In vista di Atalanta-Empoli

Il ruggito e la zampata: Kessie-D'Alessandro, si vola

Il ruggito e la zampata: Kessie-D'Alessandro, si vola
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Secondo tempo: Gasperini cambia subito qualcosa inserendo Kessie al posto di Kurtic, ma a sorpresa è l'Empoli a pssare in vantaggio. Dopo appena 5 minuti, infatti, Zukanovic allarga troppo il braccio e colpisce un avversario. Sugli sviluppi del calcio di punizione battuto lungo l'out di destra, Michelidze è il più lesto di tutti ad avventarsi sul pallone. Sportiello è battuto e gli ospiti sono avanti per un gol a zero. Poco prima proprio Kessie aveva avuto una buona occasione, ma era stato bravo Skorupski a parare. Subito dopo lo svantaggio la Dea si butta in avanti: su un bel cross dalla sinistra di Gagliardini, Gomez si lancia sul pallone ma cade. Il pubblico si aspetta il rigore, ma l'arbitro ammonisce il capitano nerazzurro per simulazione. Apparentemente il contatto c'è stato ma è difficile capire quanto sia stato invece il Papu a lasciarsi cadere. Di certo il 10 nerazzurro, rialzandosi, non ha protestato.

Gasp chiama la reazione dei suoi inserendo in campo D'Alessandro per Conti e Pesic per uno stremato Petagna (che qualche minuto prima aveva impensierito finalmente il portiere avversario). Nonostante la profusione degli sforzi, però, i nerazzurri non riescono mai ad essere veramente pericolosi. Fino al 75esimo, quando il Papu e Kessie sfondano sulla destra, un rimpallo riporta il pallone sui piedi del centrocampista ivoriano, che lascia partire un destro imprendibile per Skorupski, battuto sul suo palo. È 1-1. Appena cinque minuti dopo ancora Kessie, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, prende la traversa. Sulla ribattuta Pesic di testa non angola e spreca una grande occasione. L'assedio degli atalantini diventa di minuto in minuto più pressante. Skorupski perde tempo in ogni modo e viene ammonito. Kessie tenta di buttarla dentro di classe e di grinta ed è proprio lui, infatti, a dare il là al gol della vittoria finale. Quando mancano pochi secondi allo scoccare del 94esimo minuto (con 4 minuti di recupero), l'ivoriano sfonda sulla sinistra e mette la palla in mezzo. Pesic prova a spingerla dentro, ma viene ribattuto. Sul rimpallo, però, D'Alessandro è lestissimo e con una zampata fissa il risultato sul 2-1 finale. Il Comunale esplode in un'esultanza scomposta ed entusiasta, un po' come il gioco dell'Atalanta di oggi: poco ordinato, ma sempre all'attacco.

Primo tempo: dominio nerazzurro nei primi 45 minuti di gioco, con i ragazzi di Gasperini costantemente proiettati in avanti alla ricerca del gol che, però, non è arrivato. Diverse le occasioni avute dalla Dea, sebbene Skorupski non sia mai stato costretto al grande intervento. Dopo pochi minuti dal'inizio del match, si segnala una protesta della Curva Nord rivolta verso le autorità. Il motivo? Il Daspo comminato a un tifoso dopo che poco prima di Atalanta-Genoa era stato "beccato" con alcuni bulloni in auto.

Tra i nerazzurri va segnalata l'ottima prova di Petagna. Come sempre, sebbene fatichi a rendersi pericoloso sotto porta, l'attaccante di Gasperini si muove tantissimo, fa a sportellate con tutta la difesa avversaria e crea occasioni per i compagni. Su di lui molto probabilmente anche un fallo da rigore del portiere avversario, che però l'arbitro non ha ravvisato. Ora serve anche il gol. Speriamo.

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Prepartita: allo stadio di Bergamo, l'Atalanta ospita l'Empoli nell'anticipo della 18esima giornata e cerca il ritorno alla vittoria dopo le due sconfitte subite contro Juve e Udinese e il buon pareggio esterno con il Milan. Gasperini cambia gli interpreti della difesa a tre: fuori Caldara, al suo posto Zukanovic affiancato da Toloi e Masiello. In mezzo al campo non c'è Kessie, bensì Freuler al fianco di Gagliardini con Kurtic dietro al duo Gomez e Petagna. Nota cromatica: la bella maglia natalizia dei nerazzurri ricorda la casacca che abitualmente i toscani indossano tra le mura amiche, creando così una momentanea confusione. Questione di abitudine.

 

 

Formazioni ufficiali:

ATALANTA (3-4-3): Sportiello; Toloi, Masiello, Zukanović; Conti, Gagliardini, Freuler, Spinazzola; Kurtić; Petagna, Gomez.

A disposizione: Bassi, Mazzini, Caldara, Konko, Dramé, Raimondi, Migliaccio, Kessie, Grassi, D’Alessandro, Cabezas, Pešić. Allenatore: Gian Piero Gasperini.

 

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EMPOLI (4-3-1-2): Skorupski; Cosic, Bellusci, Costa, Dimarco; Tello, Diousse, Croce; Buchel; Marilungo, Mchedlidze.

