La Foppapedretti è in gran forma (Come si sta in vetta alla classifica)

Tre giornate, nove punti, primato in classifica a punteggio pieno e pallavolo spumeggiante. Ora alzi la mano chi avrebbe scommesso su un avvio di stagione così brillante di questa Foppapedretti. In pochi, forse solamente i più ottimisti, avrebbero sognato - più che creduto - in una partenza in quarta. Negli ultimi anni la squadra allenata da Stefano Lavarini aveva sempre singhiozzato nella fase iniziale, invece questa volta ha scelto di tirar schiaffoni a Firenze, Scandicci e Novara, riservando per par condicio lo stesso trattamento, ossia superandole 3-1.
Una squadra ben oliata e... die hard! Ma la sorpresa non viene dai risultati in sé, quanto piuttosto da come sono maturati. La formazione, seppur con molti elementi nuovi rispetto alla scorsa annata, pare già essersi ben amalgamata. Si vedono qualità, compattezza, ordine e soprattutto concentrazione. La Foppa di queste tre gare ha stupito anche per questo. Sempre attenta e lucida, senza mai cadere in uno di quei lunghi periodi di black-out che invece spesso giungevano nella passata regular season. E questo è forse il messaggio più importante: tratto dalla serie «Ricordatevi che questa squadra era, è e sarà dura a morire». Per ulteriori informazioni chiedere ad esempio a Novara (finale scudetto 2003/2004) o alla Pomì Casalmaggiore (semifinale di Coppa Italia 2015/2016). Loro dovrebbero saperne qualcosa...
Suelen e Partenio, altro che riserve. Con Gennari e Cardullo rimaste praticamente ai box, non essendo ancora al top della condizione dopo i rispettivi interventi chirurgici subiti in estate, è toccato alle riserve scendere in campo. Anche se, alla luce di quanto visto nelle prime tre apparizioni, definire Suelen e Partenio semplici riserve sarebbe riduttivo. Sia il libero brasiliano che la schiacciatrice veneta sembra che giochino a Bergamo da sempre. Perfettamente inserite nella scacchiera rossoblù, entrambe hanno mostrato qualità e senso di posizione in campo, caricandosi gran parte del lavoro in seconda linea che fino al maggio scorso era sulle spalle delle due atlete oggi convalescenti. E continuando a disputare prestazioni di spessore così elevato, chissà che non stravolgano le gerarchie in casa Foppa.




E tutti gli altri gioielli rossoblù. Un'ottima fase difensiva ha permesso poi a Lo Bianco di divertirsi e far divertire anche tutti i terminali offensivi della propria squadra. Skowronska, dopo qualche anno di assenza dal nostro Paese, si è ripresentata in Italia conquistando tre volte su tre la palma di top-scorer; Sylla mostra maggiore continuità di rendimento rispetto alle precedenti esperienze in maglia rossoblù; Guiggi sta offrendo regolarmente il proprio contributo. Ma la vera scommessa vinta riguarda Mina Popovic. La centrale serba, lo scorso anno a Vicenza, dopo due buone gare, ha mostrato il meglio di sé contro Novara chiudendo l'incontro con 18 punti, un mostruoso 86 percento in attacco, e stracciando nel duello a distanza la coetanea Chirichella, punto fermo della nostra nazionale. Avanti così, quest'anno può essere veramente quello del ritorno nell'Olimpo.