A Varese, Milano, Lodi e Monza

Cerchi una badante? Vai in farmacia Un nuovo progetto sicuro per tutti

Cerchi una badante? Vai in farmacia Un nuovo progetto sicuro per tutti
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Cerchi una badante? Vai in farmacia. È il progetto sviluppato da qualche mese a Varese che ha incontrato un notevole successo e che per questo ora viene allargato anche alle provincie di Milano, Lodi e Monza. Il progetto è frutto di un accordo tra la Divisione Family Care di Openjobmetis (un’Agenzia per il lavoro), Federfarma e Associazione delle farmacie private sul territorio. Le famiglie che cercano assistenti familiari, per periodi lunghi o brevi, potranno recarsi nelle farmacie, che hanno aderito al progetto, che le metteranno in contatto con i referenti di Openjobmetis.

 

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I dati del lavoro domestico. La ricerca delle badanti è un problema che assilla centinaia di migliaia di famiglie italiane. Problema che si accentua nei periodi estivi quando si devono affrontare i problemi delle sostituzioni. Basti guardare ai numeri: dal 2007 al 2015 il numero complessivo dei lavoratori domestici (900mila lavoratori domestici, soprattutto donne) è cresciuto del 42 per cento. I dati, incrociati con quelli delle banche dati Inps, rilevano che nel 2015 le famiglie italiane hanno speso per i loro collaboratori (57,6 per cento colf, 42,4 per cento badanti) circa 7 miliardi di euro con un miliardo di contributi versati allo Stato. Il lavoro domestico è una prerogativa molto italiana, rappresenta il 3,5 per cento di tutti gli occupati contro una media europea che si ferma all’1 per cento. E in queste settimane basta sfogliare siti di lavoro per imbattersi in tantissimi annunci per la richiesta di assistenza ad anziani nel periodo estivo. Per le famiglie che hanno una persona anziana di cui prendersi cura l’estate non è una stagione facile e non solo per il caldo.

 

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La proposta sicura per tutti. Uno dei grandi problemi di fronte ai quali si trovano le famiglie sono le incognite circa la preparazione delle persone che arrivano ad assistere gli anziani. Tanto più se si tratta di “arruolamenti” volanti dettati da emergenze. Ora l’iniziativa, che coinvolgerà molte farmacie come sportelli di smistamento delle domande, viene incontro a questo maggior bisogno di supporto da parte delle famiglie. Come ha spiegato Rosario Rasizza, amministratore delegato di Openjobmetis, «appoggiarsi a noi significa avere un supporto a 360°, che va dallo studio di una soluzione personalizzata per assistere il familiare alla completa intermediazione dal punto di vista burocratico. Le farmacie rappresentano l’ambiente perfetto per veicolare questo tipo di assistenza, ringraziamo Federfarma per averci dato l’opportunità di mettere a punto un progetto di questo tipo, che vorremmo allargare anche ad altre province e regioni». Inoltre ci sono anche maggiori garanzie per l’altra parte, cioè le badanti, alle quali vengono garantite maggiori sicurezze a livello contrattuale e formativo.

 

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Il nuovo ruolo delle farmacie. C’è poi un terzo soggetto importante coinvolto in questo progetto: sono le farmacie, che sono chiamate sempre più a diventare sportelli di servizi di sanità leggera, come già nel progetto messo a punto per le farmacie cooperative da Federazione sanità. «Già oggi le famiglie vengono spesso in farmacia per chiedere un consiglio professionale sulla scelta della persona più adatta alle esigenze della persona che devono affidare a un’assistente domiciliare», ha spiegato spiega Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia. «Questo progetto è l’occasione di dare un aiuto alle famiglie ed è bene che parta d’estate quando le richieste sono superiori».

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