L'Atalanta ha finalmente un inno Atalanthem, dei Piccoli Musici
Circa due anni fa, proprio in queste pagine virtuali pubblicavamo il sentito appello di un gruppo di tifosi nerazzurri. La richiesta era semplice: troviamo un inno per l'Atalanta. «La gente dell’Atalanta è fatta di polenta, strinù e bira e non di “Clap your hands” o di “whatever you want”» si leggeva in quella lettera. A distanza di 24 mesi da allora, l'Atalanta ha finalmente un suo inno.
Nella suggestiva cornice del Teatro Sociale in Città Alta, infatti, mercoledì 10 maggio, alle 20.15, si è tenuta la presentazione in anteprima di Atalanthem, ovvero l'inno dell'Atalanta Bergamasca Calcio e sul quale pare che la società stesse lavorando da diverso tempo. La scelta di organizzare un evento in grande stile per questa bella novità non è certo cosa da poco, ma ha l’ambizioso obiettivo di trasformare in esperienza le suggestioni da cui è nato il brano. La serata, infatti, ha visto andare in scena un vero e proprio spettacolo articolato in tre atti che ripercorrono la storia dell’Atalanta, dal passato mitologico al presente di celebrazione e festeggiamento.
Il momento clou, però, è arrivato proprio quando è stato cantato il nuovo inno. A trasformare le note e il testo dalla canzone in pura emozione è stato niente di meno che il coro dei Piccoli Musici di Casazza, una vera e propria eccellenza bergamasca nel mondo. L'esibizione è stata supportata, musicalmente, dall'Atalanthem Symphony Orchestra (guidata da Flavio Bombardieri ) mentre a scrivere l'inno è stata l'esperta e sapiente mano del Maestro Carlo Magni, che per la musica è stato aiutato dal Maestro Yuri Goloubev. L'arrangiamento e la direzione d'orchestra sono stati affidati al Maestro Andrea Brignoli, la regia dello spettacolo a Massimo Plebani e le performance danzanti dal Katlaklò Athletic DanceTheatre. Oltre ai Piccoli Musici di Casazza (coordinati dal Maestro Mario Mora), parte del coro, per la serata, sono stati anche il Polifonico Adiemus di Calcinate (Maestro Flavio Ranica) e il Coro Polifonico del Liceo Musicale Secco Suardo di Bergamo (Maestro Matteo Castagnoli).
La scelta della società Atalanta di far cantare l'inno della squadra a una realtà giovane e talentuosa del territorio orobico non è certo casuale. I Piccoli Musici di Casazza, a loro modo, rappresentano per la musica ciò che l'Atalanta è per il calcio italiano: una realtà piccola ma in continuo sviluppo, forte nel presente ma con lo sguardo ben rivolto al futuro grazie agli importanti investimenti che, di anno in anno, vengono svolti sul settore giovanile.