Befana sulle punte

Come innamorarsi dei balletti russi in 2 mosse, tra cigni e Cenerentola

Come innamorarsi dei balletti russi in 2 mosse, tra cigni e Cenerentola
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Royal Ballet of Moscow, cioè l’eccellenza del balletto russo. Un’esclusiva per l’Italia quella che passa stasera dal Creberg, ore 18. Il tour della compagnia apprezzata in tutto il mondo e formata da ballerini provenienti dai migliori teatri di tradizione porta in città un classico, Il Lago dei Cigni, capolavoro di Ciaikovskij, che a distanza di quasi centocinquant’anni (la prima ci fu il 20 febbraio 1877 al Teatro Bolshoi di Mosca) continua a mantenere intatto tutto il suo straordinario fascino. Merito, sicuramente dell’atmosfera magica che avvolge la storia di Odette e dell’eterna lotta fra il bene e il male, punto focale su cui si concentra l’opera.
La trama è nota anche a chi non ha grande dimestichezza con il balletto e racconta la storia della principessa Odette che un sortilegio del mago Rothbart, a cui la principessa ha negato il suo amore, costringe a trascorrere le ore del giorno sotto le sembianze di un cigno bianco. La maledizione potrà essere sconfitta soltanto da un giuramento d’amore. Il principe Sigfrid si imbatte nottetempo in Odette, se ne innamora e promette di salvarla. A una festa nella reggia di Sigfrid il mago presenta sua figlia che ha assunto le sembianze di Odette al principe che, convinto di trovarsi al cospetto della sua amata, le giura eterno amore. A quel punto il mago rivela l'identità della fanciulla e la vera Odette, destinata alla morte, scompare nelle acque del lago. Allora Sigfrid, disperato, decide di seguirla: è proprio questo suo gesto a rompere l’incantesimo, consentendo così ai due giovani innamorati di vivere per sempre felici e contenti.

 

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Diretto da Anatoly Emelyanov, il Royal Ballet of Moscow - The Crown of Russian Ballet è stato fondato dallo stesso Emelyanov e da Anna Aleksidze ormai vent’anni fa. Il corpo di ballo annovera tra le sue fila ballerini di grande esperienza e raffinatezza artistica, provenienti dai migliori teatri russi. Nel corso del tempo la compagnia ha realizzato tournée in Inghilterra, Irlanda, Stati Uniti, Thailandia, Cina, Giappone, Israele, Messico, Svezia, Germania, Francia, Spagna e Portogallo, riscuotendo ovunque un grande successo di pubblico e di critica. E per la prima volta nella storia del balletto russo, il Royal Ballet of Moscow ha effettuato una tournée nell’Africa orientale, visitando paesi come la Tanzania, lo Zambia e il Kenya.

La loro filosofia artistica prevede non soltanto la messa in scena dei grandi classici del balletto, ma anche la creazione di un repertorio moderno di più ampio respiro, rivolto a un pubblico sempre più vasto e allo stesso tempo esigente. Ci sono solo grandi titoli nel loro portfolio. Oltre al Lago dei cigni ci sono Lo schiaccianoci, La bella addormentata, Giselle, Don Chisciotte, Romeo e Giulietta, Cenerentola, Biancaneve, il capolavoro di Yuri Grigorovich, Spartacus, e balletti in un atto come Carmen, Danze polovesiane, El amor brujo e Bolero.

«Il balletto é una fonte dell’ispirazione anche per la mia vita - ha dichiarato Emelyanov -. Durante la danza si provano tutte le emozioni umane: gioia, paura, nostalgia, allegria... il pubblico italiano è un pubblico molto preparato, attento, grande intenditore del balletto classico, ma prima di tutto è un pubblico molto emozionale. Per noi è sempre un grande piacere esibirci in Italia».

 

Cenerentola sulle punte

Venerdì il Royal Ballet of Moscow al Creberg, domenica il «semplice» Ballet of Moscow al Donizetti. Due compagnie diverse, anche se c’è la Russia a fare da garanzia di qualità e tradizione. In questo secondo caso siamo al cospetto di una giovane compagnia privata fondata da Timur Gareev con lo scopo di sviluppare la grande tradizione del balletto classico russo, ma anche ricercare nuove forme coreografiche. Il corpo di ballo è formato da artisti provenienti dalle migliore accademie di danza di Mosca, San Pietroburgo, Ufa, Perm, nonché vincitori di numerosi concorsi internazionali di balletto. In più, la compagnia si avvale di prestigiose collaborazioni con etoile provenienti dei migliori Teatri Stabili di Mosca, San Pietroburgo, Ekaterinburg.

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Domenica (Ore 21) il Ballet of Moscow si cimenta con Cenerentola di Prokofiev. Al centro il mitico amore tra con il principe, il nascere e il fiorire dei sentimenti umani, gli ostacoli e la realizzazione del loro sogno. Nella musica si possono percepire tutti i caratteri della dolce sognatrice Cenerentola, del suo timido padre, della cavillosa matrigna, delle capricciose sorellastre, del fervido giovane nobile. E così Cenerentola, che non è solamente un personaggio delle favole - diceva Prokofiev - ma creatura che palpita, inducendo alla commozione, alla tenerezza, sarà cullata dal sogno in una scenografia da Mille e una notte. La danza sarà gioiosa, vivace, frizzante, poetica. La storia la conosciamo tutti, quella di una Cenerentola sempre più dolce e sognatrice: la scarpetta, lei che scompare, il Principe che va alla ricerca di una fanciulla dal piede puro, che è anche il punto di forza del danzatore, dal quale trae forza, equilibrio ed elevazione. La fanciulla, guidata dal ricordo della madre, intraprende la propria strada alla ricerca della sua identità e dell’amore.

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