Circondata da musicisti doc

Emma Marrone adesso vede rosa «Sono una persona più luminosa»

Emma Marrone adesso vede rosa «Sono una persona più luminosa»
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«Il titolo? È arrivato tardissimo, leggendo un libro. Ho trovato quella frase e ho pensato: “io sono qui, esisto e sto facendo quello che mi piace”». La forza della presenza, dell’hic et nunc, della riaffermazione di sé stessi al positivo. Essere qui, uscito il 26 gennaio, è un album che per Emma Marrone è stato «terapeutico», una cura per quella fragilità che la accompagna ma che difficilmente - sono parole sue - mostra all’esterno. Lo sta presentando nei centri commerciali di tutta Italia, la cantante salentina (ma nata a Firenze), e lunedì 5 febbraio lo farà a Le Due Torri di Stezzano, alle 16, durante l’instore organizzato da Mediaworld. Firmerà le copie, si farà fotografare con i fan, parlerò del suo nuovo lavoro, arrivato a quasi tre anni dal precedente Adesso.

 

 

«È un disco che ho fatto per mostrare, non per dimostrare», ha detto lei. «La pausa mi ha dato il modo di ascoltarmi. Con le pressioni di questo mestiere ascolti sempre e solo gli altri. Mi ero chiusa nei miei confronti. Oggi sono una persona più luminosa». Una luminosità che si riflette ovviamente nella sua musica, come si è intuito dal singolo che ha anticipato Essere qui, L’isola, brano in cui, nei suoni e nella vocalità, si mostra radiosa e moderna senza scendere a patti con mode e banalità.

 

 

Un messaggio che parte già dalla copertina del disco: uno scatto della fotografa internazionale Kat Irlin che ritrae Emma per le strade di New York, seduta su un marciapiedi con un basco rosso e degli stivaletti con tacco in tinta. Stop quindi al chiodo nero e alla camminata mascolina che la caratterizzava, come lei stessa ha spiegato. «Ho fatto pace con il mio lato femminile», ha spiegato.
Si è scelta una bella band, Emma Marrone: per questo disco, il quinto, da lei stessa prodotto insieme a Luca Mattioni (piano, sinth, tastiere, arrangiamenti), si è circondata di musicisti doc, dai chitarristi Andrea Rigonat (che è anche suo marito) e Adriano Viterbini (dei Bud Spencer Blues Explosion) al bassista inglese Paul Turner (da cinque anni con i Jamiroquai), dal batterista Enrico Mata (dei Subsonica) al chitarrista e bassista Lorenzo Poli, al tastierista Francesco Ambrosini e via di questo passo.

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 47 di Bergamopost cartaceo, in edicola fino a giovedì 8 febbraio. In versione digitale, qui.

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