Dieci minuti da incubo abbattono l'Atalanta

SECONDO TEMPO
La ripresa parte con ritmi ben diversi rispetto al primo tempo, decisamente più bassi. La Samp tenta di attaccare, l'Atalanta aspetta pronta a ripartire. Al 56', però, arriva il pareggio dei blucerchiati: premiata la caparbietà di Quagliarella, che prima salta Berisha e poi, da posizione defilata, trova la testa di Zapata con un preciso cross. La Sampdoria prende convinzione, la Dea non riesce a reagire e , a sorpresa, al 59' arriva addirittura in raddoppio dei padroni di casa con Caprari, entrato a inizio ripresa al posto di Ramirez: di testa il giovane trequartista batte Berisha dopo un ottimo assist di Strinic. Gasperini deve cambiare qualcosa e così ecco che in campo entra il Papu al posto di de Roon. E proprio Gomez, al 64', si fa vedere con un destro respinto di pugno da Puggioni. Gasp toglie anche Petagna e mette Cornelius, ma è di nuovo la Samp a colpire al 68' con Linetty (anche lui entrato a inizio ripresa) che, dopo un dribbling secco, batte per la terza volta Berisha. Ora è davvero dura e l'ingresso del giovane Vido per Ilicic non sembra fermare l'impeto sampdoriano, con i blucerchiati che paiono tutta un'altra squadra rispetto a quella del primo tempo. Nonostante il risultato, l'Atalanta non riesce più a reagire e solo al 92' ha una doppia occasione con Cornelius, che spara entrambe le volte il pallone addosso a Puggioni. Dopo tre soli minuti di recupero, l'arbitro fischia la fine. Come l'anno scorso, la trasferta della Dea a Marassi, sponda blucerchiata, è indigesta.
















PRIMO TEMPO
Non una partita semplice per l'Atalanta, come dimostra l'immediato pressing alto dei padroni di casa che mette in difficoltà anche Berisha, che al 3' pasticcia e regala un'occasione alla Samp. Il portiere albanese, però, è bravo poi a chiudere lo specchio a Quagliarella. Nei minuti successivi, i nostri ragazzi prendono coraggio e iniziano ad alzare il baricentro prendendo il controllo del gioco. Al 10' è Ilicic a provarci: fuga sulla destra, rientro sul sinistro e tiro a giro respinto da Puggioni. Un minuto dopo, l'estremo difensore blucerchiato è super su Freuler, che aveva piazzato un gran tiro su assist di Petagna. Atalanta vicina al vantaggio. Dopo un quarto d'ora di gioco, la Atalanta sta ettamente dominando: la Samp fatica a dare profondità al proprio gioco. Bene così. E alla fine il vantaggio, meritatissimo, arriva: al 21' Spinazzola va sul fondo a sinistra e cross, in mezzo Cristante si inserisce alla perfezione e di testa batte Puggioni. E quattro minuti dopo è ancora il centrocampista scuola Milan a sfiorare il raddoppio, ma stavolta il suo tiro finisce fuori. Bella Atalanta, che sta giocando da grande. Al 32' prima occasione per la Samp con Zapata, che imbeccato bene da Praet spara però addosso a Berisha. Nel finale di primo tempo, i blucerchiati provano a reagire, ma senza mai mettere in difficoltà Berisha e la nostra retroguardia. Si va così a riposo sullo 0-1 per la Dea.
FORMAZIONI UFFICIALI
Sampdoria-Atalanta, una chicca in una ottava giornata di campionato di grandi sfide. Al Marassi, infatti, scendono in campo due delle formazioni italiane che esprimono il miglior gioco. Sole pieno, giornata quasi primaverile e tanto pubblico (sono oltre duemila i bergamaschi scesi in Liguria, come dimostra la foto in apertura pubblicata dall'Atalanta su Facebook) sono la cornice perfetta, dunque, per questa sfida. Giampaolo e Gasperini si affidano alle formazioni tipo, ma il tecnico nerazzurro decide di non rischiare il Papu Gomez, affaticato dagli impegni con la Nazionale e in vista anche del match di Europa League di giovedì prossimo. Spazio, dunque, a Cristante alle spalle di Petagna e Ilicic, con la coppia de Roon-Freuler in mezzo al campo. Ma ecco le formazioni ufficiali.
