Capodanno, concerto in stile Vienna Walzer di Strauss al Teatro Sociale

Quasi la metà degli spettatori è arrivato da oltreconfine. Il 40 per cento, precisamente. È una delle soddisfazione più grandi per un Donizetti Opera al debutto: che festival internazionale sarebbe senza gli stranieri? La risposta della critica e del pubblico, poi, è stata splendida a 360 gradi. Cresciute del 15 per cento le presenze totali e del 49 per cento gli abbonamenti. «Donizetti Opera – ha commentato Francesco Micheli, direttore artistico di Fondazione Donizetti – è la lunga festa di compleanno che la città offre a Gaetano Donizetti e al mondo; ed è da tutto il mondo che il pubblico accorre per celebrare un artista ancora così eloquente». «Le opere donizettiane sono state recensite con grande favore sulla stampa specialistica a livello nazionale e internazionale», ha aggiunto l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti. Che ha fatto notare come «le entrate da sbigliettamento segnalino un incremento da 321.380 euro del 2015 ai quasi 400mila euro del 2016».

Olivo e Pasquale

Rosmonda d'Inghilterra

Rosmonda d'Inghilterra

C’è poi una novità per inaugurare il 2017, il 1° gennaio alle 11.30 al Teatro Sociale (biglietti da 14 a 30 euro): il Gala di Capodanno con i suono del bel Danubio blu. L’Orchestra del teatro dell’Opera di Budapest, diretta da Alexey Nefedov, con il soprano Timea Vermes e il tenore Gergely Boncsér, eseguirà pagine di Johann Strauss, Franz von Suppé, Emmerich Kálmán e Franz Lehár.

Alexey Nefedov

Gergely Boncsér

Standing ovation al Donizetti

Timea Vermes
E nel programma della seconda edizione festival per il 2017, sempre a fine novembre, saranno tre le chicche di matrice bergamasca: Il borgomastro di Saardam, Che originali!, Pigmalione: rispettivamente un’importante opera buffa donizettiana, una farsa scritta dal maestro di Donizetti (Mayr) e la primissima opera del bergamasco, una scena lirica in un atto che non mancherà di stupire. A illuminare il cartellone, artisti di fama internazionale per portare il pubblico alle radici e alla riscoperta del genio donizettiano.