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New York Times, sul podio del 2016 c'è la passerella di Christo sull'Iseo

New York Times, sul podio del 2016 c'è la passerella di Christo sull'Iseo
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Non smette di far parlare di sé la passerella sul lago d'Iseo. The Floating Piers, l'opera che è stata calpestata da un milione e 300mila persone, tra fine giugno e inizio luglio, è stata scelta tra le tre più discusse dell'anno secondo una delle testate più prestigiose al mondo, il New York Times, in un articolo intitolato 2016, as Seen by 3 Artists («2016, come l'anno visto tre artisti»). Anzi, è la prima ad essere citata. Le altre due? Le tre gigantografie dell'artista francese JR, raffiguranti atleti in 3D, installate a Rio durante i giochi olimpici, e la ricostruzione a Londra e New York dell’arco di trionfo di Palmira, distrutto l'anno scorso dall’Isis in occasione della conquista della città siriana.

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Le parole di Christo. Il Nyt riporta alcune parole significative di Christo: «Ho camminato a lungo sui moli, ma alla sera tardi, quando c'era meno gente. E' stato bello andarci con i miei amici verso mezzanotte e camminare sull'opera per tutta la sua lunghezza. Era fantastico, con le luci. Non era come essere una barca e non era come essere sulla riva, con l'acqua da una parte e la terra dall'altra. Era, letteralmente, come camminare sull'acqua».

Ma ci sono delle indagini. L'opera, però, ha lasciato anche qualche strascico negativo, da noi. A seguito di un esposto del Codacons, la Corte dei Conti indaga sulla passerella. La Guardia di Finanza ha eseguito nei giorni scorsi un sopralluogo negli uffici della Comunità Montana del Sebino bresciano, acquisendo tutta la documentazione relativa a The Floating Piers. Esattamente quanto chiesto dall'associazione alla Corte dei Conti, con un esposto in cui si chiedeva di utilizzare le Fiamme Gialle per gli accertamenti del caso e per l'acquisizione degli atti relativi all'opera. L'associazione dei consumatori aveva chiesto nello specifico di indagare sui costi sostenuti dagli enti locali per l'organizzazione dell'installazione artistica sul Lago d'Iseo, poiché a partire dall'inaugurazione dell'opera si sono registrati disagi che hanno causato costi non indifferenti a carico della collettività: dai servizi di soccorso alle evacuazioni e al blocco dei treni, passando per la gestione della sicurezza e dell'ordine pubblico. Costi che -sostiene il Codacons - potrebbero rappresentare uno spreco di pubbliche risorse.

Le altre due opere citate. Per le gigantografie di Jr a Rio si è mosso direttamente l’International Olympic Committee, per rafforzare il legame tra sport e cultura in occasione delle Olimpiadi. L’artista contemporaneo francese ha realizzato, in bianco e nero, un saltatore, un nuotatore e un tuffatore in azione. Le installazioni erano visibili a Flamengo, Barra de Tijuca - dov’era localizzato anche il Villaggio Olimpico - e Botafogo. Come di consueto nelle sue opere, ha cercato di mischiare arte e azione, evocando movimento e coinvolgimento in chi osservi i tre atleti. E l'integrazione con lo spazio naturale e metropolitano era impressionante.

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Syria, Palmyra, Ancient Roman City, Triumphal Arch And
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Nell'altro caso, invece, Londra ha reso a Palmira, la città siriana, conosciuta come la perla del deserto per il suo valore storico e archeologico, sfregiata nel 2015 dall'Isis e liberata solo ad aprile di quest'anno. Una replica del celebre Arco di Trionfo di Palmira, innalzato due millenni orsono dai romani e distrutto dai jihadisti, è stata eretta nel cuore della capitale britannica, a Trafalgar Square. Un modello in scala realizzato con marmo egiziano e completato grazie al contributo dei ricercatori dell'Institute of Digital Archaeology (Ida) di Oxford con l'uso di tecnologia 3D per il disegno del progetto, basato su fotografie dell'arco originale. Il modello, dopo Londra, è stato trasferito a New York. L'obiettivo finale è portarlo nella stessa Palmira, nel nome di quella che Roger Michel, direttore dell'Ida, ha definito «un'azione di solidarietà».