Del professor Levrini

La dieta per la salute dei denti

La dieta per la salute dei denti
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Dopo quella alimentare e dell’attività fisica, arriva anche la piramide del sorriso, che stabilisce gli alimenti in e out per la salute della bocca, non solo dei denti bianchi. Fra gli alimenti più protettivi, dunque alla base della piramide, si trovano i cibi alcalini (non acidi), mentre, salendo nelle posizioni più alte, quelle in cui il consumo si deve assottigliare, si hanno alimenti che alterano il naturale Ph della bocca. A proporre la piramide del sorriso è il professor Luca Levrini, direttore del Centro di ricerca oro cranio facciale dell'Università degli Studi dell'Insubria, nel libro La dieta del sorriso. Mangiare bene per la salute della bocca, edito da Mondadori.

La dieta per una bocca sana. Non servono molti sacrifici per una bocca in salute, ma solo attenzione e rispetto di alcune regole alimentari, innanzitutto, e di igiene orale. Ma cominciamo dalla tavola, facendo diventare questo momento di piacere e convivialità, anche una occasione per una bocca buona. Sana. Che, pur esaltando gli alimenti della dieta mediterranea, ne rivoluziona in parte l’ordine. Ad esempio, propone di concludere i pasti con cibi alcalinizzanti, non acidi, che aiutano cioè a limitare o a migliorare l’acidità del Ph della bocca. La quale tanto più è elevata, tanto più favorisce la corrosione dello smalto e l’insorgenza di placca, tartaro e carie, e come dessert anziché gli zuccheri un buon bicchiere d’acqua che sciacqua via le impurità e ristabilisce l’equilibrio del Ph, specie dopo aver mangiato alimenti out.

 

 

Benissimo frutta e verdura. Infatti frutta e verdura fresche e al naturale non solo sono alcalinizzanti, ad alto contenuto di vitamine, calcio e fosforo preziosi per i denti, ma contribuiscono anche alla loro pulizia e a massaggiare le gengive. Vanno privilegiati frutti di bosco e uva, ricchi di polifenoli dall’azione antibatterica, banane e pere ma anche frutta secca che apporta fosforo e fluoro, due componenti dello smalto dentale, e di magnesio che invece tranquilizza la trasmissione degli impulsi nevosi e riequilibra il tono muscolare aiutando a risolvere problemi di bruxismo, cioè il digrigno dei denti mentre si dorme. Fra la verdura, i migliori sono broccoli, sedano e carote e i funghi ricchi di polifosfati. Consumo contenuto va invece riservato a cibi acidi, quali il limone, ad esempio, che va bevuto velocemente o con la cannuccia, e i succhi di frutta preconfezionati. Sì invece a quelli puri al 100 percento, con frutta alcalinizzante, tanto più se arricchiti da latte o yogurt in frullati e smoothies.

Gli altri cibi buoni per i denti. Stanno anch’essi alla base della piramide del sorriso perché contengono calcio e fosfato, che proteggono lo smalto dei denti e nutrono la saliva. Il consiglio è di mangiarli a fine pasto o dopo cibi e bevande acide. Uova ma anche lenticchie, piselli, ovvero alimenti ricchi di proteine, vitamine e sali minerali, alleati di denti e le gengive, che contribuiscono anche a contenere l’acidità del Ph.

 

 

Soprattutto l’acqua. L'acqua si conferma alimento non solo per il corpo, ma anche per la salute dei denti, grazie al contenuto di calcio e fluoro. Deve essere bevuta in abbondanza e a fine pasto, specie se la dieta è stata acida. Sì anche a infusi, tè e tisane, ma rigorosamente senza zucchero, e pure al caffè a fine pasto, che non fa male ai denti, meglio se macchiato con un po’ di latte. Nì al vino, che per la componente acida, va bevuto entro la seconda portata, privilegiando quello rosso che ha un'azione antibatterica per via dei polifenoli, piuttosto che bianco.

Vietato lo zucchero. Poco importa se bianco o di canna, lo zucchero va evitato, soprattutto a fine pasto, poiché lo zucchero semplice appartiene alla lista dei cibi acidi, e soprattutto perché le piccole molecole che lo costituiscono sono attaccabili dai batteri. Tra i dolcificanti naturali, il miele meglio se di Manuka che ha proprietà  antinfiammatorie, è il più indicato per la salute della bocca purché diluito in acqua, latte, tè e risane, in grado di riequilibrare il Ph in 10-20 minuti. Invece tra i dolci, anch’essi da evitare quanto più possibile, fa eccezione il cioccolato, purché sia  fondente oltre il 70 per cento; contiene infatti glucano, una sostanza con azione antibatterica che riduce la formazione di placca e carie, ma anche polifenoli, antiossidanti, fosforo e magnesio che fanno bene ai denti.

 

 

Pane, pasta e amidi. Ovvero gli zuccheri complessi, tipici di questi alimenti, sono preferibili a quelli semplici perché hanno molecole più grandi e meno vulnerabili all’attacco dei batteri. È importante però lavarsi i denti un’ora dopo averli consumati.

Alimenti animali. La carne bianca è preferibile a quella rossa, prestando attenzione alla cottura perché grigliate e fritti, consumati di frequente, favoriscono lo sviluppo di tumori del cavo orale o delle ghiandole. Fra i pesci, meglio i frutti di mare che contengono più fluoro rispetto alle altre varietà, o quelli in scatola, specie sott'olio, poiché contengono anche lische e pelle molto ricche di questa sostanza, particolarmente benefica per il cavo orale.

 

 

Peperoncino. È un toccasana per la bocca. Una punta di polvere di peperoncino rosso, che contiene capsaicina, diluito in mezzo bicchiere di acqua può essere usato per sciacqui quotidiani di un minuto, tre volte ogni giorno per un mese, per alleviare i sintomi della "bocca che brucia", frequente negli anziani e nelle donne durante e dopo la menopausa. Il peperoncino toglie infatti sensibilità alle fibre nervose.

Igiene orale. E, dopo un lauto e buon pranzo, occorre completare la salute della bocca con una corretta pulizia. Lavando cioè i denti, non prima di quaranta minuti dalla fine del pasto, per evitare che l’acidità dei cibi attacchi, con lo spazzolamento, lo smalto dei denti. È bene passare prima i denti senza dentifricio sembra rendere più efficace l'azione dello spazzolino. Cui deve seguire l’uso del filo interdentale o dello scovolino, soprattutto se i denti sono distanziati tra loro favorendo il deposito di resti di cibo e l’azione dei batteri. Se mancano dentifricio e spazzolino, a fine pasto, è consigliato masticare per qualche minuto una gomma americana con xilitolo o stevia.

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