Due scudetti e...

I giovani, l'eldorado dell’Atalanta

I giovani, l'eldorado dell’Atalanta
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Chiudete gli occhi e ascoltate la voce dello speaker dello stadio Achille e Cesare Bortolotti, che annuncia questa formazione dell'Atalanta: Marco Sportiello (24 anni); Alessandro Bastoni (17 anni), Andrea Conti (22 anni), Mattia Caldara (22 anni); Franck Yannick Kessie (19 anni), Roberto Gagliardini (22 anni), Alberto Grassi (21 anni), Emmanuel Latte Lath, (17 anni), Andrea Petagna (21 anni), Levente Szabo (17 anni), Tiziano Tulissi (19 anni).

Una strategia lungimirante. A parte Petagna, cresciuto nel settore giovanile del Milan, tutti gli altri sono ragazzini di Zingonia, con Tulissi attualmente in prestito al Modena. L'eldorado del presidente Antonio Percassi non finisce mai, ma non è né il risultato di una felice congiunzione astrale né di un intervento soprannaturale: è il prodotto di una strategia lungimirante che premia gli investimenti di questi sei anni nel vivaio, che oscillano attorno ai sette milioni di euro.

 

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Il responsabile del Settore Giovanile, Maurizio Costanzi.

 

Un ottimo lavoro di squadra. I tifosi felici in coda mercoledì sera in via Tiraboschi per entrare nel nuovo Atalanta Store, così come quelli in delirio sugli spalti del Comunale domenica 2 ottobre per la vittoria sul Napoli, sanno che il 17 ottobre, cioè quando la società compirà 109 anni, l’Atalanta non si sarà mai sentita così bene e così giovane. Lo scudetto dell'Under 15 e dell'Under 17 nella stagione 2015-2016 (ottenuti con le categorie Giovanissimi e Allievi), il lavoro straordinario che mister Valter Bonacina sta facendo alla guida della Primavera, la rete di osservatori che Maurizio Costanzi ha ulteriormente sviluppato negli ultimi mesi: la strategia del club ne concentra gli sforzi in un'unica direzione e il suo sbocco naturale è il coraggio di Gian Piero Gasperini, che s'impunterà pure sulla difesa a tre anche quando forse servirebbe quella a quattro, ma, quanto a valorizzazione dei giovani, è un autentico maestro sin dai tempi in cui allenava la Primavera della Juventus. La sua prolungata esperienza a Genova, sponda rossoblù, ne è la dimostrazione, basta ricordare giocatori quali Perin, Izzo, Pavoletti o Rincon.

 

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I Giovanissimi, Campioni d'Italia.

 

Un autorevole studio svizzero. Puntare sui talenti paga spesso; a Bergamo, paga sempre. Lo dimostra a maggior ragione il fatto che, nel 2015, l'Atalanta è entrata nella Top 20 d'Europa quanto a introiti derivanti dalla cessione di giocatori cresciuti tra le mura di casa. Parola del Cies Football Observatory, un autorevole centro studi svizzero che ha analizzato il rapporto fra le operazioni di mercato del triennio 2012-2015 e il numero di giocatori calcisticamente allevati dai club dei cinque principali campionati continentali e poi al centro di acquisti e cessioni. Il Cies ha stabilito che, su oltre un miliardo di euro di guadagni generati dalle transazioni, la Ligue 1 francese ha contato 292 milioni, la Liga spagnola 276 milioni, la Premier League inglese 227 milioni, la Bundesliga tedesca 163 milioni e la nostra Serie A 114 milioni, cioè solo l'11 per cento del totale.

 

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Gli Allievi, campioni d'Italia.

 

Il modello Atalanta. L'organizzazione e la serietà del modello Atalanta ne fanno, dunque, un punto di riferimento del calcio italiano: lo hanno rimarcato a più riprese anche tre ex ct azzurri (Arrigo Sacchi, Cesare Prandelli, Antonio Conte) e l'attuale, Giampiero Ventura, un altro allenatore che di giovani se ne intende e che, contro la Spagna ieri sera a Torino, ha lanciato dal primo minuto il rossonero (ma di scuola giallorossa) Alessio Romagnoli, 21 anni, al centro della difesa azzurra, mentre all'orizzonte si stagliano i “freschi” talenti Rugani, Berardi, Bernardeschi, Benassi, Di Francesco e Verde, senza dimenticare Gabbiadini, Destro, El Shaarawy e Insig ne. A proposito di azzurro, la scorsa settimana mister Di Biagio ha convocato ben cinque atalantini nella sua Under 21 già protesa verso gli Europei del 2017 (l'11 ottobre in Lituania basta un punto per guadagnare la qualificazione): Caldara, Conti, Gagliardini, Grassi e Petagna. E il meglio deve ancora venire.

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