5 giovani talenti nerazzurri in cerca di minuti e occasioni

Pierluigi Gollini, Gianluca Mancini, Nicolas Haas, Riccardo Orsolini e Luca Vido: cinque talenti in rampa di lancio da vedere e scoprire nelle prossime cinque partite di campionato dell’Atalanta. Nella recente intervista rilasciata a L’Eco di Bergamo, il tecnico nerazzurro è stato chiaro: i giovani sono in rampa di lancio e nelle prossime settimane ci sarà spazio anche per loro. Qualcuno ha già esordito, altri invece non hanno quasi mai visto il campo, eppure siamo tutti curiosi anche e soprattutto per le prestazioni con le rispettive nazionali giovanili di molti di loro. Analizziamo, giocatore per giocatore, i protagonisti dell’Atalanta che verrà.
Pierluigi Gollini, portiere classe 1995
Dei giovani della Dea è quello più “sfortunato”, visto che in porta, il turnover, è sempre molto ridotto. Siccome il tecnico Gasperini è comunque un allenatore lungimirante e nella trasferta di Verona con il Chievo, Gollini ha trovato una maglia da titolare e ha avuto l’occasione di mettersi in mostra: non è detto che la stessa cosa non possa accadere anche nel prossimo mini ciclo di cinque partite. Contro Sampdoria, Bologna, Verona, Udinese e Spal per Gollini si potrebbero nuovamente schiudere le porte del campo e lui risponderà presente. Nonostante la giovane età, il ragazzo di Ferrara ha già un campionato di Serie A alle spalle (giocava nell'Hellas) e probabilmente senza l’Atalanta in Europa la società avrebbe puntato forte su di lui. In prestito con diritto di riscatto fino al 30 giugno 2018, Gollini spera di trovare altre possibilità di giocare in campionato oltre che in Coppa Italia, che inizierà con gli ottavi di finale nel mese di dicembre. Se tutto va per il meglio, sono almeno due partite sicure.
Gianluca Mancini, difensore classe 1996
Nelle scorse settimane, alla vigilia della gara di Firenze, Gasperini parlando di lui ha detto che sperava ci fosse un’occasione per farlo giocare: il ragazzo se lo meritava. Nemmeno 24 ore dopo, sul campo della “sua” Fiorentina (Mancini è un prodotto del vivaio Viola) il centrale di Pontedera ha giocato al posto di Toloi i suoi primi minuti in A. Chi lo osserva da vicino fin dai primi allenamenti a Rovetta, racconta di un professionista esemplare che aspetta solo l’occasione giusta per entrare nelle rotazioni dei titolari. Fisico possente e buone doti sia di marcatura che d’impostazione, Mancini l’anno scorso è stato acquistato a gennaio dal Perugia dove è rimasto in prestito fino a fine stagione con ottimi risultati prima di approdare alla corte del Gasp. A Genova domenica pomeriggio potrebbe essere ancora lui la prima alternativa ai titolari dopo le due buone prove con l’Under 21, con Toloi preservato per Atalanta-Apollon, ma il vero obiettivo è gennaio: in base alla posizione in classifica e alla situazione nel girone di Europa League, il suo impiego costante al posto di Caldara (promesso sposo della Juventus) non è da escludere.
Nicolas Haas, centrocampista classe 1996
Eccezion fatta per il brasiliano Schmidt che è rimasto fermo ai box per l’intervento al menisco, il ragazzino svizzero è l’unico calciatore di movimento a non aver ancora avuto spazio nelle partite ufficiali dell’Atalanta 2017/2018. Il ragazzo di Sursee si è subito messo a disposizione del gruppo, è un centrocampista centrale molto ben strutturato fisicamente e con doti di corsa interessanti ma in questo momento paga lo scotto della lingua e dei tanti nuovi concetti tattici da imparare. Dal gruppo filtrano ottime impressioni su di lui, in Under 21 il ragazzo ha trovato spazio in quattro delle ultime cinque gare disputate dalla formazione elvetica nel girone di qualificazione agli Europei di categoria: due volte ha indossato la fascia di capitano e nella prima sfida con la Bosnia l’1-0 finale è stato strappato grazie ad un suo gol. Il nuovo Freuler è già in casa?
Riccardo Orsolini, attaccante classe 1997
È il giovane più conosciuto, quello in rampa di lancio che appare più pronto e colui che probabilmente prima degli altri compagni troverà le luci della ribalta. Classe 1997, cartellino di proprietà della Juventus e titolo di capocannoniere conquistato ai Mondiali Under 20 del 2017, Orsolini ha fatto il suo esordio in A sul campo del Chievo e subito ha conquistato il calcio di rigore che è valso il pareggio di Gomez. In casa contro il Crotone, Gasperini gli ha concesso la seconda occasione e lui ha pure fatto gol (annullato poi dal Var) prima di un altro ottimo spezzone a Firenze nel finale. Attaccante esterno molto vivace e probabilmente poco “incastrabile” in un perimetro tattico ben definito, Orsolini può giocare indifferentemente a destra o a sinistra e la sensazione è che dopo le buone prove con l'Under 21 (due gol nelle ultime tre partite contro Slovenia e Ungheria), anche con l’Atalanta possa arrivare una maglia da titolare o a Genova con la Sampdoria o in casa contro il Bologna. Il tecnico lo apprezza, lui folleggia sulla fascia e cerca di farsi notare: gli manca solo il gol.
Luca Vido, attaccante classe 1997
Gioca pochissimo, eppure quando è entrato in campo si è fatto notare: nelle amichevoli (soprattutto ad Altach con il Borussia) ha sfiorato spesso il gol, nella gara interna con il Crotone ha cercato per due volte la porta da fuori area e nelle ultime due gare con l'Under 21 ha anche trovato un gol e un assist: gli avversari non erano trascendentali ,ma intanto il biondino di Bassano del Grappa c’è. Centravanti di movimento e all’occorrenza attaccante esterno, Vido è ancora molto giovane ma nelle prossime gare anche per lui ci sarà la possibilità di farsi notare in Serie A.