Dopo l'1-1 con il Torino

La luce la accende il numero 72

La luce la accende il numero 72
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Finisce 1-1 la sfida dell’Olimpico di Torino tra i granata padroni di casa e l’Atalanta. Al vantaggio di N’Kolou risponde nella ripresa Ilicic, ma il risultato va stretto alla squadra nerazzurra che dopo il riposo ha decisamente cambiato passo. Dopo un primo tempo equlibrato chiuso sull’1-0 per un errore di Berisha, la squadra bergamasca riesce a tornare a esprimere il suo calcio e il risultato si sistema subito. Peccato per la vittoria sfumata, ma visto il ruolino di marcia in trasferta, il terzo pareggio stagionale strappato lontano da Bergamo in rimonta lascia comunque sensazioni positive anche in vista della partita di giovedì sera con il Lione.

L’unico dubbio di giornata viene risolto da mister Gasperini a favore del rientrante Spinazzola, il posto a sinistra è suo con Hateboer riportato sulla corsia di destra. In mezzo al campo, senza de Roon infortunato, Cristante e Freuler sono gli interni e come l’anno scorso tocca a Kurtic il compito di raccordare con l’attacco dove giostrano Petagna e Gomez. In difesa, davanti a Berisha, Toloi (reduce dall’influenza) è il centrale di destra con Caldara in mezzo e Masiello a sinistra che si muovono a protezione di Berisha. Nel Torino, tutto confermato tra i titolari (tridente Ljajic–Belotti–Iago Falque) mentre Niang non siede nemmeno in panchina per via di alcuni problemi fisici. Serata molto fredda e termometro vicino agli zero gradi, nel settore ospiti circa 300 sostenitori giunti da Bergamo.

 

 

Il primo tempo inizia con le due squadre che scendono in campo senza i propri colori sociali. Il Torino è in verde in segno di vicinanza alla Chapecoense (formazione brasiliana scomparsa in un incidente aereo l’anno scorso) e la Dea è in completo bianco. La partita inizia al piccolo trotto, di grandi occasioni non se ne vedono e anche se la Dea ci prova un paio di volte con Kurtic (3’, cross di Spinazzola e parata a terra di Sirigu) e Petagna (12’, colpo di testa largo su cross di Gomez), il primo pericolo vero lo porta il Torino. Al 24’ Belotti conquista una punizione dubbia ai 25 metri, sul pallone si presenta Ljajic che di destro a giro manda il pallone poco lontano dall’incrocio dei pali.

La gara è brutta, il Torino non riesce a mettere in campo uno straccio di azione, mentre l’Atalanta prova di più a fraseggiare ma non ha quella rabbia che serve per trovare il gol. Oltre a questo, un paio di palle perse malamente tra il 34’ e il 35’ regalano a Obi e Ljajic palle gol importanti, ma Berisha è attento e fa buona guarda. Il primo segnale di presenza di Gomez arriva al 40’ (destro da fuori area parato in due tempi) e quando tutti pensavano ormai al riposo ecco l’episodio che sblocca lo 0-0.

Belotti pressa Caldara che concede il calcio d’angolo, sul pallone si presenta Ljijic che taglia in area piccola un pallone interessante schiacciato da N’Kolou alle spalle di Berisha. Rivedendo l’azione si nota chiaramente come la rete è causata dal portiere degli orobici: in area piccola, un estremo difensore con la sua stazza, non può farsi anticipare dal terzo tempo di un difensore in entrata. Dopo due minuti di recupero, Tagliavento manda tutti negli spogliatoi e il Torino è in vantaggio pur senza giocare un calcio particolarmente scintillante.

 

 

Nell’intervallo il tecnico Gasperini cambia Kurtic con Ilicic e l’effetto è lo stesso di quando sei in una stanza buia e improvvisamente accendi la luce. Il numero 72 spacca letteralmente la partita, al 46’ parte in slalom nemmeno fosse Tomba e costringe Sirigu alla respinta sul tiro cross, la Dea è trasformata e dopo un bel cross di Cristante per Petagna (50’, colpo di tacco sul fondo) arriva il gol del pareggio: palla dentro di tacco di Petagna per Ilicic, lo sloveno entra in area e trafigge Sirigu con una bella conclusione mancina andando poi a esultare sotto il settore ospiti.

 

 

La Dea è in controllo del match, al 58’ Petagna e al 59’ Spinazzola cercano la via della rete e al 60’ è ancora una volta Ilicic a costruire per Freuler che da distanza ravvicinata manca il bersaglio grosso. Il Torino gioca solo di rimessa, al 68’ ci prova Iago Falque ma un minuto più tardi è ancora la premiata ditta Petagna–Ilicic a costruire una grande azione con la palla che si spegne sul fondo di un soffio. Al 71’ lo stadio applaude la Chapecoense, Belotti al 76’ impegna per due volte nel giro di un minuto Berisha ma nel finale è solo Atalanta: all’80’ una conclusione deviata di Spinazzola costringe Sirigu al miracolo in angolo, all’83’ Ilicic pesca Gomez in area ma il controllo del Papu non è preciso e l’azione sfuma da due passi prima dell’episodio che poteva decidere il match.

Al 91’ palla dentro di Cristante in camp aperto per Gomez, il numero 10 orobico si lancia in campo aperto e solo davanti a Sirigu viene steso senza troppi complimenti: il direttore di gara Tagliavento tergiversa, per alcuni minuti lo stadio sembra sospeso in attesa del Var, ma quando tutti si aspettano che l’arbitro vada almeno a vedere le immagini ecco il colpo di scena: mano alzata, segnalazione di fuorigioco di partenza di Gomez e passa tutto agli archivi. Il risultato, dopo 3’ minuti di recupero, non cambia e le squadre continuano a camminare in classifica a braccetto raggiungendo quota 20.

 

 

Torino – Atalanta 1-1
Reti: 45’ N’koulou (T), 54’ Ilicic (A)
Torino (4-3-3): Sirigu, De Silvestri, Burdisso, N’koulu, Ansaldi (15’ Barreca), Obi, Rincon, Baselli, Iago Falque (80’ Edera), Belotti, Ljajic. All. Mihajlovic.
Atalanta (3-4-1-2): Berisha, Toloi, Caldara, Masiello, Hateboer, Cristante, Freuler, Spinazzola, Kurtic (46’ Ilicic), Petagna (72’ Cornelius), Gomez. All. Gasperini.
Arbitro: Tagliavento di Terni
Ammoniti: 49’ Obi (T), 64’ Masiello (A), 78’ Baselli (T), 85’ Toloi (A)

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