Il bisticcio tra brand

Adidas e Puma, una lotta tra fratelli che ora continua per le Stan Smith

Adidas e Puma, una lotta tra fratelli che ora continua per le Stan Smith
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«Tutte le famiglie felici sono simili, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo», dice Tolstoj, nel suo più celebre incipit, quello di Anna Karenina. Infelice o no, non è facile a dirsi, ma sicuramente molto litigiosa, la famiglia bavarese Dassler. Dai bisticci di casa Dassler, infatti (il solito, dissidi tra nuore che degenerano in soffiate alla Gestapo) sono nati, niente meno due i colossi dello sportswear, Adidas e Puma. Due giganti che, per non guardarsi proprio in faccia, hanno alzato le proprie sedi sulle sponde opposte del fiume Aurach, che attraversa la loro cittadina di origine, Herzogenaurach. Negli ultimi 68 anni (quelli trascorsi dalla separazione) si sono susseguite tante liti quante riappacificazioni, ma sembrava che tutto si fosse finalmente appianato, quando nel 2009, proprio a Herzogenaurach, i dipendenti delle due aziende avevano interrotto le ostilità, sfidandosi sportivamente a una partita di calcio (non si conoscono dettagli sulla marca delle scarpette adoperate in quella occasione).

 

La sede di Puma a Herzogenaurach

 

E invece niente, questa lotta fratricida sembra non avere fine. L’ultimo litigio vede i Caino e Abele bavaresi in lite per il design di uno dei modelli di scarpe più iconici degli ultimi anni, le Stan Smith. Sostiene infatti Puma - che trascina Adidas in un tribunale di Braunschweig - che il design della nuova variante di Stan Smith sia suo.
La richiesta rivolta ai giudici non è cosa da poco, il blocco della vendita. Probabilmente, Puma non ha digerito il loro ritrovato successo, che negli Stati Uniti è costato il primato perfino alle Jordan della Nike. Successo iniziato nel 2014, quando le Stan Smith sono state reintrodotte sul mercato, dopo due anni dal ritiro, un'attenta operazione di restyling e una potentissima battage. I giudici, però, hanno dato ragione ad Adidas, rilevando che tra il modello registrato da Puma e le Stan Smith, oltre ad alcune similitudini, esistono anche molte differenze e tutte perfettamente visibili. Prima della pronuncia del provvedimento definitivo, dunque, Puma ritira il ricorso e il commercio delle Stan Smith può continuare indisturbato.

 

Lo store di Aadidas a Herzogenaurach

 

Già in precedenza, Adidas si era trovata a dover difendere in tribunale l’originalità del modello contro la Skechers, che aveva lanciato il modello Onix, effettivamente un po’ più che ispirato alle Stan Smith. Nel frattempo, il Signor Stan Smith, il tennista ormai settantenne, che ha battezzato col suo nome il modello di scarpe che calzava per giocare, vive in South Carolina e ne conserva cinquanta paia. La sua fama ha senz’altro risentito dell’accostamento del suo nome a quello delle scarpe, tanto che il figlio gli chiese una volta «Papà, ma hanno dato alle scarpe il tuo nome o a te il nome delle scarpe?».

Per adesso la battaglia è stata vinta da Adidas, ma nessuna meraviglia se in futuro qualche altro tribunale dovrà decidere chi ha ragione tra le due aziende Dassler. Dunque, infelice o no, non è facile a dirsi, si diceva, ma certamente in questa famiglia il gene dello spirito sportivo ha attecchito solo nel reparto abbigliamento.

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