Musica e danza da bidoni e scope Stomp, il lato rock degli oggetti

Il finale dello spettacolo, con gli artisti che imbracciano e percuotono come tamburi dei grandi bidoni della spazzatura, mentre altri usano i coperchi come sonori piatti, è arcinoto. Ma Stomp, dell’omonima compagnia, che stasera (martedì 25 ottobre) e domani (mercoledì 26), non è soltanto quel gioioso, acrobatico, coinvolgente frastuono; è anche la delicata sinfonia che si può ottenere da un contenitore di bibite vuoto, muovendo la cannuccia come uno stantuffo, magari con il contrappunto di un pezzettino di giornale stracciato ad arte. È il buffo tormentone di una donna che vorrebbe spazzare il palcoscenico con la scopa senza mai riuscire a concludere l’opera, giacché i suoi compagni vengono rapiti dal ritmo, dai suoni, dai fruscii di quel semplice gesto, di quell’oggetto tanto quotidiano da non affascinarci più. Così la coinvolgono di continuo nella creazione di una musica fantastica, variata, improvvisata, sempre più entusiasmante, fino al parossismo. Una musica fatta di scope, pavimento e fantasia. Probabilmente Stomp è proprio questo: ritrovare l’autenticità e la gioia necessarie a farsi rapire dalla musica, dalla fantasia, dall’arte che scaturisce dalle piccole cose. Del resto il suono onomatopeico collegato è utilizzato ormai - e probabilmente anche in precedenza - dai bambini, legato alla caduta di un oggetto pesante, di un colpo sul muro. Di un'emozione forte, insomma, riprodotto con gioia.
Una storia lunga 25 anni. Lo spettacolo è ormai un mito nel mondo dello spettacolo contemporaneo: i bidoni cui si accennava ne sono l’icona celebre a livello planetario. Creato a Brighton, in Inghilterra, nell’estate del 1991, risultato di una collaborazione decennale tra i suoi creatori, Luke Cresswell e Steve McNicholas, che avevano iniziato a lavorare insieme in una banda da strada, da allora lo spettacolo non smette di appassionare e di rinnovarsi, aggiornandosi con l’aggiunta di numeri sempre nuovi e sorprendenti, che incitano – oltre che ad amare la musica e a liberarne i suoni – anche ad accogliere un trasgressivo pensiero ecologico, contro lo spreco e l’inquinamento.
Incetta di premi e record. Riconoscimenti e tournée si susseguono senza soluzione di continuità. Nel 2015 Stomp ha celebrato i suoi 13 anni di attività nel West End di Londra: Cresswell e McNicholas sono stati insigniti entrambi del titolo onorario di Doctor of Arts dall’Università di Brighton, come riconoscimento del loro contributo alla musica e allo spettacolo. Nel 2006, invece, la produzione newyorchese ha celebrato la cinquemillesima rappresentazione e, nello stesso anno, i due fondatori hanno diretto uno spot televisivo di servizio pubblico chiamato Stomp Out Litter, che ritraeva il cast mentre ripuliva luoghi simbolo nei cinque quartieri della Grande Mela. Oltre a questo evento, in onore dei quarant’anni del Brighton Festival, fu commissionato a Stomp, che creò e produsse, The Lost and Found Orchestra, che porta il messaggio artistico della compagnia a un livello sinfonico. Un successo senza limiti, neppure artistici.