Cinque notizie che non lo erano Una inventata del tutto da Trump
1) L'attacco terroristico in Svezia
Il presidente Donald Trump ha nuovamente attaccato i media americani, accusandoli di pubblicare fake news per screditare la sua persona e proporre una realtà distorta ai propri lettori. Pochi giorni dopo però lo stesso Trump, nel corso di un comizio di fronte ai propri sostenitori, ha citato un attentato che si sarebbe verificato in Svezia, sottolineando come perfino in Nord Europa la situazione fosse ormai fuori controllo. Le autorità svedesi hanno subito chiarito che nessun attacco terroristico si è registrato in questi mesi, non nascondendo un certo fastidio per l'accusa totalmente infondata. Il presidente americano si è giustificato spiegando che nel suo discorso si riferiva a un servizio andato in onda su Fox News in questi giorni, che riguardava la situazione degli immigrati in Svezia.
2) Il sondaggio di Libero sui figli gay e drogati
La produzione di bufale online si svolge a volte giustificandosi con l'intenzione di fare satira, tanto che i maggiori blog che si occupano di diffondere online notizie false, si auto definiscono testate satiriche. In questi giorni qualcuno ha pensato di creare e condividere un'immagine che mostrava un sondaggio che sarebbe stato lanciato dal sito di Libero Quotidiano, in cui si chiedeva ai lettori se avrebbero preferito avere un figlio gay oppure drogato. Il sondaggio però era totalmente falso, nonostante molti utenti, alcuni anche appartenenti al mondo della politica, ci siano cascati. Libero Quotidiano in particolare ha attaccato Giovanni Sasso, collaboratore di Matteo Renzi, che accortosi della gaffe ha ammesso l'errore.
3) Il Wifi: un killer silenzioso che ci uccide lentamente
Le nuove tecnologie stanno sempre più abbandonando i collegamenti via cavo, molto costosi e spesso di difficile installazione, per far posto a connessioni wireless, come accade per la rete wifi domestica. Secondo quanto scritto in alcuni articoli, diffusi in rete in questi giorni, i produttori ci avrebbero mentito sulla pericolosità di queste reti, che sarebbero in grado di provocare notevoli danni al nostro organismo. In passato i dubbi sulla nocività delle reti wireless è stata verificata e numerosi studi dimostrano che non esiste alcun rischio concreto per la salute dovuto all'esposizione da questo tipo di onde. Secondo gli studi effettuati, altri dispositivi più tradizionali, come il telefonino, il microonde o addirittura il telecomando di un cancello elettrico, hanno una potenza di molto maggiore a una rete Wifi.
4) Incidente nucleare in Slovenia: i TG non ne parlano
Il nostro Paese ha deciso con un referendum di rinunciare alla produzione di energia nucleare, ma esistono diverse centrali funzionanti a pochi chilometri dai nostri confini, che a volte preoccupano i cittadini. In questi giorni sui social sono circolati diversi articoli che denunciavano un incidente piuttosto grave che si sarebbe verificato nella centrale nucleare di Krsko, in Slovenia, a circa 130 chilometri da Trieste. I titoli allarmanti accusavano anche i media di tacere l'accaduto per evitare di scatenare il panico, ma l'agenzia Reuters è stata tra le prime a raccontare i fatti, che sono decisamente meno gravi di quanto descritto. Il sistema dell'impianto si è spento per un problema alle valvole che regolano il flusso d'acqua, ma dovrebbe già essere stato riavviato, perché come spiegato dai tecnici a Reuters: «L'impianto è stabile e tutti i sistemi di sicurezza funzionano bene».
5) Mark Zuckergerg contro la Boldrini:
«Facebook è democratico, le bufale sono le tue»
La Presidente della Camera Laura Boldrini da alcune settimane ha avviato un progetto di contrasto alla diffusione delle bufale online, lanciando anche un sito internet. Laura Boldrini si è rivolta direttamente a Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, chiedendo più controllo e collaborazione dagli amministratori del social network per contrastare situazioni divenute ormai molto gravi. La risposta di Zuckerberg però non sarebbe stata per nulla conciliante ed anzi avrebbe attaccato duramente la Boldrini, dichiarando: «Facebook è democratico, le bufale sono le tue». La notizia però è stata pubblicata su uno dei tanti siti che proprio sulle bufale basano il proprio business, di cui anche le Iene la scorsa settimana hanno trattato nel corso di un interessante servizio.