Buone nuove dal ministero

Maturità 2017, la seconda prova (poi dall'anno prossimo si cambia)

Maturità 2017, la seconda prova (poi dall'anno prossimo si cambia)
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Tireranno ancora una volta un grosso sospiro di sollievo tutti gli studenti dello scientifico perseguitati dalla minaccia di avere fisica in seconda prova. Il 30 gennaio, alle 14 (come da programma), il Miur, Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, ha pubblicato le materie della seconda prova scritta e gli abbinamenti fra professori interni ed esterni. Scientifico a parte, le attese sono state quasi tutte confermate, senza particolari sorprese.

 

 

L'annuncio e l'augurio dai social. È stato un video del ministro Valeria Fedeli sulla pagina Facebook del Miur a dare le notizie sulla maturità. Come ogni anno, ha ricordato il ministro Fedeli ai maturandi, «la scelta delle materie ha tenuto conto del percorso scolastico che avete affrontato». Anche il 2017 ha rispettato, per la maggior parte degli istituti, quell'alternanza fra le possibili materie che negli anni si è sempre ripetuta. Si conferma quindi per il liceo classico latino (che si alterna al greco scelto per lo scorso anno), per il linguistico la lingua «con più ore di studio praticate» (solitamente si tratta di inglese). Ancora una volta l'hanno scampata gli studenti dello scientifico, che in queste settimane hanno avuto come incubo fisso fisica in seconda prova. Da anni circolava la voce che prima o poi sarebbe stata scelta questa materia, con non poche proteste da parte di studenti e insegnanti che lamentavano un'inadeguatezza delle linee guida e delle tempistiche ministeriali con le competenze richieste da una prova che ricalchi le simulazioni. Ma l'appuntamento è rimandato visto che la scelta è ricaduta nuovamente su matematica. Per il liceo delle scienze umane sarà invece la volta dell'omonima materia.

Per quanto riguarda gli istituti tecnici: per amministrazione, finanza e marketing ci sarà economia aziendale, mentre l'indirizzo costruzione, ambiente e territorio se la vedrà con topografia. Scienze e cultura dell'alimentazione per gli studenti dell'alberghiero con articolazione enogastronomia, mentre tecniche professionali dei servizi commerciali sarà quella di servizi commerciali. Ovviamente queste sono solo una minima parte degli indirizzi presenti anche sul territorio bergamasco (per consultare l'intera lista delle materie di seconda prova e dei professori esterni cliccare qui). Il ministro Fedeli ha poi voluto salutare gli studenti che si accingono a svolgere l'esame di maturità: «Vi invito a studiare e a consolidare la vostra preparazione. Con questo vi faccio un grandissimo in bocca al lupo e so che ce la farete».

 

 

Quando entrerà in vigore la nuova riforma? Intanto, con il recente cambio di governo, si era parlato di una radicale riforma che riguardava l'esame di maturità. E non era poi così lontana la possibilità che, già da quest'anno, venissero applicate le nuove norme che, a detta di molti, semplificano l'esame. Ma la nuova riforma entrerà in vigore solo dal prossimo anno, con grande dispiacere dei maturandi 2017. Ma cosa prevede? Il nuovo modello d'esame di maturità apporta modifiche sostanziali soprattutto a livello del peso sulla valutazione finale dei crediti guadagnati durante gli ultimi tre anni. Se con la normativa precedente tra il terzo e il quinto anno era possibile accumulare un massimo di venticinque crediti, col nuovo ordinamento se ne potranno ottenere fino a quaranta (calcolati sempre in base alla votazione del ragazzo e alle attività extracurricolari autorizzate dalla scuola). In questo modo verrà premiato sopratutto il percorso dello studente durante l'anno. Ovviamente vengono modificati anche i punteggi dell'esame, che non varrà più 45 punti per gli scritti e 30 per l'orale (raggiungibile solo con i punti bonus), ma quaranta punti fra prima e seconda prova e venti per l'orale.

 

 

Ci siamo dimenticati qualcosa? Sì, un'altra grande novità: nel nuovo esame non ci sarà più la famosa terza. A sostituirla parzialmente è stato inserito un test Invalsi che gli studenti svolgeranno durante l'anno ma che, pur essendo un requisito per essere ammessi all'esame di maturità, non avrà alcun peso sul voto finale. Anche la struttura interna delle prove cambierà. Non ci saranno più analisi del testo e saggi brevi a padroneggiare la prima prova, che richiederà invece la stesura di un testo argomentativo di carattere artistico letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. La seconda prova potrà avvenire anche sotto forma grafica o scritto-grafica, compositivo-esecutiva musicale e coreutica, potrà essere multidisciplinare e, in alcuni casi specifici, la commissione potrà aggiungere alcune materie relative al determinato indirizzo scolastico. La prova orale diventerà infine una vera e propria relazione sull'alternanza scuola-lavoro obbligatoria fatta durante l'anno (200 ore per i licei e 400 per tecnici e professionali). Ma le novità non si fermano qui. Per essere ammessi all'esame non servirà, come negli anni passati, avere la sufficienza in tutte le materie ma basterà avere, a fine anno, una media scolastica del sei (compreso il voto di condotta).

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