La parrocchia di Grassobbio

Il parroco con 4 milioni di debiti

Il parroco con 4 milioni di debiti
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«Si cerca per la Chiesa un uomo». Con questa frase, tratta da una preghiera di don Primo Mazzolari, è stato accolto il nuovo parroco don Emanuele Beghini, conosciuto dalla comunità di Grassobbio come don Manuel. Don Manuel nasce a Milano il 14 luglio 1964, viene ordinato sacerdote nel 1993 e il suo primo incarico è nell'oratorio di Ranica. Nel 1999, il vescovo Amadei, oggi defunto, lo invia nella parrocchia di Carobbio degli Angeli prima che a febbraio 2012 l'attuale vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, lo inviò a Grassobbio con una nomina effettiva dal 13 ottobre 2012.

 

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La chiesa parrocchiale di Grassobbio.

 

Debiti per 4 milioni. «Dopo tredici anni nella comunità di Carobbio - inizia don Manuel - la nomina a Grassobbio l'ho vissuta come una nuova esperienza, un rilancio nella vita di un prete. Ora mi sento grassobbiese a pieno titolo, perché credo che la comunità in cui si viene mandati diventi una famiglia. Dei grassobbiesi posso dire che ogni giorno sento il loro sostegno come parrocchiani. Certo a volte è difficile seguirmi perché vengono fatte scelte necessarie ma di difficile comprensione che in alcuni casi ha lasciato la gente con un animo e un atteggiamento un po’ freddino e diffidente nei miei confronti. Sono consapevole che accettare determinate soluzioni, soprattutto se significano chiusure o riduzioni delle attività esistenti, sono mal digerite. La situazione amministrativa dal punto di vista economico in questa parrocchia registra un debito di 4 milioni di euro che è attualmente difficile da sanare. I fidi bancari aperti durante la costruzione della nuova chiesa, dell'asilo nido e della scuola dell'infanzia ci hanno messi con le spalle al muro.

 

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Don Emanuele Beghini, parroco di Grassobbio dal 2012, è fiducioso sulla situazione debitoria.

 

La demolizione dell'ex cinema. Negli anni precedenti al mio mandato il mio predecessore, don Giuliano Borlini, ora monsignore, ha tentato invano di vendere l'ex cinema parrocchiale che era sito nell'attuale via Leonardo da Vinci. Inizialmente la vendita a un privato sembrava essere in dirittura d'arrivo ma le successive fasi hanno visto il crollo della volontà dell'acquirente e, dopo altri tentativi non portati a termine, il cinema è stato completamente raso al suolo.

L'ex scuola materna in parte acquisita dala Curia. Per quanto riguarda l'edificio in disuso dell'ex scuola materna in via XXIV Maggio posso dire che la struttura è stata in parte acquisita dalla nostra Curia vescovile, ma per la completa acquisizione la questione è difficile per alcuni problemi burocratici che non sono ancora stati risolti. Certo, l'aiuto della Curia che è venuta in nostro soccorso è un bene perché negli anni ci ha permesso di ridurre il debito da sei ai quattro milioni attuali.

La chiusura dell'asilo nido. Negli ultimi tempi l'assenza dei bambini nel nido per via della crisi che ha lasciato a casa molti genitori mi ha costretto, a malincuore lo dico, a chiudere l'asilo stesso e ad aprire una sezione primavera in appoggio alla scuola dell'infanzia. Anche quella crea i suoi problemi per via delle continue manutenzioni. È un momento difficile ma con l'aiuto di tutti so che se ne verrà fuori». Un aiuto piccolo che potrà fare molto per questa parrocchia irriducibile.

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