Quel genio di mamma Middleton

«È verità universalmente ammessa che uno scapolo fornito di un buon patrimonio debba sentire il bisogno di ammogliarsi. Per poco noti che siano i sentimenti o le mire di un uomo di tal sorta, questa verità è così solidamente radicata nella mente delle famiglie circostanti, che subito, al suo primo apparire in una cerchia di vicini, egli viene considerato di diritto proprietà dell'una o dell'altra delle loro figliole». Così cominciava Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, capolavoro della letteratura inglese sugli amori e soprattutto sui matrimoni delle sorelle Bennet.
Allo stesso modo, probabilmente, è cominciata la storia di un altro capolavoro, ugualmente inglese, i matrimoni delle sorelle Middleton. Il lieto fine è noto a tutti, due potentissime unioni: Kate ha sposato il principe William nel 2011 e sei anni dopo la sorella Philippa “Pippa” si è accasata con un facoltoso banchiere della city, James Matthews. Ma niente di tutto ciò avremmo visto se non fosse stato per il genio che si nasconde dietro questa ambiziosa e imponente impresa, Mamma Carole Elizabeth Middleton, nata Goldsmith, classe 1955.
Provate a digitare il suo nome su Google. Sotto le sue foto – che ritraggono una meravigliosa donna sempre sorridente e davvero molto ben vestita – leggerete la didascalia “Assistente di volo”. Tutto è cominciato da lì.
Carole nasce da una famiglia popolare, di minatori e muratori originari del Durham. Per gli appassionati (ok, le appassionate) di musical, gli stessi luoghi e le stesse atmosfere da classe operaia inglese di Billy Elliot. E altrettanta ambizione. L’anonima assistente di volo di provincia sposa Michael Middleton, pilota della British Airways e originario di una ricca famiglia di avvocati. Il sogno comune della hostess comune. Ma Carole vuole di più ed è troppo intelligente per fermarsi a questo punto.
Raggiunto l’obiettivo del matrimonio sicuro, Carole investe sulla carriera e si reinventa imprenditrice di successo. Negli anni Ottanta capisce prima degli altri l’importanza di tutti i gradini della scala(ta) sociale e parte dal principio, dalle scuole medie: le feste di compleanno per bambini. La sua società Party Pieces vende, per corrispondenza prima e online poi, articoli decorativi per feste, realizzati – pare – a mani nude sul tavolo della cucina del Bershire, da una Carole molto incinta della prima figlia Kate. E questo trasforma una famiglia assai benestante in una famiglia di miliardari.
E poi l’asticella si alza. Il College. Carole fa di tutto affinché la figlia frequenti lo stesso dove pascolerà il royal manzo alpha, il principe William. Dunque, cuore di mamma investe rette costosissime per l’istruzione della piccola Kate (che sembra, ma non è una canzone dei Pooh), fino al colpaccio finale, tutto come nei piani: l’iscrizione alla facoltà di scuola dell’arte insieme al compagnuccio di classe, William, Duca di Cambridge, che davvero non può resistere a quella falcata di gazzella, quel girovita da biro bic. Il resto è storia.
Le chiamano “Wisteria Sisters”, i connazionali, perché sono «estremamente ornamentali, terribilmente profumate, ferocemente rampicanti», ma è il giardiniere Carole che le ha fatte così belle, forti e rigogliose.
Mamma benedetta anche da Karl Lagerfield, che la ritiene «una donna piena di vita e più sexy di quanto non siano le sue figlie». Di Kate e di Pippa ricorderemo con gioia e piacere varie parti anatomiche. Mamma Carole, invece, è tutta testa.