Sampdoria (4-3-1-2): Puggioni; Bereszynski, Silvestre, Regini, Strinic; Verre, Torreira, Praet; Ramirez; Zapata, Quagliarella. All.: Giampaolo.
Atalanta (3-4-3): Berisha; Palomino, Caldara, Masiello; Hateboer, Freuler, de Roon, Spinazzola; Ilicic, Petagna, Cristante. All.: Gasperini.
La conferenza di Gasperini
di Giordano Signorelli
Dopo le due settimane di sosta dovute agli impegni delle nazionali, l'Atalanta riprende il proprio cammino in campionato andando in scena a Genova in casa della Sampdoria. «Non possiamo fare paralleli con la stagione scorsa - esordisce Gian Piero Gasperini nella conferenza stampa tenuta a Zingonia prima della partenza della squadra per la Liguria -. Ogni annata è diversa. L'anno precedente avevamo infilato le sei vittorie consecutive facendo una grande cavalcata. I confronti non sono adeguati, noi dobbiamo guardare a quanto abbiamo fatto finora e non dodici mesi fa. Ora abbiamo una buona classifica, iniziamo un altro ciclo di ferro da sette gare in venti giorni, dobbiamo pensare partita per partita e costruire così la nuova stagione».
Statisticamente parlando, l'Atalanta, nonostante delle buone prestazioni, non ha ancora conquistato un'affermazione in trasferta. «Ogni match può essere quello giusto. Magari sarà già domani contro la Sampdoria. Andiamo a giocare sul campo di una squadra che è partita bene in campionato e che ha espresso un buon calcio, eccezion fatta per lo scivolone di Udine. Per noi rappresenta una gara importante perché siamo vicini in classifica, stazioniamo entrambe a metà e da questo ciclo di gare uscirà il nostro futuro in campionato. I blucerchiati sono un'ottima squadra, ma lo era anche l'anno scorso. La Sampdoria ha maggiori ambizioni rispetto a dodici mesi fa, vuole provare a stare dietro le grandi. Noi abbiamo finito bene il primo tour de force pareggiando con la Juventus e abbiamo voglia di rituffarci nel campionato».
Anche oggi Gasperini non dà la formazione, ma conferma che tutti, a parte gli infortunati Schmidt e Toloi e Melegoni che è stato aggregato alla Primavera, sono a disposizione: «A parte Gomez, che è il più in difficoltà a causa delle venti ore di volo per poter rientrare, stanno tutti bene. La maggior parte ha giocato con la propria selezione e sono ora disponibili. Oggi ho la fortuna di poter scegliere, poi giovedì sarà fondamentale per l'Europa. Toloi? Ha incrementato il proprio lavoro, ma non c'è ancora. Speriamo di riaverlo contro l'Apollon. È sulla via delle guarigione ma non voglio rischiarlo perché dobbiamo giocare sette incontri in tre settimane ed è necessario preservarlo da eventuali ricadute. Schmidt? Sta intensificando il recupero, ma ci vorrà ancora un po' di tempo».
A proposito di nazionali, gli atalantini sono stati impegnati massivamente dai rispettivi commissari tecnici: «Le convocazioni in nazionale sono d'aiuto per i giocatori. Non le temo, ma mi preoccupano solamente le eventuali conseguenze, e mi riferisco agli infortuni. La nazionale offre motivazioni e il fatto che i nostri vengano scelti è sinonimo che qui si lavora bene. Quando tornano dagli impegni, sono arricchiti e per loro è un occasione per misurarsi in campo internazionale».