A disposizione: Pelagotti, Pugliesi, Mauri, Maccarone, Veseli, Seminara, Maiello, Gilardino, Pucciarelli, Giampà, Matheus, Carradori. Allenatore: Giovanni Martusciello. Nell’Empoli assente Saponara per sindrome influenzale.

 

La conferenza prepartita di Gasperini

Dopo il pareggio di San Siro, per l’Atalanta è già tempo di vigilia. Martedì sera a Bergamo arriva l’Empoli di Martuscello, la gara sembra alla portata ma il tecnico dell’Atalanta Gasperini è il primo a predicare calma. La Dea vuole vincere per chiudere in bellezza il 2016 ma le insidie ci sono e il tempo per preparare la gara è pochissimo.

 

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Mister Gasperini, a Milano avete dimostrato di saper soffrire.

«Questo è un valore importante, sarebbe troppo bello avere sempre la superiorità del gioco sugli avversari. Ci sono momenti in cui sono gli altri a fare la partita e quindi bisogna sapersi adeguare. Nel calcio queste cose contano molto, ho visto anche la Juventus difendere il risultato contro la Roma come abbiamo fatto noi con il Milan quindi mi sembra una qualità da sottolineare: c’è grande equilibrio nelle partite».

Quella ripresa un po’ difficile, è stato merito del Milan o demerito vostro? Siete sembrati un po’ stanchi.

«Più che la questione fisica io continuo a pensare che bisogna cercare sempre di migliorare la qualità della giocata tecnica. In fase di uscita abbiamo sbagliato, per demeriti nostri ma anche per merito dell’avversario, troppi palloni. Sopratutto nella ripresa. Per stare a livelli più alti, tanti piccoli dettagli bisogna sistemarli: l’appoggio, il passaggio o il disimpegno sono importantissimi. Se non hai qualità nelle uscite e perdi palla, vai in affanno e sei costretto a rincorrere: è tutto collegato. Attaccare senza concludere diventa pericoloso, è capitato contro l’Udinese ma lo vedo anche in altre gare. E contro l’Empoli dovremo stare molto attenti».

Arriva una squadra che ha appena vinto con il Cagliari ma che non è una big.

«Sarà una gara complicata, dobbiamo stare molto attenti perché nelle ripartenze l’Empoli ha giocatori veloci e nel reparto avanzato penso che abbiano qualità. Dovremo cercare di vincere stando molto attenti a non incappare negli errori che hanno portato a perdere la gara con l’Udinese. In casa, nel ritorno, ci aspettano partite diverse. Con le grandi ci sono difficoltà maggiori per il valore degli avversari, anche se forse ti fan giocare di più. Gare come quelle contro l’Empoli saranno più chiuse, il rischio è nelle ripartenze ma io farei la firma per rivedere una prestazione come quella che l’Atalanta ha fatto contro l’Udinese».

 

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Una vittoria per chiudere un 2016 davvero, almeno nell’ultima parte, incredibile.

«Se battiamo l’Empoli passeremmo un Natale felice, oltre ogni aspettativa e anche nei numeri su livelli da record. Siamo contenti già ora ma sarebbe davvero un grande traguardo. Però non deve calare l’attenzione, sarà una partita difficile e c’è pure poco tempo per prepararla visto che chi ha giocato a San Siro si allenerà a pieno regime soltanto oggi, quindi alla vigilia. Questo vale anche per i nostri avversari, è una preparazione di gara particolare. Con i 3 punti andremmo in vacanza per una settimana con il sesto posto sicuro e con grandissima felicità».

Come stanno i suoi ragazzi? Ci sono indisponibili?

«Dobbiamo valutarne qualcuno... Masiello ha preso un colpo, ma anche Toloi e Caldara sono usciti un po’ acciaccati. Zukanovic sta bene e tutte le condizioni degli uomini a disposizione le verificheremo nelle prossime ore. Paloschi? Ancora non è disponibile, i convocabili sono gli stessi di sabato con il Milan. In mezzo c’è Freuler, davanti D’Alessandro, anche se non ho intenzione di cambiare modulo. Soluzioni ne abbiamo, se non dall’inizio magari a gara in corso».

 

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Mancano due gare a fine andata, ha un obiettivo di punti da raggiungere?

«Abbiamo la possibilità di migliorare ulteriormente il bottino di punti, non faccio tabelle e penso solo ad arrivare il più in alto possibile. Andiamo avanti una gara alla volta, adesso c’è l’Empoli e dopo la sosta andremo a Verona con il Chievo per l’ultima del girone di andata. In questo momento la sosta va bene, a cavallo di Natale è forse l’unico momento dell’anno dove si può lavorare per una settimana intera con la squadra e quindi diamo tutto con l’Empoli e poi ci riposiamo un po’».

Una curiosità: per la sosta ha preparato dei “compiti a casa” per i giocatori?

«Difficile che i giocatori passino una settimana di ozio, sono sempre in movimento e quindi non c’è il rischio di ritrovarsi senza che nessuno abbia fatto nulla».

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