dell’anno passato. Sono riconoscibili grazie a una vetrofania apposta di fianco all’ingresso, recante la scritta verde «Veg+. Qui mangi anche vegano 2016». Presso questi ristoratori si possono quindi trovare piatti privi di prodotti di origine animale e certificati, riconoscibili grazie al logo Veg+1 presente di fianco al nome del piatto nel menù. In città partecipano all’iniziativa Sweet Irene (Via Sant'Orsola), Hostaria San Lorenzo (Piazza Mascheroni) e il Roof Garden (Hotel San Marco, Piazza della Repubblica); da quest’anno si aggiungono anche il Ristorante Ol Giopì e la Margì (Via Borgo Palazzo) e Farina & Co (Via Autostrada).

In Provincia invece aderiscono a Veg+ la Villa Pighet (Ponteranica), il Ristorante Dè Firem Röstec (Misano Gera d’Adda), il Ristorante Cadei (Villongo), l’Hotel Villa delle Ortensie (Sant’Omobono Terme) e l’Albergo della Torre (Trescore Balneario). A questi si aggiungono i neo-certificati: il Ristorante La Taverna (Sotto il Monte Giovanni XXIII), il Ristorante Da Franco (Seriate), il Settecento (Presezzo), La Vacherie (Brusaporto), il Ristorante Vecchi Ricordi (Cene), Il Borgo Zen Albergo della salute (Taleggio), il Ristorante Donnarumma (Songavazzo), La Marina (Pontida) e l’Ortofrutta Valietti gastronomia per cibi asporto (Zanica).

 

 

A prescindere dall'iniziativa, altri ristoranti e punti ristoro totalmente vegan in città sono: il franchising fast food vegan Universo Vegano (via Sant'Alessandro), le gastronomie biologiche da asporto Veg Eat (Contrada Tre Passi) e Vicinia (via XXIV maggio), la pasticceria La Dolce Vita (via Borgo Palazzo). Anche alcuni giapponesi e cinesi offrono una selezione vegan: è il caso di Zushi Bergamo (via Verdi), Sin Jah (via Verdi) e Asian Mix (via Palazzolo). Piatti vegan anche nei ristoranti internazionali eritreo Dahlak (via Borgo Palazzo), indiano Guru (via S. Giovanni). E una proposta vegan al giorno si ha anche alla gastronomia 22c (via Donizetti), al Punto Macrobiotico (via Quarenghi). In provincia, propongono menu vegan - alcuni su prenotazione - One Restaurant di Chicco Coria, il Villino di Erica a Valbrembo, Soul Fruit a Sarnico, la Trattoria Locàl al Frassino ad Oneta, il Ristorante Vecchi Ricordi a Cene, La Rotonda di Bacco in Roncola (qui si possono realizzare anche ricevimenti interamente vegan), l'Osteria dell'Angelo a Treviglio.

Controllati e certificati. Oltre a sottolineare i benefici della dieta vegana, il progetto punta sulla qualità: tutti i menu proposti sono realizzati con ingredienti esclusivamente di origine vegetale. Le materie prime e le ricette vengono controllate, approvate e certificate da LAV Bergamo e dalla scuola vegana di Sauro Ricci, chef del Joia di Milano, tempio stellato della cucina naturale e vegana, conosciuto in tutt’Italia. «L’obiettivo è quello di creare una rete diffusa e virtuosa di ristoranti che offrono menù veg sicuri e di qualità – spiegano i responsabili di Veg+ –. Intendiamo inoltre rendere la cucina vegana più accessibile a tutti: a chi ha già optato per questa dieta, ma fatica a trovare dei menù a tema nei ristoranti, ma anche ai curiosi e a chi si vuole avvicinarsi a questo stile alimentare».

 

 

La storia di Veg+. Il progetto è nato nei primi mesi del 2014 nell’ambito della campagna Cambia Menù di LAV, che ha scelto Bergamo come punto di partenza grazie alla collaborazione, la prima a livello nazionale, tra un’associazione di commercianti (Ascom) e una animalista (LAV, appunto). Il primo passo è stata la creazione di un corso di alta formazione dedicato a questo stile alimentare: si è svolto nell’arco di quattro incontri presso l’Accademia del Gusto. In seguito è stato redatto uno regolamento per garantire la qualità e la varietà delle proposte vegane nei ristoranti aderenti al progetto. Quest’anno, oltre all’incremento nel numero delle partecipazioni, è stata introdotta la newsletter, che raccoglie le recensioni dei clienti e permette a LAV di dare un riscontro ai ristoratori, che possono così perfezionare le loro pietanze.

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