No, il Rosa Camuna non è bergamasco

Quella gaffe di Gualtiero Marchesi sui formaggi Dop della Bergamasca

Quella gaffe di Gualtiero Marchesi sui formaggi Dop della Bergamasca
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Da un po' di tempo, il Gran Maestro di tutti gli chef italiani, cioè Gualtiero Marchesi, s'è reinventato una carriera che va ben oltre i fornelli. Data la sua storia e la sua carriera, sempre più spesso l'uomo unanimemente considerato il fondatore della "nuova cucina italiana" viene scelto per ruoli di rappresentanza con il compito di raccontare il tesoro enogastronomico del nostro Paese. In tal senso, l'ultima fatica di Marchesi è il progetto #SaporeinLombardia, promosso da Explora, cioè la Destination Management Organization (DMO) di Regione Lombardia, di Camera di Commercio di Milano e, attraverso Unioncamere Lombardia, di tutte le Camere di Commercio lombarde, a servizio delle imprese e del territorio. Si tratta del soggetto che ha come funzione primaria la promozione dell’intera offerta turistica della Lombardia attraverso il brand #inLombardia. #SaporeinLombardia non sono altro che 7 itinerari  durante i quali Gualtiero Marchesi fa da guida alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche della Regione, compiendo percorsi indimenticabili tra tradizione, cultura e storia locali.

 

 

Quel labile confine tra Bergamo e Brescia. Il viaggio del Maestro della cucina italiana alla scoperta dei tesori culinari lombardi è partito da Milano, ma passa anche per Cremona e Mantova, la Valtellina, la Franciacorta e il Lago di Garda, la Brianza e Pavia, il Lago di Como e Varese e per Bergamo e le valli. Naturalmente è quest'ultimo itinerario che noi orobici abbiamo guardato con maggior interesse, curiosi di scoprire quali ricchezze enogastronomiche del nostro territorio il grande Marchesi avrebbe ritenuto meritevoli di menzione. Dopo aver guardato il video, però, ammettiamo di essere rimasti leggermente spiazzati. Già dal sottotitolo, infatti, si poteva intuire che qualcosa non quadrava: "Bergamo e le valli - Dove nasce la Rosa Camuna". Ora, il capoluogo orobico e le sue valli, come ben sappiamo, vantano una varietà di formaggi unica al mondo (tanto da avere il record europeo di formaggi certificati Dop, che sono ben 9), ma nessuno di questi è la Rosa Camuna, ottimo prodotto della "parte" bresciana della Valcamonica. Insomma, Marchesi rischia un incidente diplomatico di non poco conto, cancellando uno dei confini provinciali italiani storicamente più marcato, ovvero quello tra Bergamo e Brescia. Anche nel video, infatti, mentre il grande chef fa rifermento ai 9 formaggi Dop della Bergamasca, si citano impropriamente altre specialità della Valcamonica come il Silter, il Grassina Val d’Angolo e il Casolet, trentino ma presente anche in territorio bresciano.

 

marchesi sapore in lombardia

 

Nel filmato c'è tanta Bergamo. Il buon Marchesi si salva con il procedere del filmato, quando non ha dubbi nel definire bergamaschi i casoncelli (con buona pace dei bresciani) e mostrando la loro preparazione attraverso le abili mani di Alessia Mazzola, chef del Al Gigianca di via Broseta a Bergamo; quando esalta le qualità della carne di pecora gigante bergamasca grazie a una ricetta con crema di patate e chutney di barbabietola; oppure, ancora, quando incontra i fratelli Cerea di Da Vittorio per un gustosissimo risotto con cipolla affumicata, scampi e mandarino. Anche i luoghi narrati nel video sono bergamaschi al 100 percento: il meraviglioso complesso di Astino, il Parco dei Colli Bergamaschi, l'Orto Botanico di Bergamo, Lovere e la sua bellissima Accademia Tadini. Proprio per questo motivo stona ancor di più la scelta, quantomeno discutibile, di "trasformare" in bergamaschi formaggi che, in realtà, appartengono ad altri territori.

 

I-Formaggi-Principi-delle-Orobie

 

Turismo senza barriere, ma la storia... Sebbene nel video si sconfini anche in territori confinanti con la provincia orobica, stupisce il pressapochismo con cui, tra i ricchissimi formaggi Dop del nostro territorio, vengano elencati anche la Rosa Camuna e altri. È una scelta legittima (e comprensibile) raccontare insieme i tesori enogastronomici bergamaschi e bresciani, ma allora, forse, sarebbe stato meglio dare un titolo diverso all'itinerario, e renderlo più eterogeneo, non così legato soltanto al territorio bergamasco. Perché così stona un po'. Soprattutto visto che a raccontarlo c'è un grande chef come Marchesi, che dell'importanza dei legami tra prodotti e territorio ha fatto tesoro per la propria cucina e, quindi, del proprio successo.

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