Sette modi per svegliarsi bene (anche senza bisogno del caffè)

Ma chi lo ha detto che per svegliarsi al mattino e dare il meglio di sé nel corso della giornata sia utile e necessario solo un buon caffè, forte e cardiotonico? È vero che la caffeina e l’oro nero stimolano il sistema nervoso, migliorano l’umore e aumentano lo stato di vigilanza, tuttavia l’energia giornaliera, secondo un video diffuso da AsapSCIENCE, può essere acquisita anche attraverso sette strategie, altrettanto efficaci, che non hanno nulla a che fare con l’aroma nero. Amanti del caffè, fatevene una ragione.
1) Serve la luce
Non quella elettrica, naturalmente, ma del sole. L’esposizione ai suoi raggi favorisce la produzione di melatonina, un ormone secreto dal cervello e fondamentale nella regolazione del sonno. Infatti, quando scendono le tenebre, il corpo ne produce in quantità per farci percepire un senso di torpore fino al sonno, mentre con la luce la produzione di melatonina decresce enormemente e così ricominciamo a ringalluzzirci. Allora, al mattino, è bene aprire le finestre per attivare il più possibile il corpo, abbassando i livelli di melatonina! Se la sveglia, per qualsiasi motivo, fosse notturna o ci si dovesse alzare quando fuori è ancora buio, meglio evitare il suono della sveglia, cercando di svegliarsi naturalmente o tutt’al più con la luce della lampada che simula quella solare.
2) Fare una doccia, fredda
Studi scientifici attestano che la ‘scossa’ dell’acqua gelida è in grado di attivare le componenti cerebrali che sono responsabili del nostro stato di allerta. Ma non solo questo gettito favorirebbe anche il miglior funzionamento del metabolismo.
3) Bere tanto
Il corpo, di prima mattina, necessita di molta acqua per riequilibrare i livelli dei liquidi espulsi durante la notte attraverso la sudorazione e la respirazione. A vantaggio anche della resa giornaliera: infatti è stato scientificamente dimostrato che la scarsa o insufficiente idratazione aumenta la fatica e diminuisce lo stato di allerta e di concentrazione. Dunque la prima cosa da fare al mattino, quando ci si alza dal letto, è bere un bicchiere di acqua: azione che va continuata nel corso della giornata fino a raggiungere gli 8 bicchieri raccomandati che aiutano anche la buona veglia.
4) Far una salutare colazione
Pare ovvio e invece non è così scontato, almeno fra gli italiani, che spesso saltano il primo pasto fondamentale della giornata. Non va fatta però una colazione qualunque, ma scelta ad hoc per aumentare lo stato di allerta, che si acquista con un buon apporto di fibre e carboidrati, con una porzione di cereali ad esempio, evitando invece il più possibile zuccheri (delle merendine) che sortiscono in termini di allerta effetti contrari. Inoltre la sana colazione diminuisce l’appetito durante il giorno, invitando a proseguire con pasti regolari e sani. Abbasso grassi hot dog e junk-food a pranzo!
5) Sì ai succhi, ma di frutta naturale
Come ad esempio una spremuta di arance che contiene flavonoidi, ovvero molecole benefiche per l’organismo poiché contribuiscono a rallentare l’invecchiamento e ad allontanare il rischio di declino cognitivo, tipico di malattie quali l’Alzheimer. Inoltre il consumo di succo di arance favorisce anche lo stato di veglia e diverse altre funzioni positive dell’organismo.
6) Via libera all’attività fisica mattutina
Studi scientifici hanno dimostrato che studenti che praticano sport al mattino, prima di andare a scuola, hanno performance e rendimento migliori dei compagni pigri. Ovvero l’attività fisica migliora la concentrazione grazie a un apporto di sangue più funzionale, a favore anche di prestazioni mentali più attive. Dallo sport trarrebbe infatti beneficio soprattutto l’ippocampo, la parte del cervello deputata alla concentrazione e alla memoria. Ed ecco spiegati i migliori voti in pagella.
7) Diletto musicale
Ascoltare appena svegli la musica preferita, o qualsiasi musica in genere, fa dilatare le pupille, aumentando anche la pressione sanguigna e migliorando le performance di quelle aree cerebrali che si associano al movimento e alle emozioni: due funzioni stimolate dalla reazione chimica della dopamina. Allora, mentre andate a scuola o al lavoro, accendete la vostra playlist favorita e chissà che la giornata non vada davvero meglio. Almeno in termini di prestazioni professionali, qualsiasi esse siano.