Il meglio deve ancora venire E a dirlo è il calendario, non noi

All’indomani della rotonda vittoria per 3-0 sul Verona, ci siamo posti una domanda: quanto vale, realmente, il nono posto in classifica della Dea in campionato? Sono tanti, pochi o giusti 15 punti? Che impegni ha avuto la squadra di Gasperini in questo primo quarto di campionato? Giocare con i numeri è sempre complicato ma ci sono diversi indicatori che ci fanno pensare che il meglio deve ancora venire. Prima di ripassare le gare giocate e vedere dove si meritavano più o meno punti, abbiamo fatto un gioco che nessuno finora ha provato a fare in modo analitico: abbiamo "contato" i punti delle avversarie affrontate.
Calendario tosto: Atalanta terza per punti delle avversarie. La misura migliore del valore di una squadra in campionato sono i punti in classifica. Puoi calciare molto, segnare poco, prendere tanti gol e segnarne anche di più. Quello che sei, alla fine, te lo dicono veramente i punti che hai conquistato e quindi per “misurare” la difficoltà degli impegni finora affrontati abbiamo contato i punti che hanno in classifica le avversarie. Il calcolo è meramente matematico, le sfumature di una partita sono ovviamente molte ma è curioso scoprire come, nelle prime dieci giornate, solo Genoa (175 punti) e Spal (166 punti) hanno incrociato formazioni che hanno fatto più punti di quelle affrontate dalla Dea. Roma, Napoli, Sassuolo, Chievo, Crotone, Fiorentina, Juventus, Sampdoria, Bologna e Verona hanno raggranellato finora 156 punti in campionato, gli avversari di Verona e del povero Benevento hanno fatto gli stessi punti e questo significa che nei primi cinque posti di questa speciale classifica su “i punti degli altri” non c’è nessuna rivale per l’Europa dell’Atalanta, né ci sono squadre che lottano per il titolo. Il Napoli capolista è 18esimo (127 punti delle avversarie), i campioni d’Italia della Juventus sono addirittura ultimi (appena 121 punti delle avversarie), a testimonianza di come i valori siano sicuramente importanti ma che il calendario conta sempre parecchio.
La corsa europea: occhio al calendario. Focalizzandosi solo sulla corsa europea, il dato che emerge è che mentre l’Atalanta ha avuto gli avversari peggiori di tutti (non guardate i nomi, ma il bottino conquistato finora), ci sono squadre che sono in piena lotta con i nerazzurri che finora sono state abbastanza agevolate dal calendario. Senza guardare troppo in alto (Napoli, Inter, Juventus, Lazio e Roma oggi sono fuori portata), il primo avversario a tiro della Dea è la Sampdoria, che ha una gara da recuperare con la Roma ma che per il resto ha trovato squadre da 107 punti complessivi: Benevento, Fiorentina, Torino, Verona, Milan, Udinese, Atalanta, Crotone e Inter. La Fiorentina se l’è vista con squadre da 140 punti complessivi (Inter, Sampdoria, Verona, Bologna, Juventus, Atalanta, Chievo, Udinese, Benevento e Torino), il Milan ha incrociato 139 punti (Crotone, Cagliari, Lazio, Udinese, Spal, Sampdoria, Roma, Inter, Genoa e Chievo), il Chievo 135 punti (Udinese, Lazio, Juventus, Atalanta, Genoa, Cagliari, Fiorentina, Sassuolo, Verona e Milan), il Bologna 142 punti (Torino, Benevento, Napoli, Fiorentina, Inter, Sassuolo, Genoa, Spal, Atalanta e Lazio) e il Torino appena 122 (Bologna, Sassuolo, Benevento, Sampdoria, Udinese, Juventus, Verona, Crotone, Roma e Fiorentina).
Il bottino della Dea: mancano almeno sei punti. Quando abbiamo scavallato la metà del girone di andata e ricordando che tra nove giornate tutto sarà allineato visto che tutti avranno affrontato tutti, il quadro della situazione è molto positivo per i nerazzurri. Il nono posto, a tiro di qualificazione europea e con una seconda parte di girone più abbordabile della prima, significa poter guardare avanti con fiducia nonostante l’impegno in Europa League. Tanta positività è data anche dal fatto che nelle prime dieci gare di questo campionato la Dea ha molto spesso giocato meglio di quanto il risultato a fine gara non abbia detto. Con la Roma alla prima giornata ne manca almeno uno, a Napoli un altro, a Verona con il Chievo ne mancano due, a Firenze altrettanti, così come a Genova con la Sampdoria, per un bottino totale che da quota 15 poteva tranquillamente portare la Dea a 23, in piena corsa per la Champions League. Senza fare troppi voli pindarici, teniamoci stretti questa squadra capace di fare calcio comunque e su ogni campo con ben 22 giocatori già mandati in campo dal tecnico Gasperini.