Com'è andato il raduno di Wikipedia nel piccolo paesino sopra Lecco

La sfida era con Manila, capitale delle Filippine con una densità di popolazione di 40mila abitanti per chilometro quadrato. Sfida vinta. A maggior ragione oggi, a distanza di qualche giorno dalla fine di "Wikimania", l'annuale raduno mondiale delle principali menti che stanno dietro a Wikipedia, famosissima enciclopedia online libera e gratuita. Esino Lario, con le sue 765 anime (contate), è stato teatro di questo attesissimo evento. Attesissimo perché si tratta di una convention mondiale spalmata su più giorni, con interventi di alcuni dei più importanti rappresentati del più grande fenomeno culturale della storia di Internet; ma anche perché, per la prima volta, non si è scelta una megalopoli, ma un piccolissimo centro di provincia (di Lecco per la precisione).
Perché Esino Lario? I guru di Wikipedia hanno visto nella candidatura di questo paesello incastonato tra i monti esattamente lo stesso spirito visionario che animò loro quando decisero di dare il via alla più imponente e consultata enciclopedia del mondo. Arrivarci non è semplicissimo. Da Milano ci vogliono circa due ore di auto, compresi 12 chilometri di tornanti. Ma alla fine, quando si giunge alla meta, l'atmosfera è fresca e rilassata. La 12esima edizione di "Wikimania" si è tenuta dal 24 al 26 giugno, ma prima e dopo ci sono stati alcuni giorni di pre e post conferenze, in cui si sono discusse cose più tecniche. Agli incontri poteva partecipare chiunque, senza bisogno di essere un wikipediano: bastava pagare il biglietto di 20 euro al giorno (esclusi pasti e pernottamento) e farsi accreditare. Si poteva però anche scegliere il ticket per tutti e tre giorni, comprendente anche tre pasti e una stanza, al prezzo di poche centinaia di euro. Nei tre giorni di "Wikimania", a Esino Lario sono arrivati più di mille wikipediani da oltre 70 diversi Paesi. Il Post sottolinea che quello che ha fatto il viaggio più lungo è arrivato della Nuova Zelanda, mentre il più anziano aveva 73 anni. Una vera e propria invasione pacifica, a cui gli esinesi hanno partecipato con gioia, ospitando nelle loro case circa 700 visitatori. Per i restanti wikipediani c'erano invece gli alberghi.
[Jimmy Wales, cofondatore di Wikipedia, a Esino Lario (foto Lario News)]
Com'è nata l'idea. Una pazza idea, ma riuscitissima. A pensare in grande è stata, nel 2013, Iolanda Pensa, 40enne esperta d’arte (in Svizzera) e wikipediana dal 2006. Pensa, diventata responsabile generale del progetto, ebbe l'idea di fare «una conferenza in un posto che non è fatto per farla» ed espose agli altri wikipediani la sfida di organizzare un «evento di tecnologia in un posto remoto». Dalle parole ai fatti: verso la fine del 2013 nacque il team che mise in piedi la candidatura ufficiale. Tra loro c’era anche il cugino di Iolanda, Pietro Pensa, ingegnere di 55 anni che si occupò della gran parte dei lavori che servivano a rendere Esino adatto allo scopo. Da un anno Pietro è anche sindaco del Comune, eletto con il 62 percento dei voti. Fu proprio il comitato organizzatore di "Wikimania" a proporgli la corsa elettorale, anche perché prima di lui non c'erano candidati e l'eventuale commissariamento del Comune avrebbe messo a rischio tutta l'organizzazione. Oggi Pietro è contento, così come gli abitanti di Esino. Non prende un euro per il suo ruolo istituzionale ed è riuscito a organizzare l'evento senza far sborsare un soldo al Comune. Tutto è stato pagato da Wikipedia e grazie ai contributi rinvenuti da Regione e Provincia. Certo, si è dovuto lavorare un sacco, tanto che per aiutare la candidatura di Esino Lario sono anche state cambiate le regole: solitamente la città per "Wikimania" si sceglie l'anno prima, mentre in questo caso la nomina è stata fatta nel 2014 per il 2016, così da dare la possibilità al piccolo paese del lecchese di riuscire a organizzarsi in caso di vittoria. E così è andata.




