Fino al 19 settembre

L'estate al parco di Orio al Serio dove la pizza la fanno i ragazzi

L'estate al parco di Orio al Serio dove la pizza la fanno i ragazzi
Pubblicato:

«Pizza al Parco», il progetto di lavoro giovanile portato avanti dall’amministrazione comunale dal 2015, è giunto quest’anno alla sua terza edizione. E per il 2017 sono state introdotte molte novità che stupiranno sia chi già conosce il progetto, sia chi ancora deve scoprirlo. «I giovani devono essere imprenditori di se stessi», con queste parole la consigliera Fiamma Colucci introduce le novità.

Il progetto, che è iniziato ufficialmente il 19 maggio e si concluderà il 19 settembre, è a tutti gli effetti un’attività ristorativa. Nell’accogliente area feste del parco Collodi di Orio al Serio, ogni venerdì sabato e domenica, ad esclusione delle serate dedicate alle feste associative, sarà possibile cenare con una pizza preparata sul momento. «Da quest’anno affidiamo ai giovani l’incarico di portare avanti il progetto autonomamente, progetto sviluppatosi in sinergia con il Comune, in particolare con me, il sindaco Alessandro Colletta e il responsabile del

Progetto giovani Mario Bravi che ha curato tutta la parte organizzativa e ha mantenuto i rapporti con i vari enti», spiega Colucci. L’ambizioso obiettivo è «dare la possibilità ai giovani di mettersi alla prova in una situazione lavorativa in modo responsabile e di imparare un mestiere; senza ovviamente dimenticare l’importanza di divertirsi e avere un profitto economico». Anche Mario conferma le parole della consigliera: «È un’ottima occasione per loro di essere i protagonisti». E aggiunge: «L’Amministrazione si è dimostrata in questi anni molto attenta al progetto, e ha sempre deciso di mettersi in gioco e investirci nonostante i tagli della spesa pubblica».

«Pizza al parco» coinvolge 28 ragazzi dai 16 ai 23 anni, tra manager-responsabili, aiuto pizzaioli e cameriere. La sostanziale novità riguarda la gestione nel suo complesso e la preparazione delle pizze. «Da quest’anno, un gruppo di giovani appositamente formato è incaricato di gestire i molti degli aspetti di un’attività ristorativa: l’acquisto di materiale e ingredienti, la parte economica con entrate e uscite, la gestione del magazzino. Cureranno anche il rapporto con il cliente e con il personale», sottolinea la consigliere.

Il gruppo dei responsabili, che consterà di sei ragazzi, ha seguito negli scorsi mesi un iter preparatorio specifico: «Dopo aver individuato i ragazzi interessati a diventare “manager di se stessi” - racconta Colucci - abbiamo dato loro la formazione necessaria a gestire il progetto in autonomia. Ci siamo avvalsi, a tale scopo, dell’istituto “Patronato San Vincenzo” di Bergamo, che ha organizzato per loro un corso apposito». Deborah Ricciardo e Dibi Diop, due dei sei manager che gestiranno «Pizza al parco», raccontano il loro punto di vista: «È una bella opportunità per metterci in gioco e creare qualcosa di utile. E ora aspettiamo con grinta questo nuovo inizio. C’è molta positività e voglia di fare».

L’idea di questo radicale cambio di rotta ha una sua origine. «Sono stata in Kenya. Là ho sentito un proverbio: “È inutile dar da mangiare i pesci alla popolazione; l’importante è insegnarle a pescare”», racconta la consigliera. «Questa affermazione mi ha fatto riflettere e l’ho voluta riprendere per "Pizza al parco". È inutile dare a questi giovani il semplice lavoretto estivo organizzato da altri: iniziamo a insegnare loro come essere in grado di gestirsi in modo autonomo. Da qui è nato tutto».

Anche i neo pizzaioli, che saranno quattro, hanno ricevuto la formazione necessaria per la buona riuscita del progetto. «Il corso per pizzaioli, che è stato tenuto da un esperto pizzaiolo, ha insegnato ai ragazzi come essere autonomi nel preparare il materiale, la legna, il forno e la pastella della base della pizza». E aggiunge: «Durante le serate, i neo-pizzaioli a turno saranno assistenti del pizzaiolo che ha tenuto il corso, e lo aiuteranno a preparare le pizze e mantenere l’ambiente in ordine». Il tutto avverrà nella casetta delle pizze, un prefabbricato presente da diversi anni nel parco Collodi e appositamente attrezzato per cucinare il prodotto finito in loco.

Le speranze dell’Amministrazione nei confronti di questi giovani sono molte. «La nostra più grande aspettativa sarebbe contribuire alla nascita di figure lavorative. Stiamo cercando di insegnare a questi giovani come approcciarsi al futuro. Noi gli diamo questa opportunità, starà a loro trarne il massimo profitto», conclude Colucci.

Seguici sui nostri canali