«Leoni da tastiera che sporcano i nostri valori»

La lettera scritta a mano dal Bocia in difesa del Roma Club Bergamo

La lettera scritta a mano dal Bocia in difesa del Roma Club Bergamo
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C'è chi li chiama "webeti" (Mentana dixit), chi "haters", chi "troll". A volte, però, ci si può limitare a stupidi. Il mondo dei social, purtroppo, né è pieno. I cosiddetti leoni da tastiera non mollano un colpo e per ogni singolo che si riesce a limitare, ahinoi, ce ne sono centinaia che spuntano. Il calcio, emblema del divertimento italico, nell'era di Internet non ha fatto che fomentare questi soggetti. Le rivalità si trasformano spesso in aggressioni immotivate e gratuite. Bergamo, per il suo passato, purtroppo lo sa bene. Ora però ci sono anche i social e capita, quindi, che certe persone vengano prese di mira soltanto per la loro fede calcistica. È quanto accaduto nei giorni scorsi al Roma Club di Bergamo: è bastata una foto a scatenare la violenza verbale di alcuni pseudo tifosi atalantini, che hanno pesantemente insultato e minacciato i membri del club giallorosso.

Una spiacevole situazione fortunatamente rimasta limitata al mondo web, ma che non è passata inosservata ai ragazzi della Curva Nord nerazzurra. Il 26 gennaio, infatti, sulla pagina Facebook Sostieni la Curva è stata pubblica una lettera scritta a mano dallo storico capo ultrà atalantino, Claudio Galimberti, per tutti semplicemente il Bocia. Da casa sua (è infatti agli arresti domiciliari per aver violato un Daspo anni fa essendo andato al Baretto dello stadio mentre nell'impianto si stava giocando una partita dell'AlbinoLeffe), il Bocia ha voluto prendere le distanze da quegli attacchi, difendendo invece i membri del Roma Club, definiti «amici conosciuti da moltissimi di noi sul palco della Festa della Dea» che, semplicemente, tifano una «squadra minore». Il 27 gennaio, sulla pagina Facebook del Roma Club di Bergamo, è stato invece pubblicato un post che spiega quanto avvenuto e che rimarca come l'attività del club sia ben lontana dalla violenza e dalla stupidità di certe persone.

 

 

Di seguito riportiamo la lettera del Bocia.

 

 

+ RIUNIONI - TASTIERE

«Ho voluto informarmi bene prima di scrivere quanto segue, perché non volevo credere che gente che conosco insultasse, minacciasse e spaventasse un Roma Club di BG, così con tanta ferocia e tenacia fino al punto di rovinargli la giornata e il vivere serenamente!! Una fotografia dello striscione Roma Club Bergamo vista non so dove che scatena, tutto d'improvviso, odio ed ignoranza di un mondo che non sopporto proprio, quale facebook ed internet, e di conseguenza tutti i leoni da tastiera che sporcano il nome ed il significato Ultras! Un mondo, il nostro, che purtroppo farà sempre più fatica in futuro grazie a questo meschino fastidio virtuale che mette zizzania e confusione e non ripaga per niente i sacrifici di una vita. Valori, sacrifici di una vita costruiti e portati avanti da chi i rapporti li costruisce sulla strada, ma soprattutto li mantiene vivi vivendoli stagione per stagione, in diffida o senza diffida!!

Il Roma Club di Bergamo, oltre che essere riconosciuto nello statuto dei club della Roma, ha una funzione sociale importante sul territorio bergamasco. Un club che tifa una squadra che odio, ma che al suo interno è composto da alcuni amici conosciuti da moltissimi di noi sul palco della Festa della Dea con SBS, squadra di basket in carrozzina, e non solo. Un club che aiuta anche economicamente l'associazione di volontariato per disabili bergamaschi. Dico questo perché sarà pur vero che suona male "Roma Club BG", ma lo stesso vale per i club, esistenti da una vita in città e provincia, di Juve, Inter, Toro, Milan, non ultimo il Napoli. Club di squadre minori che ti puoi permettere di sfottere al bar del paese tra amici, MA NIENTE DI PIU'!!

L'ultras non attacca queste persone, ma lotta con passione! Ho sempre saputo, e mi dispiace che qualcuno non si ricordi, che questo club, formato da persone impegnate nel volontariato nella nostra città non ha MAI ESPOSTO IL PROPRIO STRISCIONE A BG PER RISPETTO DELLA CITTÀ IN CUI VIVONO, lavorano; mai un adesivo, una maglietta. Io odio la Roma infame, quella a cui tutti avevano giurato un giorno di fargliela pagare. Ma non sopporto chi sputa merda e si permette di minacciare loro come se fossero gli artefici dei fatti noti del 2006. Fatti che lo stesso club ha schifato!

Questa cosa la considero negativa, alquanto distruttiva; a catena gli stupidi di Bergamo e Roma si uniscono rovinando una grande, storica rivalità fatta e vissuta sulla strada e non davanti ad un pc.

Dai miei domiciliari chiedo, per l'ennesima volta, a chi usa molto male la tecnologia di non parlare per gli Ultras, e a chi di noi scrive e si sente Ultras chiedo di ritornare in fretta in riunione, dove i rapporti umani sono alla base di ogni storia da vivere e soprattutto dove si sanno le cose per quelle che sono e per come devono essere!!!

Coerenza e mentalità, la forza degli Ultras.

ROMA MERDA!»

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