«Con i recenti rincari di luce e gas si comprano sacchetti per 25 anni»

«Con quello che pagheremo in più grazie agli aumenti di gas e luce, potremmo comprare bio-shopper per 25 anni, eppure nessuno sembra preoccuparsene». Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo, lancia la provocazione – attraverso un comunicato diffuso dalla Cisl provinciale - alla luce delle innumerevoli lamentele causate dal centesimo pagato per i sacchetti di bio-plastica nel supermercati, che ha fatto cadere nel dimenticatoio che dall’inizio di gennaio, ogni famiglia pagherà mediamente 120 euro in più all’anno per consumi energetici, contro i 5 destinati alle odiate buste per la frutta. «Si sta facendo tanto fumo per niente, già ora pagavamo i sacchetti che venivano utilizzati ma non ci facevano caso perché evidentemente erano costi occulti, già caricati sul prezzo, casomai chiediamoci come mai i negozianti non hanno ridotto il costo del prodotto non avendo più in carico i sacchetti. Comunque stiamo parlando di 5-7 euro a famiglia l’anno, ben poca cosa rispetto agli aumenti dell’energia e del gas annunciati (5,3% cioè circa 30 euro all’anno per l’energia e 5% , uguali a 90 euroannui per gas), forse su questo bisognerebbe fare davvero chiarezza e trasparenza. Ci paghiamo bio-shopper per almeno 25 anni!».
Rincari ingiustificati. «Questi rincari sono ingiustificati – continua Busi -, sia perché i consumatori italiani pagano l'energia più cara d'Europa, sia per via di oneri e accise impropri che andrebbero complessivamente rivisti, come affermato dalla stessa Autorità di settore nella scorsa Relazione Annuale ma, soprattutto, a causa di 4,5 milioni di famiglie che vivono in povertà energetica, in quanto non in grado di pagare le bollette di luce e gas. A 20 anni dalla liberalizzazione del settore elettrico e a 10 anni dalla completa liberalizzazione del mercato elettrico è arrivato il momento di rivedere complessivamente l’assetto del sistema elettro-energetico italiano sia rispetto alla sicurezza dell'approvvigionamento che ai costi dell’energia». «È da tempo – conclude - che riteniamo che andrebbe rimodulata la struttura tariffaria delle bollette, a carico dei cittadini/consumatori e delle famiglie italiane per contenere i costi dell'energia, a maggior ragione oggi che è prevista una nuova Strategia Energetica Nazionale (Sen)».