Come si combattono gli acari

Si annidano lì, nella polvere: di casa, in ufficio, in quella che si deposita su mobili, suppellettili e tappeti. Insomma, gli acari si trovano ovunque e debellarli è pressoché impossibile: perché, per quanta cura si metta nel fare le pulizie, qualche granello di polvere nell’aria rimarrà sempre; perché non sono visibili a occhio nudo tanto sono infinitamente piccoli, e perché si nutrono delle nostre scorie come forfora e capelli, squame di pelle e pezzetti di unghie. Lasciando poi in giro i loro minuscoli ‘bisognini’, quelli che danneggiano l’uomo, sviluppando allergia, anche importante. Oltre a un'attenzione alla pulizia, è in arrivo anche una prevenzione farmacologica, costituita da una immunoterapia specifica contro gli acari.
Causa di asma e allergie. Anche gli acari sono allergici ma, purtroppo, a differenza di altri allergeni come i pollini ad esempio, non conoscono stagione. Perché loro nell’aria ci sono sempre: ovunque si vada e in qualsiasi momento dell’anno. Ma il fatto è che con la loro presenza disturbante causano il 50 percento delle forme asmatiche, anche di grave intensità, che danno senso di costrizione al petto e difficoltà respiratorie in generale, associandosi strettamente con altri disturbi respiratori, quali la rinite allergica che si manifesta con i classici starnuti, il naso chiuso o che cola, gli occhi lacrimosi, a tal punto che i soggetti allergici agli acari nel 70-80 percento dei casi sono portatori di entrambe le condizioni che affliggono le vie aeree. Ecco allora come combatterli.
1) Luce e freddo
Di norma gli acari hanno una vita abbastanza lunga, di circa tre mesi, proliferando più facilmente in condizioni favorevoli, cioè in microclimi umidi e temperati, dove le femmine possono deporre anche un uovo al giorno. Però anche gli acari hanno alcuni nemici ambientali, almeno due: la troppa luce e il freddo e su questi fattori occorre cercare di giocare, anche d’anticipo, per tenerli lontano almeno dagli ambienti domestici in cui gli acari preferiscono stazionare, nutrirsi e agire.
2) Occhio all'igiene in camera da letto
Camera da letto: è uno dei luoghi più a rischio per la presenza di questi minuscoli animaletti dove si annidano soprattutto in materassi e cuscini, ma anche in coperte e lenzuola, tende, tappeti e prolificano a piacimento favoriti dall’utilizzo sempre più frequente di tessuti sintetici e lavabili a temperature inferiori a 60 gradi. Allora che fare? Ci sono alcune buone norme pratiche e di pulizia da adottare come cambiare le lenzuola una volta la settimana, lavandole regolarmente ad altre temperature, certamente superiori ai 60 gradi. Poi occorre fare prendere aria ai letti la mattina, specie nella bella stagione, così come all’intera stanza perché la luce infastidisce molto gli acari. Anche la scelta delle coperte e del materiale strutturale del letto sono importanti: meglio evitare i piumoni in piuma naturale che hanno nicchie in cui possono annidarsi o che sono comunque più difficili da pulire, e preferire una rete con doghe in legno.
3) Tener puliti divani, tappeti, tende e cuscini
Salotti e casa in genere: Qui preferiscono soprattutto mobili imbottiti come divani e poltrone, o tappeti e moquette. Dunque su questi materiali e arredi è importante passare regolarmente l'aspirapolvere, almeno una volta alla settimana, utilizzando dispositivi con filtro HEPA che aspirano più a fondo e non rilasciano uscire le particelle di polvere. A terra vanno privilegiati parquet e linoleum che vanno comunque regolarmente puliti, così come ogni altro oggetto a rischio per il deposito della polvere. Mentre tende e cuscini sono da lavare sistematicamente a 60 gradi.
4) Regolare temperatura e umidità della casa
Riscaldamento, temperatura e umidità: anche il microclima rappresenta un sensibile fattore di rischio. Infatti, in ogni stagione, negli ambienti indoor, va controllato sempre il tasso di umidità relativa e laddove necessario utilizzato un deumidificatore. Riguardo alla temperatura, quella ad hoc, interna, deve aggirarsi intorno a massimo 18-20°C, specie in camera da letto.
5) Tenere in scatola i giocattoli
Per prevenire l’allergia da acaro nei bambini, occorre tenere in camera da letto o negli ambienti in cui soggiornano più a lungo, pochi giocattoli, libri, giornalini e soprammobili vari: tutti oggetti che richiamano la polvere. I giocattoli, specie se di peluche, andrebbero tenuti chiusi in ceste, cassettiere o armadi, tolti al momento del gioco, e poi immediatamente riposti. Anche i giocattoli lavabili andrebbero messi regolarmente in lavatrice per un'accurata pulizia. Se i bambini sono già più grandicelli sarebbe meglio preferire giocattoli in metallo, legno, gomma, che attirano meno polvere.
6) In casi estremi, ricorrere ai farmaci
E se questa prevenzione pratica non bastasse? Si può ricorrere a una terapia farmacologica, che già c’è, per lo più a base di antistaminici e decongestionanti in caso di rinite allergica e di corticosteroidi e SABA (Short Acting Beta Agonist) anche in presenza di asma. Eppure gli allergici, asmatici e rinitici, la utilizzano poco volentieri o al bisogno, nonostante la sintomatologia fastidiosa impoverisca la qualità della vita, o la sospendono a piacimento o al primo miglioramento. Complice anche l’elevato numero di pillole e pilloline da prendere.
Tuttavia, una nuova cura potrebbe rivoluzionare l’attuale trattamento dell’allergia da acaro. Si tratta dell’Immunoterapia Allergene Specifica (AIT), che potrebbe arrivare anche in Italia nel 2017, capace di agire sulle cause dell’allergia e non solo sui sintomi. L’AIT per l’allergia da acaro sarà sotto forma di tablet sublinguale e ha già ricevuto dall’EMA (European Medicines Agency) certificazione di efficacia e indicazione di utilizzo in adulti con asma da allergia da acaro non ben controllata: categoria che corrisponde anche alla maggior parte degli allergici agli acari italiani.