10 frasi dei pensionati bergamaschi quando stanno davanti ai cantieri
Rallentati ma non fermati dal gelo, i nostri arzilli pensionati sono sempre alla ricerca di succulenti cantieri, che per loro rappresentano l'equivalente di Netflix. La differenza è che l'osservazione del lavoro altrui è gratuita, e offre anche l'opportunità di esprimere severe critiche sull'operato dei muratori di oggi, e di dispensare preziosi consigli per migliorarne lo stile e la produttività. Il fatto che gli interessati non gradiscono né le une né gli altri, non costituisce un freno. Anzi, per certi versi è uno stimolo in più.
1) L'è mia a bóla
Non servono strumenti a chi ha passato la vita verificando la perfetta planarità dei muri: basta un occhio esercitato. E una bocca che si fa fatica a tenere chiusa. [Trad. Non è a bolla]
2) I è mia bù de tègn in mà 'l badél
Bastano pochi secondi a un esperto di cantiere, per capire se il lavoratore oggetto del suo interesse è in possesso delle capacità necessarie. E basta ancora meno per decidere che non lo è. [Trad. Non sono capaci di tenere in mano il badile]
3) Nóter m'indàa vià de péch e pala
Troppo facile erigere case con l'aiuto della tecnologia di oggi. Chi ha trasportato l'acqua a secchi e aveva come strumento principale le proprie mani, scuote la testa di fronte a queste facilitazioni, giudicate eccessive e quasi frivole. [Trad. Noi andavamo di piccone e pala]
4) I me sömèa lömaghe
Gli anziani osservatori giudicano severamente il ritmo blando dei loro colleghi di oggi. Ma rimane il dubbio che si tratti di una considerazione nata dal precario stato della loro memoria. [Trad. Sembrano lumache]
5) Ol laurà a l'm'à mai fàcc pura
Non mancano, in una delle poche pause permesse dall'osservazione indefessa, le orgogliose affermazioni della propria indole laboriosa. Oggi però il primo problema è trovare il modo d'applicarla, l'indole. [Trad. Il lavoro non mi ha mai fatto paura]
6) 'Mpienéss chèl sidèl!
Esortazione rivolta a voce alta a chi dà l'impressione di non impegnarsi davvero a fondo, per evitare un sovraccarico di lavoro che, per i nostri anziani, sarebbe stato un gioco da ragazzi. [Trad. Riempi quel secchio!]
7) I è dré a cargà mal
Non si parlerà mai abbastanza dell'importanza di assicurare un carico nel modo giusto. Un'arte che si tramanda di generazione in generazione, ed è inevitabilmente soggetta alla decadenza dei nostri tempi. [Trad. Stanno caricando male]
8) Sènsa 'l capocantér i fa dét giondina
In assenza di chi garantisce i modi e i tempi del lavoro, c'è spazio per le attività improduttive. Ma la scorrettezza non sfugge agli implacabili analisti edili. [Trad. Senza il capocantiere fanno festa]
9) L'è tròp magra chèla mólta lé
La corretta miscela della malta è un concetto esoterico, un calcolo alchemico per iniziati di cui, dicono i nostri pensionati, si è smarrita la conoscenza. Fosse per loro, non si dovrebbe costruire più niente. [Trad. È troppo "magra" quella malta lì]
10) Chèl geometra lé a l'capéss negót
Non si tratta dell'ingiustificato accanimento contro uno sconosciuto, ma della genetica avversione verso chi parla senza sporcarsi davvero le mani. Che non vale, ovviamente, per i geometri in pensione. [Trad. Quel geometra non capisce niente]