Uno studio scientifico

I giovani d'oggi fanno meno sesso

I giovani d'oggi fanno meno sesso
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Camminando per città e luoghi di vacanza è impossibile non notarlo: le ragazzine ormai girano sempre più svestite, con pantaloncini che coprono a malapena la zona inguinale. Oppure: il linguaggio visivo che viene veicolato dalle fotografie sui social, ad un occhio non assuefatto, appare sempre più legato alla sfera sessuale, o comunque mira nemmeno così velatamente alla seduzione, al mettersi in mostra per far vedere quanto si è belli e desiderabili. Per non parlare dei contenuti che passano in tv (per dire, le scene hot nel Trono di Spade) e in molte canzoni. Tutti fenomeni legati al mondo dei millennials, cioè i nati tra gli anni Ottanta e la prima metà dei Novanta. Quindi, i giovani di oggi sono fissati col sesso? No, tutto il contrario. Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Archives of Sexual Behavior dice che i giovani di oggi hanno molti meno partner sessuali di quelli delle generazioni precedenti.

 

 

I dati sorprendenti. A dispetto dei linguaggio, quindi, i giovani della Generazione Y hanno meno rapporti. I dati che ha raccolto Jean Twenge per lo studio in questione rivelano che per i millennials non fare sesso è due volte più diffuso rispetto alla generazione dei loro padri. Spiega il Washington Post che nella fascia tra i 20 e i 24 anni, la percentuale di persone che non ha rapporti è più che raddoppiata, passando dal 6 al 15 percento. Il dato è abbastanza clamoroso in sé, ma lo è ancor di più se lo si mette in relazione all’immaginario nel quale sono cresciuti questi ragazzi. Come già detto: moda, social, film, serie tv, televisione, dinamiche relazionali, siti di incontri, testi espliciti delle canzoni e chissà quante altre cose sembrano tutte spingere nella direzione del sesso. Il sesso è onnipresente, è un pilastro della comunicazione. Madonna nei primi Novanta usciva con Erotica, per non parlare dei video di Miley Cyrus, Rihanna, Lady Gaga e via dicendo: negli anni Sessanta Gigliola Cinquetti cantava: «Non ho l’età per uscire sola con te / Non ho l’età per amarti». A quanto pare il rapporto tra fatti e parole si è invertito.

 

 

Le cause. Riflettendo un poco sui comportamenti diffusi negli ultimi anni, la risposta verrebbe facile: «I giovani sono troppo presi da Facebook e dagli smartphone (magari con Pokémon Go)». Vero, ma non basta. La questione è molto più profonda e psicologica, e riguarda le aspettative. Il sesso è diventato così estetizzato che i giovani lo vedono come un miraggio, qualcosa di quasi irraggiungibile, un’aspettativa più che una pratica da portare avanti regolarmente. Daisy Buchanan sul Guardian ha scritto che «i millennials sono terrorizzati dal sesso; si preoccupano di apparire bene e non hanno il tempo anche per stare bene». Quindi bisogna essere sexy su Facebook, poi non è importante fare sesso realmente.

Ovviamente gli smartphone hanno un ruolo decisivo: come è stato scritto su Studio in un articolo-commento a questa notizia, gli smartphone «hanno un ruolo innegabile nel confinamento del sesso ad attività marginale non solo nella misura in cui diminuiscono la necessità (e quindi la frequenza) degli incontri di persona, ma anche in maniere più sottili e indirette, rendendo i potenziali partner persone che esistono solo in un etere-limbo in cui possono sparire da un momento all’altro, e senza grandi complicazioni affettive di sorta». Le relazioni tra individui sono costantemente al centro dell’attenzione dei giovani, ma escono dalla dimensione social molto più raramente di prima, quando questi strumenti non esistevano.

 

 

Un problema più vasto. Tutto questo va anche rapportato allo scenario globale che vivono i ragazzi di oggi. Economia con scarse prospettive, difficoltà o scarsa volontà di lasciare la casa dei genitori, competizione serratissima nel mondo del lavoro, necessità di primeggiare e di affermarsi. Lo studio in questione suggerisce che i ritmi pressanti di studio e lavoro possano incidere notevolmente sul dato. E quindi si arriva a cose come Tinder, per trovare un partner sessuale in modo semplice e non troppo impegnativo. Ancora più in generale, si può dire che questa è una generazione che entra molto lentamente nell’età adulta, che si stacca con grande nostalgia dal nido dei genitori, dove è stata coccolata e protetta molto più di tutte le altre. La questione sessuale quindi potrebbe essere soltanto una spia di un problema più strutturale.

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