Al primo posto fra le app più scaricate

Fermi tutti! I Pokémon sono tornati E questa volta sono in mezzo a noi

Fermi tutti! I Pokémon sono tornati E questa volta sono in mezzo a noi
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Se di questi tempi vi capita di passeggiare per strada e incappare in persone che di colpo si bloccano, cellulare alla mano, e cominciano a passare freneticamente le dita sullo schermo, le possibilità sono due: l'hanno combinata grossa col proprio partner e stanno cercando di rimediare con messaggi infiniti e strappa lacrime su Whatsapp, oppure hanno appena incontrato un Pokémon e stanno tentando di catturarlo. E se buttate un occhio, scoprirete che sul loro smartphone appare uno strano mostriciattolo proprio lì, sul marciapiede, dove voi vedere solo asfalto e mozziconi di sigaretta. Sopprimete l'improvviso impulso di chiamare il dottore, e riflettete sul fatto che è arrivato Pokémon Go, il nuovo gioco della saga dei primi anni Duemila che unisce realtà vera e virtuale, in un connubio che forse parrà assurdo, ma che sta letteralmente conquistando tutti.

 

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Pokémon Go, per capire. Nello specifico, si tratta di un'applicazione per smartphone (al contrario delle vecchie versioni di gioco analoghe che erano utilizzabili solo su consolle) che, grazie ad un collegamento a Google, permette di creare un proprio personaggio e poi di girare il mondo in cerca di Pokémon da catturare. Camminando per strada, infatti, si potranno ricevere notifiche che avvisano che c'è un Pokémon nelle vicinanze: a quel punto, sfoderata la Pokeball (pardon, il telefono) si potrà tentare di catturarli, grazie ad una grafica che unisce perfettamente realtà e sovrapposizioni digitali. Sembra una cosa da matti, e probabilmente lo è, ma per tutti coloro che da bambini non si sono persi una puntata di Ash e Pikachu è un modo perfetto per fare un tuffo nel passato e persino di poter vivere in prima persona quelle stesse avventure. Lo scopo del gioco, naturalmente, è catturare tutti i Pokémon disponibili, oltre a vincere alcune medaglie ottenibili in base al livello di gioco raggiunto. Piccola avvertenza: pare che consumi parecchia batteria del telefono.

 

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Alcuni dati. Come si diceva, Pokémon Go è stato un immediato successo. Negli Stati Uniti, per esempio, è di gran lunga più utilizzato di Tinder, il noto sito per incontri, e in certi giorni supera persino Twitter. Il 60 percento delle persone che ha scaricato l'applicazione la usa quotidianamente, con un media di circa trequarti d'ora al giorno: solitamente, per intenderci, a Whatsapp e Instagram si dedicano, in media, rispettivamente 30 e 25 minuti. Nintendo, la società che possiede tutti i diritti sui Pokémon e che ha lanciato l'app, ha visto il valore delle proprie azioni aumentare del 24 percento negli ultimi giorni, generando un aumento di valore dell'azienda pari a 9 miliardi di dollari. Nell’ultima settimana i siti di news internazionali hanno dedicato molte attenzioni a Pokémon Go che, se all’inizio sembrava un’app di nicchia per ventenni e trentenni nostalgici degli anni Novanta, si è capito in fretta che le dimensioni del successo di Pokémon Go sono incredibili e inedite nella storia dei giochi per smartphone. Candy Crush, una delle app più popolari di sempre, quella in cui bisogna spostare dei dolcetti in una griglia per formare delle particolari sequenze, raggiunse la 75esima posizione nella classifica delle app per iPhone nel giorno del lancio, e arrivò alla settima il giorno successivo. A Pokémon Go ci sono volute 13 ore per arrivare al primo posto.

 

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Ma i Pokémon, di preciso... Che cosa accidenti sono? Né animali né mostri, ma una sorta di incrocio fra le due categorie, delle creature che hanno richiami a bestie realmente esistenti (o esistite) con alcuni ritocchi da laboratorio genetico-militare. Vennero ideati da Satoshi Tajiri, un informatico giapponese che lavorava per la Nintendo. All'epoca, a cavallo fra gli anni Novanta e Duemila, in Giappone andava molto di moda fra i bambini collezionare insetti (eh...), e fu proprio da questa abitudine che Tajiri sviluppò l'idea dei Pokémon. Inizialmente, i Pokémon erano 151, ma col passare degli anni e delle versioni, anzi delle “generazioni”, divennero quasi 700. Vennero presentati inizialmente sotto forma di videogioco per Game Boy, e divennero presto un cartone animato di successo planetario.

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