Da sabato a lunedì

Il ristorante con più stelle d'Italia per 3 giorni alla Fiera di Bergamo

Il ristorante con più stelle d'Italia per 3 giorni alla Fiera di Bergamo
Pubblicato:

Il gusto in forma di leggenda. L’Italia diventa una sorta di Terra di Mezzo dal sapore tolkeniano nelle suggestioni offerte da GourmArte, una tre giorni di appuntamenti golosi che quest’anno giunge alla quinta edizione. Da oggi, sabato 26, a lunedì 28 i padiglioni della fiera inanellano oltre decine di prodotti gastronomici di primo piano: dal caviale made in Brescia alla tartare di Bue Piemontese; dal Bitto al Roccolo Valtaleggio; dall’olio extravergine dei laghi Lombardi a quello pugliese; dal salame cremonese alla n’duja calabrese; senza dimenticare i tanti dolci natalizi a partire dai panettoni, il caffè, le confetture, il miele, i distillati, prodotti biologici e per vegani. Per quanto riguarda i vini, Franciacorta, Moscato d’Asti, Sforzato, Chianti Classic, Moscato di Scanzo, Passito di Pantelleria. A presentarli, una triade di figure mitiche: i Custodi del Gusto, professionisti e piccole imprese che mantengono viva la tradizione del territorio; i Maestri del Gusto, aziende che nel corso degli anni si sono messe in luce per l’elevata qualità, l’etica, le capacità imprenditoriali e progettuali; gli Esploratori del Gusto, società locali che si sono distinte per l’opera di divulgazione di prodotti ricercati da oltreconfine.

img_6982-1024x682
Foto 1 di 8
img_6985-1024x682
Foto 2 di 8
img_6987-1024x682
Foto 3 di 8
img_6989-1024x682
Foto 4 di 8
img_6990-1024x682
Foto 5 di 8
img_6992-1024x682
Foto 6 di 8
img_6993-1024x682
Foto 7 di 8
img_6999-682x1024
Foto 8 di 8

La complessa mappa palatale delle gourmandise trova poi nella zona ristorante, attrezzata con cucine a vista, una costellazione di Interpreti del Gusto, cuochi e ristoratori che hanno contribuito a elevare e divulgare il buon nome della ristorazione lombarda in Italia e nel mondo. Alcuni nomi: Chicco e Bobo Cerea, Roberto Conti, Ilario Vinciguerra, Philippè Leveillè, Claudio Sadler, Riccardo Camanini e Vittorio Fusari. Orari: sabato 10.22, domenica 10-22, lunedì 10-18. Chi si accredita sul sito gourmarte.it paga l’ingresso 10 euro, 15 euro gli altri.

C’è anche la Baf. Negli stessi giorni di Gourmarte - e con lo stesso biglietto d’ingresso - c’è anche Baf, Bergamo Arte Fiera, in via Lunga (sabato e domenica 10-20, lunedì 10-12.30). Il nuovo appuntamento si sviluppa su oltre 7mila metri quadrati di superficie, e vede la partecipazione di oltre 80 gallerie d’arte tra le più importanti in Italia e habitué dei più affermati appuntamenti del settore a livello nazionale ed internazionale. Presenti inoltre affermate firme dell’editoria di settore.

Baf è un insieme armonico, senza divisioni in settori. In tale contesto le articolazioni tematiche forniscono al pubblico molteplici opportunità per confrontare le diverse anime dell’arte del Novecento e della produzione attuale. «In questo modo diamo l’opportunità alle diverse componenti del pubblico di vivere da protagonisti un “viaggio” di alta qualità, non solo artistica, ma anche culturale e storica – osserva il direttore Sergio Radici –. Un percorso in cui le opere degli artisti “storicizzati” sono affiancate da quelle degli artisti emergenti. Un insieme che si sviluppa al termine di un’accurata selezione delle opere. Proprio la presenza di una così significativa rappresentanza di artisti e la cura nella scelta dei lavori ha permesso a Bergamo di collocarsi tra le mete nazionali più importanti per gli appassionati del settore».

140110_180910_lr
Foto 1 di 4
140112_155851_lr-2
Foto 2 di 4
img_8738
Foto 3 di 4
rev1191981-ori
Foto 4 di 4

Ogni edizione di Baf accende i riflettori su un artista bergamasco. Quest'anno è la volta di Cesare Benaglia. L’ultraottantenne originario di Valbrembo ha spaziato nella sua lunga e variegata carriera artistica le diverse forme espressive dell’arte: pittura, scultura, installazioni. Bergamo Arte Fiera presenta un’opera espressamente realizzata da Benaglia per l’evento bergamasco e dedicato ai quattro elementi primordiali dell’uomo: la terra, l’acqua, l’aria e il fuoco. Un’opera artistica lineare (14 metri per 3,5 metri), di grande espressione ed emozione, dove la mano dell’uomo ha saputo creare e ricreare simbolismi ancestrali perfetti legati al mondo della natura, musa ispiratrice da sempre dell’artista. E’ l’interpretazione di una manualità mai scontata, l’utilizzo di elementi naturali che ritrovano nell’opera di Benaglia una nuova luce, una vita elevata alla massima potenza dell’espressione artistica. Un doveroso riconoscimento a un uomo talentuoso e mite, un artista di grande genialità, tenace e perseverante nella ricerca del bello e dell’inconsueto.

Seguici sui nostri canali