Il Brasile non è poi tanto pronto al via delle Olimpiadi di Rio 2016

Altre volte è cominciata così. Con le critiche, le liti, le polemiche e i sorrisi a mezza bocca. Ma certo questa non l'avevamo ancora sentita. «Porteremo là un canguro per farli sentire a loro agio», ha risposto Eduardo Paes, sindaco di Rio. A chi? Ai delegati dell'Australia che lamentavano problemi di sicurezza per gli atleti della delegazione olimpica. In pratica: ci sono ritardi con i lavori, il villaggio olimpico non è ancora finito, penzolano i fili elettrici, i bagni sono rotti e gli sportivi australiani, quando hanno visto la baraonda e il caos, hanno preferito far sapere che «resteranno in albergo fino a che i lavori saranno conclusi». Insomma, ci risiamo. I grandi eventi si portano sempre dietro problemi e malumori. Ritardi, soldi spesi bene e spesso molto male. Ma questi Giochi sembrano davvero (quasi) cominciati all'insegna del caos totale. Non c'è solo il problema della Russia e del doping. C'è quello dei lavori che non finiscono mai.
Due anni fa, per i Mondiali, Rio fu criticata fino alla fine per gli stessi motivi: ritardi, sicurezza, inadeguatezze negli allestimenti della manifestazione. Andò tutto bene. Questa volta, però, mancano davvero una manciata di giorni. Il 5 agosto prenderanno il via le Olimpiadi e il villaggio olimpico, dichiarato pronto oltre due mesi fa, è ancora un cantiere a cielo aperto. I condomini bianchi sulle sponde della laguna di Jacarepaguà, scrive il Corriere della Sera, sono «soprattutto un grande business immobiliare». Dal 2009, quando i Giochi vennero assegnati a Rio, i costi previsti sono esplosi. Il comitato organizzatore, che è finanziato privatamente attraverso sponsorizzazioni e vendita di biglietti, ha portato il suo budget da 4,2 miliardi di real a 7,4 miliardi (1,8 miliardi di dollari). Poi, a fine Giochi, gli appartamenti del grande complesso verranno messi in vendita con prezzi accessibili per la classe media.




Ovviamente il problema dei lavori che ritardano è di tutti, anche nostro, dell'Italia. Il capomissione Carlo Mornati ha dichiarato, sempre al Corriere, che «abbiamo appaltato con urgenza elettricisti, idraulici e muratori, e chiediamo agli atleti e alle atlete la massima comprensione». A tutti, anche a Federica Pellegrini. Gli azzurri arriveranno a ore, come sempre scaglionati secondo le specialità. La grande macchina è partita (da un pezzo) e non si può fermare. E sarà meglio accelerare un po' visto che l'inizio dei Giochi è davvero dietro l'angolo. La prossima settimana verranno aperte due nuove stazioni di metropolitana su una linea nuova, che verrà usata solo da chi assisterà alle Olimpiadi. Poi? Si chiude tutto, e buonanotte. Imbianchini e operai stanno lavorando sulla città, si dipingono corsie preferenziali, si montano indicazioni. Ogni cosa sarà al suo posto per il 5 agosto. Ora più, ora meno.