Come si vive di e per la montagna Marco, guida a piedi e su due ruote

Proprio in questi giorni la provincia bergamasca è impegnata in workshop e tavole rotonde sul possibile destino legato alle valli bergamasche. Questi Stati della Montagna, così annunciati e promossi dal presidente della Provincia Matteo Rossi, dovrebbero concludersi con idee e proposte concrete per ridare lavoro, vitalità e slancio alle valli bergamasche. Marco Masserini, classe 1981, residente a Bergamo, ne sa qualcosa, visto che ha scelto le nostre montagne come luogo per svolgere il suo lavoro. Da sempre innamorato delle alte vette è guida di mountain bike ed accompagnatore di media montagna. Andiamo a scoprire con lui la sua professione, che vede proprio le nostre montagne come terreno di gioco.
Marco, per prima cosa: come è nata la tua passione per la montagna?
«Mi è stata trasmessa dalla famiglia. I miei genitori sono sempre stati affascinati dalla montagna. Le prime gite domenicali sono state con loro, poi crescendo con il gruppo degli scout e infine dalla maggiore età con gli amici. Le montagne hanno sempre riempito i miei weekend e le mie giornate».
Da dove è scaturita l'idea di vivere di montagna?
«È stata una scelta dettata da necessità e ma soprattutto da passione. Gli studi intrapresi in giovane età mi hanno sempre e comunque indirizzato alla scoperta della natura e del mondo che mi circonda. L'amore per la montagna, l'esplorazione, il restare a contatto con la natura e le sue genti hanno fatto il resto. Da qui l'idea di trovare un lavoro che mi permettesse di fare ciò che più mi piace».
Cosa comporta il lavoro di accompagnatore e in cosa consiste?
«L'accompagnatore di media montagna è una guida escursionistica riconosciuta a livello internazionale. Il nostro scopo è quello di accompagnare le persone in territorio montano, dove non sono presenti difficoltà di tipo alpinistico. In tal caso l'accompagnamento spetta a una guida alpina. La nostra differenza è però la conoscenza mirata al territorio che ci circonda. Il nostro percorso formativo, oltre che "escursionistico", è anche botanico, geologico, architettonico e storico».
A chi ti rivolgi prevalentemente nel tuo lavoro?
«Il panorama diventa in questo caso molto vasto. Dalle scolaresche durante il periodo primaverile, ai campi scuola durante l'estate, fino alle escursioni per singoli e gruppi organizzate con X-Plora. Pochi giorni fa per esempio ho concluso un percorso con ERSAF nell'ambito di Cammina Foreste 2017. Due giorni di viaggio a piedi e in mountain bike lungo le foreste di Carpaneta e di Bosco Fontana».
Infatti nel tuo curriculum annovera anche il titolo di Guida di Mountain Bike...
«Sì, altra mia grande passione che ho sempre portato avanti negli anni. Naturalmente restando legato alla montagna. Sono anche Istruttore BLSD di Primo Soccorso e dagli ultimi mesi Osservatore nivologico e operatore al distacco valanghe per AINEVA. Tutte specializzazioni inerenti che legano perfettamente con il mio lavoro e che mi permettano di vivere la montagna in ogni stagione dell'anno».
Prima parlavi di X-Plora. È un gruppo?
«X-Plora nasce due anni fa ed è un'associazione composta da accompagnatori di media montagna, Istruttori di nordic walking e guide di mountain bike. Lo scopo è quello di promuovere attività a 360 gradi nel mondo della camminata, dell'esplorazione, ma anche della cultura e della conoscenza delle nostre montagne, partendo dal bosco vicino a casa fino alla scalata di vette extraeuropee. Sono per esempio programmate, per luglio, le escursioni al Monte Pasubio lungo la strada delle 52 gallerie e il Giro del Confinale in Valtellina. Le proposte non mancano nemmeno per le gite in mountain bike. Da qualche anno grazie alla collaborazione con il negozio Bikeme di Bergamo disponiamo di E-Bike a pedalata assistita, che permettono anche ai meno allenati di raggiungere luoghi che potrebbero altrimenti risultare troppo impegnativi. Come gruppo X-Plora siamo anche aperti alla valutazione di proposte da parte dei nostri compagni di viaggio. Ognuno è libero di scegliere la propria avventura! Per chiunque volesse approfondire si trovano tutte le informazioni sul nostro sito».
Pregi e sacrifici del tuo lavoro?
«Sicuramente sono molti di più i pregi. Vivere a contatto con la natura, le genti del luogo e le montagne mi regalano momenti e soddisfazioni grandissime. Inoltre ho la possibilità di fare ciò che amo. L'unico sacrificio è il tempo lontano da casa e dai familiari».
Progetti futuri?
«Restano legati al mondo X-Plora e alla montagna. Con nuove proposte, escursioni ed attenzioni al mondo delle Terre Alte, cercando di promuovere la montagna e il suo mondo».
Cosa pensi degli Stati della Montagna e di un possibile rilancio delle nostre valli? Può ancora essere possibile?
«Ben vengano gli Stati Generali e tutto quello che può rilanciare le nostre montagne. Sono il primo a sperare in un cambiamento e in un'inversione di marcia che fermi lo spopolamento delle nostre valli. Secondo me sarà possibile non solo con gli interventi sul territorio ma anche con una profonda campagna di sensibilizzazione svolta alla promozione delle nostre montagne. La differenza tra il Trentino e regioni come la nostra sta in un'ente completa che possa seguire il turista sotto ogni aspetto. Dal suo arrivo fino alla sua partenza, consigliandolo e conoscendo tutte le possibile iniziative presenti nei nostri territori. Un buon servizio porta ottimi risultati».