In Val Seriana

Il destino della Chiesa bergamasca si decise in una giornata del 1909

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Ci fu un giorno che decise il destino della Chiesa bergamasca, era il settembre del 1909: il vescovo Giacomo Radini Tedeschi dovette scegliere se schierarsi con gli operai che stavano scioperando a Ranica, oppure con i padroni, contro lo sciopero. Ovvero: dovette scegliere se stare con la parte cattolica più aperta e progressista rappresentata da Niccolò Rezzara oppure scegliere i cattolici conservatori del conte Medolago Albani.

 

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Furono momenti difficili. Accanto a Radini Tedeschi c’era il suo giovane segretario, don Angelo Roncalli, che assorbì profondamente i sentimenti, le riflessioni di quei giorni ed ebbe nella vicenda anche una parte attiva. Quelle ore di oltre cento anni fa vengono rievocate nella rappresentazione teatrale in scena sabato 22 ottobre alle 21 nel teatro San Filippo Neri dal titolo È stato un bel settembre. In realtà fu un settembre difficile, a tratti drammatico. Risolto felicemente. Autore della pièce è Paolo Aresi, giornalista e scrittore bergamasco. La drammaturgia è stata curata da Fabrizio Sinisi, la regia è di Andrea Chiodi, le scene e i costumi di Margherita Baldoni, gli effetti sonori di Ferdinando Baroffio, il disegno luci di Matteo Crespi. Protagonisti  Emiliano Masala, Caterina Carpio, Marco Marelli. Con la partecipazione straordinaria del coro Gli Zanni di Ranica. L’iniziativa è del deSidera Festival con il Teatro de gli Incamminati. Decisivo per la realizzazione dello spettacolo è stato il contributo dell’azienda Persico Stampi nel quadro del quarantesimo anno di fondazione.

 

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L’azione drammatica riprende il dilemma affrontato dal vescovo Radini Tedeschi, compresso fra le due diverse anime del cattolicesimo bergamasco e nazionale, in una fase di espansione del movimento socialista. Gli scioperanti di Ranica non lottavano per un aumento di stipendio o una riduzione dell’orario di lavoro, ma per qualche cosa di molto più «politico»: scioperavano per il diritto di avere una rappresentanza sindacale in fabbrica, in questo caso si trattava di una rappresentanza cattolica.

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