Pierino, un'automobilista modello di 99 anni (è al volante dal 1936)

Nel 1936 Giovanni Agnelli presentava per la prima volta la Fiat 500 «Topolino», aveva inizio la Guerra civile spagnola mossa dal generale Francisco Franco, Jesse Owens vinceva quattro ori alle Olimpiadi di Berlino entrando nella storia. Nel 1936 il gorgonzolese Pierino Balconi prendeva la patente. E da allora non ha mai smesso di guidare. Anche oggi, a 99 anni appena compiuti, alla sua auto non sa proprio rinunciare e, con la prudenza e l’attenzione che lo ha sempre contraddistinto alla guida, mette la prima e parte. «Mica sono vecchio io», ha scherzato Pierino il giorno del suo compleanno. Come tutti i pomeriggi lo si può trovare al Centro intergenerazionale di via Oberdan dove trascorre il tempo tra una partita a carte e quattro chiacchiere con gli amici. Mercoledì 25 novembre era una data importante per lui, il giorno del suo 99esimo compleanno. Una casella da cerchiare bene in rosso sul calendario, non tanto per i festeggiamenti in famiglia e con gli amici, quanto perché rappresenta una scadenza importante: quella della patente. «Superata una certa età bisogna fare il rinnovo biennale della licenza di guida, così giovedì (il 2 novembre) ho già appuntamento a Melzo per avere la mia patente nuova», ha spiegato Balconi. La sua dottoressa ha già dato il via libera. «Dalla cintura in su sono un ragazzino di 60 anni, è alle gambe che comincio a fare un po’ fatica e mi serve il bastone per camminare - ha spiegato - Scherzando glielo dico sempre alla mia dottoressa che non è un buon medico... mi cura e mi fa stare giovane solo a metà».
Scherzando maliziosamente, gli amici del centro intergenerazionale sostengono che il bastone lo usi solo per far colpo sulle donzelle visto che, come lui stesso ha ammesso, ha sempre avuto un certo fascino sulle donne. «Quando mi sono sposato, tutte le ragazze di Gorgonzola mi dicevano “perché non hai scelto me?” - ha scherzato - Sono stato con mia moglie per 50 anni. Negli ultimi tempi si era ammalata e con la mia macchina la portavo in giro per tutte le visite e le cure che doveva fare». Una vita davvero intensa quella del quasi centenario che, con una lucidità disarmante, ripercorre ancora le tappe principali della sua vita. «Ho combattuto per tre anni durante la Seconda guerra mondiale - ha ricordato - Mi avevano mandato tra i fanti del Genio, a Courmayeur. Quando sono rientrato ho continuato a lavorare in un’azienda di telefoni. Ai tempi avevo avuto una brillante idea e realizzato un sistema per modificare i telefoni rendendoli più efficienti. Così la mia ditta ha cominciato a farmi girare per tutta la Lombardia per andare a sistemare antenne e apparecchi ovunque».
Sempre per strada, dunque, ma con attenzione e responsabilità. A testimoniarlo la sua «fedina» completamente intonsa. «Non ho mai preso una multa, né fatto un incidente - ha spiegato Balconi - Quando sono alla guida cerco di stare sempre attentissimo. Una volta facevo viaggi lunghi, adesso invece mi sposto poco. Vado a Trezzo sull’Adda, Vaprio, Capriate, recentemente mi è capitato di fare qualche giro a Bergamo e Romano di Lombardia. Ho la patente da 80 anni, ma ho cambiato solo 5 o 6 macchine. L’unica volta che la mia auto è stata incidentata è stato quando l’ha presa mio figlio». La patente resta un argomento di discussione in casa. «I miei due figli mi dicono sempre di non usare la macchina, ma se non guido come faccio a spostarmi? Cosa faccio durante la giornata? - ha concluso Balconi - Nel momento in cui uno sta bene fisicamente e ce la fa, l’età che conta veramente è quella dello spirito e, sinceramente, non mi sento certo vecchio». Con i suoi 99 anni, però, Balconi è senza ogni ombra di dubbio uno degli automobilisti in attività più anziano di Italia, un record cui sinceramente non aveva mai pensato. «Io penso solo a prendere la mia patente - ha scherzato - Avrò anche quasi 100 anni, ma questa è stata la prima volta che un giornalista mi ha intervistato». (dalla Gazzetta della Martesana)