Appena inaugurata a Milano

La sede della Fondazione Feltrinelli Un insolito grattacielo orizzontale

La sede della Fondazione Feltrinelli Un insolito grattacielo orizzontale
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I numeri fotografano un “grattacielo” insolito: 188 metri di lunghezza e 32 di altezza. In sostanza, un grattacielo sdraiato. È la nuova sede della Fondazione Feltrinelli, inaugurata a Milano, con tre open day di incontri. L’edificio sorge ai limiti della nuova city, quella del Bosco Verticale e della guglia a 200 metri della sede Unicredit. Ma il progetto, firmato da una coppia di archistar, gli stessi che hanno firmato lo stadio olimpico di Pechino 2008 (il celebre “nido di rondine”), gli svizzeri Herzog e De Meuron, segue una logica diversa e sorprendente: anziché alzarsi si allunga seguendo un tracciato storico di Milano, quello segnato dalle mura spagnole, risalenti al 1500, le ultime di una serie di fortificazioni che, a partire dai tempi romani, hanno definito i confini della città. È un edificio che in un certo senso si piega al disegno della città, invece di sovrastarla. Gli altri numeri lo definiscono come costruzione dal disegno ultra moderno: sono ben 1224 le finestre, per un totale di 10.598 metri quadrati di superficie vetrata. Altro segno distintivo è la sua forma: una sorta di serra con il tetto a cuspide. Tutti rigorosamente trasparenti.

 

 

I milanesi lo hanno subito amato. Migliaia di persone si sono messe in coda per visitare questo regalo che una delle più famose, attive e anche discusse famiglie della borghesia ha fatto alla città, su un’area che in origine era un grande deposito di legnami (è stato questo in passato il business che ha fatto la fortuna dei Feltrinelli: milioni di traversine per le ferrovie...). La Fondazione custodisce un patrimonio importante: venne istituita a Milano nel 1949 da Giangiacomo Feltrinelli, il fondatore della casa editrice, per documentare le grandi trasformazioni istituzionali, politiche, economiche e i movimenti collettivi che avevano costruito i percorsi della modernità e che, alla fine della seconda guerra mondiale, stavano ridisegnando gli equilibri geopolitici del mondo. Oggi raccoglie circa 200mila monografie, 17.500 pubblicazioni periodiche, 1.500.000 di carte d’archivio, 20mila fotografie, tutte dichiarate di notevole interesse storico, con collezioni di assoluto pregio.

 

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È stato Carlo, il figlio di Giangiacomo (che si era dato al terrorismo e morì nel 1973 mentre preparava un attentato) a volere questa nuova sede per la Fondazione. Per far tornare i conti dell’investimento, naturalmente, ha dovuto pensare ad un edificio non solo per sé. Infatti, la parte più estesa nei prossimi mesi sarà occupata da Microsoft, mentre Feltrinelli si è insediato all’inizio dell’edificio, cioè nella sezione più vicina alla zona dei grattacieli.

È suggestivo vedere la sera la lunga costruzione che come la coda di una cometa luminosa fiancheggia uno dei viali più trafficati di Milano. E non è finita qui: infatti il progetto prevede un’appendice di dimensioni minori ma identica nello stile che prosegue al di là di Porta Volta. È un edificio che ha avuto una storia tormentata, perché il benzinaio che stava su quel terreno, uno dei pochi in centro città, non ha mai voluto saperne di lasciare. Ora però l’accordo è stato trovato e quindi il cantiere potrà esser completato, con quell’ala che la proprietà costruisce per pagare gli oneri e che quindi verrà destinata ad uffici amministrativi del Comune.

Se siete curiosi, fino a sabato le porte sono aperte a tutti.

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