Maturità 2017, le gaffe al Majorana «La Padania? La fondò Mussolini»

Maturità 2017 al Majorana: il pericolo di cadere in errori e strafalcioni è sempre dietro l’angolo, sia l’angolo dei banchi, sia quello della cattedra. Professori e presidenti di commissione sono in bilico sul trampolino della gaffe, tanto quanto lo sono gli studenti.
Intralci del gergo giovanile
Ecco allora che la tesina di una studentessa, intitolata X agosto, come la poesia di Pascoli, diventa un saggio dedicato romanticamente al mese delle ferie estive: «Lei quindi porta “Per agosto”». Correggere non è sempre facile, soprattutto quando si tratta dei presidenti: «Non potevamo neppure ridere, per il timore di offendere il docente», ammette la dirigente scolastica Anna Maria Crotti. La risposta valeva però la correzione: «Pensavo fosse un titolo moderno: i ragazzi usano sempre la “x” al posto del “per”». Il labile divario tra numero romano e messaggio WhatsApp rende la tesina di letteratura un lavoro di linguistica spiccia sulle storpiature giovanili dell’italiano. I problemi affliggono anche la lettura di nomi stranieri, ma almeno, in quel caso, la lingua italiana non viene così deturpata: meglio un mal pronunciato «Heidegger», di un «traccie d’esame».
Tragedie greche e seriatesi: la ceralacca
«Il vero dramma degli insegnanti resta la ceralacca - aggiunge la vicepreside Nadia Valoti - I pacchi del materiale d’esame vengono infatti chiusi con questo procedimento vetusto, retaggio di un lontano Medioevo, sopravvissuto a qualsiasi riforma scolastica, ma forse unica occasione di guadagno per i pochi (o forse uno) produttori di ceralacca in Italia». «Il primo pericolo è quello dell’ustione: qualcuno riesce sempre a bruciarsi e per questo c’è sempre qualcuno pronto con l’acqua, ma il rischio maggiore (e irreversibile) è quello... di bruciare l’intero pacco», aggiunge il professor Luigi Rubino. «Non sempre abbiamo i fiammiferi, quindi non dimentichiamo la peregrinazione tra gli alunni, cercando disperatamente un accendino - racconta la dirigente -. I fumatori sono diminuiti ed è vietato fumare all’interno del perimetro della zona, quindi è capitato che qualcuno del corpo docenti si recasse di soppiatto tra i fumatori per procurarsi l’accendino». «A volte la ceralacca non si scioglie, altre volte si scioglie troppo, altre volte è complicatissimo chiudere i pacchi, poiché esistono due linee di pensiero: chi arriva col pacco vassoio, lungo e basso, chi arriva con le torri, strette e larghe. Quindi il problema diventa anche la cassaforte, che non sempre contiene qualsiasi formato di pacchi», racconta sempre Rubino. «Non dimentichiamo il panico dell’aver inserito tutto: e se il verbale fosse rimasto fuori? E se ci fosse sfuggita una prova, un foglio, un documento? Panico», aggiunge il professor Umberto Grazioli.
Geografia, questa sconosciuta. Storia non meglio…
L’apice degli strafalcioni è sempre e comunque colonizzato dagli studenti, che riescono sempre a dare il meglio di sé. «Dove si trova Pearl Harbor?», chiede il commissario. «Texas?», non proprio… «Florida? California? Georgia? Se hanno bombardato gli Stati Uniti, da qualche parte, ma sicuramente lì vicino erano». Era nella Hawaii, ma non fa nulla: conta il pensiero, insomma... «Cosa ha fondato Mussolini dopo esser stato liberato dai tedeschi?», domanda l’insegnante. «La Padania». Bossi ne sarebbe alquanto soddisfatto. Salvini l’ha già reclutato nel partito.