Edificio non a norma

Che ne è di vittime e sopravvissuti dell'incendio alla Grenfell Tower

Che ne è di vittime e sopravvissuti dell'incendio alla Grenfell Tower
Pubblicato:
Aggiornato:

È uscito dai riflettori dell’informazione, ma la vicenda del grattacielo londinese divorato dal fuoco continua in realtà a “scottare” le coscienze del governo inglese. Con una decisione persino teatrale è stato deciso che le famiglie superstiti andranno a breve ad abitare in un complesso di extra lusso, appena finito, a poche centinaia di metri dalla Grenfell Tower. Sono stati acquistati 68 appartamenti di diverse dimensioni, compresi quelli a tre camere per le famiglie con bambini. Si tratta di "alloggi di recente costruzione" in un complesso dove il prezzo delle abitazioni private parte da 1,5 milioni di sterline. Così i sopravvissuti vivranno in un complesso con portierato, cinema privato, piscina e centro benessere: c’è solo da augurarsi che non facciano pagare loro le spese condominiali.

 

 

Affacciandosi alle finestre forse vedranno lo scheletro del grattacielo e capiranno una delle ragioni per cui è bruciato: non era bello che dalla Londra ricca si vedesse quell’edificio altissimo e squadrato anni 70, dalla facciata malconcia. Per questo quando la proprietà si decise a lavori di ristrutturazione venne anche resa più presentabile la facciata. Un restyling raffazzonato, che soprattutto nascondesse da fuori le magagne di dentro. Ed è così che si decise per quella copertura alla buona, che in Italia i vigili del fuoco non avrebbero mai permesso, ma che, come ha rivelato il quotidiano Times, è vietato anche negli Usa, che pure producono quei pannelli. Infatti i pannelli in alluminio installati con funzione isolante ed estetica nella torre durante la recente ristrutturazione sono prodotti da un’impresa americana, la Reynobond. I responsabili della ristrutturazione hanno optato per il modello più economico, che negli Usa viene usato per piccole strutture sanitarie ma che è vietata per condomini o edifici pubblici. Sempre il Times ha rivelato che la stessa ditta produce un modello non infiammabile che costa 2 sterline in più al metro quadro. Facendo i calcoli, si sono risparmiate 5mila sterline mettendo a repentaglio la vita di centinaia di persone (l’intera ristrutturazione dell’edificio era costata 8 milioni di sterline…).

 

 

Nonostante i lavori, l’interno dell’edificio era in gran parte fuori norma, come ha raccontato un immobiliarista italiano, Domenico Pecere, che aveva fatto un’offerta per comprare un appartamento proprio nella Grenfell Tower. «Ho visto le condizioni del palazzo e ho fatto un’offerta al ribasso», ha raccontato al sito Fanpage. «Non c’erano scale di emergenza esterna, gli ascensori erano vecchi, i pianerottoli erano pieni di materiale di ogni genere. Erano case popolari i alcuni appartamenti vivevano anche in 7 in solo 60/70 metri quadri».

Non è ancora definitivo il bilancio delle vittime. Per ora secondo le autorità di polizia sono 79, tra corpi recuperati e persone disperse. Ma si teme che il conto finale sia più alto. «È difficile descrivere la devastazione che l’incendio ha causato», ha detto il comandante della polizia Stuart Cundy. La regina Elisabetta consapevole della vastità della tragedia che ha colpito Londra, ha voluto presentarsi alla camera dei Comuni per il discorso annuale, il “Queen’s speech”, rinunciando ad ogni sfarzo. Da Theresa May invece, nessun segnale…

Seguici sui nostri canali