I 10 video musicali più costosi

Gli anni Novanta rappresentarono l'età aurea per le case discografiche: la vendita di cd e musicassette andava a gonfie vele, gli artisti erano veri e propri fenomeni planetari diventati autentiche macchine da soldi, lo streaming e la musica digitale non esistevano nemmeno nei peggiori incubi, e si poteva quindi spendere senza alcun tipo di patema. E infatti si realizzavano video musicali dai costi elevatissimi, considerabili senza dubbio un colossale spreco di soldi: ma chi se ne infischiava? Non è un caso, d'altra parte, che i 10 video più costosi di sempre siano quasi tutti proprio di quel periodo: eccoli qui, secondo la classifica stilata da Vice (la cifra in euro è calcolato in base alla valuta corrente).
10) Toxic (2003), Britney Spears, 1,1 milioni di euro.
Britney Spears era all'apice della sua carriera, della sua notorietà, e anche della bellezza fisica: nel video di Toxic, infatti, in varie scene lascia davvero poco all'immaginazione, oltre ad amoreggiare con svariati uomini. Il costo della clip impennò in seguito all'enorme somma che la produzione dovette sborsare per poter rivestire Britney di diamanti in alcuni momenti del video, quando canta sdraiata sopra a degli specchi.
9) Stronger (2007), Kanye West, 1,1 milioni di euro.
Costato la stessa cifra di Toxic, il video di Stronger di Kanye West è piuttosto complicato da comprendere: si alternano scene in cui vediamo l'artista ricoverato in ospedale, scene in cui canta e balla insieme ad una bellissima ragazza, e altre ancora in cui è inserito all'interno di un futuristico macchinario che non si capisce bene che cosa stia facendo. Proprio la realizzazione dei momenti in cui Kanye è chiuso dentro questo strano apparecchio, creato ovviamente tutto in digitale, è il motivo dell'elevato costo del video. Mah.
8) Love is strong (1994), Rolling Stones, 1,3 milioni di euro.
Dopo aver guardato il clip, sorge una e una sola prepotente domanda: ma com'è possibile che un video del genere sia costato così tanti soldi? Le immagini mostrano la band e una donna vagare per le vie di una disabitata e miniaturizzata New York (o sono loro ad essere giganteschi? Chissà), in stile King Kong o Godzilla. Benissimo, ma 1,3 milioni? Non è dato conoscere la risposta.
7) Dominion (1988), Sisters of Mercy, 1,7 milioni di euro.
https://youtu.be/AeFC-rfQkVk
Si tratta di una canzone profondamente anti-americanista e pacifista, il cui video è stato girato in località mediorientali (si riconosce, ad esempio, la località archeologica di Petra). Anche in questo caso, è difficile capire come una clip del genere sia costata tanto denaro: forse per le concessioni per poter girare scene in luoghi altrimenti inaccessibili? O forse per il noleggio dell'enorme quantità di cammelli che a più riprese compare nel video?
6) Larger than life (1999), Backstreet Boys, 2,5 milioni di euro.
Eccoci di fronte all'ultimo grande successo della boy band per eccellenza degli anni Novanta, e solo per questo merita tutto il rispetto possibile. Il video di Larger than life è un mix di futuro, spazio e astronavi, robot che ballano la breakdance e un mucchio di altre cose senza dubbio costosissime da realizzare. Ma diamine se ne è valsa la pena!
5) It's all coming back to me now (1996), Celine Dion, 2,9 milioni di euro.
https://youtu.be/pDxoj-tDDIU
La tipicissima canzone sentimentale e strappalacrime, il cui video, teoricamente, non dovrebbe richiedere un particolare esborso economico. Il video presenta effettivamente qualche effetto scenico non male, fatto di fantasmi e presenze paranormali varie, ma quasi 3 milioni di euro?
4) Heartbreaker (1999), Mariah Carey (feat Jay-Z), 3 milioni di euro.
La canzone non è affatto male, Mariah Carey, in forma smagliante, balla, canta e fa a botte con un'altra ragazza in jeans attillati e top, il tutto nella lussuosa location di un hotel di altissimo livello. Insomma, tante belle cose, che però è difficile ritenere che giustifichino ben 3 milioni di euro di spesa. Ma tant'è.
3) She's a bitch (1999), Missy Elliott, 4 milioni di euro.
Il 1999 deve evidentemente essere stato un anno in cui il tema del futuro e della tecnologia avanzata andavano di gran moda, perché dopo i Backstreet Boys anche Missy Elliott si è cimentata in una clip fatta di scenari pseudo-spaziali, robotica e digitalizzazione del mondo. Il risultato, scenicamente, è eccellente, e finalmente la spesa è manifestamente giustificata.
2) Estranged (1993), Guns n' Roses, 5,3 milioni di euro.
Le cifre cominciano a farsi davvero importanti: qui siamo di fronte a quasi 10 minuti di limousine, ville, barche, elicotteri, delfini, sprazzi di un live senza un criterio facilmente intuibile e chitarre a doppio manico. Il progetto iniziale, anche solo per la cieca fiducia nei confronti di Axl Rose e dei suoi, doveva sicuramente essere stato valido, la realizzazione è evidentemente sfuggita di mano. Nei contenuti e nei costi.
1) Scream (1995), Michael e Janet Jackson, 9,6 milioni di euro.
Ancora spazio, ancora gravità zero, luce tanto bianca da far male agli occhi: quando di mezzo c'è Michael Jackson, tutto è lecito e concesso. Esibendosi insieme alla sorella e rompendo vasi così, per noia, Michael ci dimostra che si può arrivare ad un punto in cui qualsiasi cosa si faccia, solo per il nome che porti una casa produttrice è disposta anche a spendere quasi 10 milioni di euro.