Famiglia smembrata dopo lo sfratto Intervento d'emergenza del Comune

Perdono la casa all’asta, la famiglia è smembrata e i cani in canile. È successo a Martinengo qualche giorno fa, dopo una trattativa fallita tra il Comune e alcune associazioni che si sono interessate al caso. La Lega Nazionale per la Difesa del Cane e Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente hanno cercato di mediare tra la famiglia indigente e il Comune per trovare una sistemazione idonea per tutti ma senza successo. «Ancora una volta i servizi sociali non tengono in considerazione che per queste persone gli animali sono veri e propri membri della famiglia», hanno fatto sapere in una nota. A segnalare la vicenda è stata un’associazione locale, «Qua La Zampa di Martinengo» che ha contattato Lndc. La crisi, la perdita del lavoro, la depressione, l’impossibilità di pagare il mutuo le cause della perdita dell'abitazione che è andata all’asta. La famiglia, composta da cinque persone (due adulti e tre minori) e tre cani, tutti di taglia grande e adulti è stata costretta a sloggiare in tempi rapidissimi. Proprio a causa dello stato di indigenza, da tempo la famiglia era seguita dai servizi sociali del Comune senza però arrivare a una soluzione del problema. Lndc e Leidaa sono intervenute, anche per tramite di un Legale delle Associazioni, per tentare di avviare un’interlocuzione con l’Amministrazione comunale e cercare una soluzione idonea per tutelare sì i cani ma anche l’intero nucleo familiare. «Nonostante sembrava si fosse trovata una sistemazione adatta per accogliere l’intera famiglia – per la quale diverse associazioni si erano offerte di versare la caparra dell’affitto – e le rassicurazioni ricevute da parte del Comune, si è purtroppo arrivati al drammatico epilogo qualche giorno fa – hanno spiegato – La famiglia è stata smembrata all’atto dell’esecuzione forzata dello sloggio: la mamma con le due bambine sono finite in una comunità, il ragazzo più grande da una zia e i tre cani nel canile municipale. I bambini piangevano inconsolabili perché dovevano separarsi dai loro cani con cui avevano vissuto per sette anni».
[ Il vicesindaco di Martinengo con delega al sociale, Monica Mazzoleni ]
Il Comune però non ha abbandonato la famiglia, così come spiegato dal vicesindaco con delega al sociale, Monica Mazzoleni. «E' vero il doversi separare dai cani, che sono presenti nella famiglia da sette anni è stato doloroso per la famiglia ma è un distacco temporaneo , che durerà un mese soltanto. – ha detto – Infatti la famiglia il 26 luglio ha ricevuto le chiavi di un alloggio comunale in attesa della casa Aler che le verrà consegnata a settembre e nella quale è potrà riaccogliere i propri amati cani. Tengo a precisare che questa è stata l'unica soluzione realizzabile. La casa in cui abitavano è stata venduta all'asta e lo sfratto era ormai esecutivo. I cani sono stati alloggiati al canile di Seriate e su nostre spese curati e nutriti in attesa di rientrare in famiglia. Come Comune, dopo aver seguito la vicenda e cercato soluzioni adatta alle esigenze della famiglia, abbiamo messo a disposizione un alloggio e la famiglia, prima in graduatoria per le case Aler a settembre avrà una nuova abitazione, ora serve solo pazientare fino a quel momento».