Foto <em>Il Post</em>
La rinascita (?) di Esino Lario. Come spiega sempre Il Post, Esino Lario aveva bisogno di essere rispolverato. Come succede a tanti altri simili paesini di montagna, anche lì le cose non andavano bene da un po’ di tempo. Esino Lario esiste da quasi 90 anni (nacque nel 1927 dall’unione dei Comuni di Esino inferiore e Esino superiore), ma negli ultimi 20 ha cercato soltanto di sopravvivere: molti negozi hanno chiuso e ci sono tante case vuote o in vendita. La crisi ha avuto un impatto maggiore, anche perché Esino Lario, data la sua posizione tra montagne e lago e l'aria buona, dagli anni Sessanta agli anni Ottanta fu una meta turistica importante della Lombardia. Merito di quel boom economico fu di un altro Pietro Pensa, nonno di Iolanda e dell'attuale sindaco, che fu primo cittadino del piccolo paese per quasi 20 anni. Poi, però, semplicemente le persone hanno smesso di venirci in vacanza. Nessun motivo preciso, soltanto il cambio di abitudini, un'apertura maggiore verso il resto del mondo. E così per Esino Lario è iniziata una lunga ma inesorabile agonia.
Durante "Wikimania", però, il piccolo Comune è tornato a vivere. Chi ci è stato lo ha descritto come «un grande campeggio». Durante l'evento ci sono state presentazioni sui temi e i progetti di Wikipedia, ma anche più informali “meetup”, cioè incontri nei bar del paese proposti da wikipediani per discutere di questioni più piccole e peculiari. I wikipediani hanno anche organizzato degli “hackaton” e dei “edit-a-thon”, eventi in cui si trovano per editare e migliorare una determinata pagina. Il più bizzarro incontro di "Wikimania" è stato però quello in cui il tedesco Michael Jahn ha parlato del suo progetto di portare Wikipedia sulla Luna. Gli esinesi, probabilmente, si aspettavano di trovarsi davanti una massa di nerd e secchioni computerizzati. Invece l'evento è stato, come sempre, per lo più staccato dal lato "virtuale", coi computer poco utilizzati rispetto agli incontri faccia a faccia e alle discussioni. I wikipediani che arrivavano a Esino Lario dovevano registrarsi in piazza Italia, scelta come location centrale dell'evento perché da lì non ci si metteva mai più di 10 minuti per arrivare a tutti i luoghi delle conferenze. Queste erano indicate con fogli A4 appesi per il paese, ognuno recante la distanza in minuti e in metri e le calorie che si bruciano per arrivarci. Quelli che non hanno trovato posto nelle case degli esinesi, per la maggior parte hanno soggiornato all'Hotel Centrale di Mariateresa Nasazzi, due stelle con bar e ristorante. Interpellata da Il Post, la Nasazzi ha ammesso di non avere capito proprio bene come funziona Wikipedia, ma è felice dell’evento, anche perché le hanno «potenziato la wi-fi». Al Centrale ha dormito per 5 notti anche Jimmy Wales, 44enne co-fondatore e faccia più nota di Wikipedia. Wales non avuto alcun ruolo nella scelta di Esino Lario come location dell'evento, maè contento di come sono andate le cose. Ha scoperto la bontà dei pizzoccheri e, soprattutto, questa edizione di "Wikimania" gli ha ricordato un po' la prima edizione, che fu organizzata nell’agosto 2005 in un ostello di Francoforte.



Foto <em>Lario News</em>

Foto <em>Il Post</em>
Com'è andata Wikimania a Esino Lario. Il paese si è preparato all'evento per mesi e mesi. Dal settembre 2015 al giugno 2016 sono stati organizzati corsi di inglese gratuiti, aperti soprattutto ai titolari di attività commerciali del posto, così che fossero pronti ad accogliere un così alto numero di stranieri. Ci hanno partecipato in tanti, così come tante sono state le richieste di persone desiderose di partecipare all'evento come volontari. Alla fine ne sono state scelte 168. Si erano candidati anche alcuni dei 40 profughi oggi accolti dall'Albergo La Montanina, altra struttura ricettiva del paese, a cui hanno fatto visita alcuni wikipediani provenienti dagli stessi Paesi di provenienza dei richiedenti asilo ospitati. Insomma, tanta partecipazione, un evento riuscito e la soddisfazione di chi ha partecipato. Il riassunto di tutto questo lo offre Il Post:
I wikipediani erano molto contenti di Wikimania 2016. È stata una conferenza importante e ben riuscita: qualche vegetariano si è lamentato della poca varietà del suo menù (c’erano anche altri menù, per esempio quello kosher), qualche problema di connessione quando si era lontani dal centro del paese, qualche problema a usare il telefono cellulare per chi aveva Wind, tutto qui. Per il resto è filato tutto liscio. Gli organizzatori di Wikimania sono riusciti ad accogliere, smistare, alloggiare e servire a colazione-pranzo-e-cena più di mille persone (c’erano dei buoni, che mandavano i wikipediani in diversi luoghi del paese, per evitare che mangiassero sempre nello stesso posto). Era impossibile trovare un esinese infastidito ed era molto difficile trovare un wikimediano deluso: qualcuno ha sofferto le strade in salita e un paio di loro ha detto di essersi perso un paio di volte, tutto qui.
La gente ha chiacchierato sulle panchine, editato, visitato le montagne vicine, ballato country e discusso del presente e del futuro della più grande enciclopedia libera del mondo. Esino Lario ci ha anche guadagnato una pagina Wikipedia in 54 diverse lingue, tra cui l’esperanto, il piemontese, il nepalese e la lingua bretone. La sera del toro meccanico e delle danze country, due anziane signore in pensione passeggiavano per le strade del paese, pieni di wikipediani. Una ha detto all’altra, in dialetto: «Parliamo in dialetto, così sembra che siamo straniere anche noi».