Che coraggio: siete pronti a tuffarvi nella Vallata dei Libri Bambini?
Nella vita ci vuole coraggio. Ce ne vuole parecchio anche, semplicemente, per promuovere un festival letterario attraverso una locandina stretta e lunga, con loghi e necessari sponsor ammassati in basso e in mezzo il “vuoto” di un disegno con rappresentato un precipizio, nel quale con gioiosa noncuranza si tuffa”un simpatico bambino.
Che coraggio è il titolo della quinta edizione de La Vallata dei Libri Bambini, festival nazionale di letteratura organizzato a Vertova e nei comuni della Valle Seriana dal 10 al 25 marzo. Tutto è nato da un’idea di Roberto Squinzi, bibliotecario e poi libraio ma anche attore, e tutto è cresciuto grazie a insegnanti, genitori, educatori, amministratori e, naturalmente, bambini.
«La Vallata dei Libri Bambini – spiegano gli organizzatori – deve il proprio titolo a un’idea di Bruno Tognolini. È molte cose insieme: un festival di letteratura per l’infanzia e l’adolescenza, un grande progetto culturale di valorizzazione e formazione del territorio, un’associazione senza fini di lucro che permette la realizzazione di questi obiettivi. Tutto è finalizzato alla promozione del libro di qualità per bambini e adolescenti. Offriamo la possibilità di incontrare i migliori scrittori per l’infanzia, assistere a spettacoli teatrali, partecipare a laboratori, parlare di libri. Al Festival cerchiamo di creare un mondo per i più piccoli, dove l’onirico e il reale si uniscono nel sogno. Non saranno i piccoli a farsi grandi, ma viceversa, saranno gli adulti che dovranno tornare bambini e ricordare i magici momenti in cui per la prima volta hanno aperto il “loro” libro: quello che da bambini ha dato colori e immagini alle loro emozioni, quello che da ragazzi ha dato parola ai sentimenti, quello che da adulti lì ha fatti interrogare anche dopo averlo letto».
È un poco la filosofia di Janusz Korczack, il pedagogo polacco di origine ebrea che nel 1942 finì vittima dei nazisti nel campo di concentramento di Treblinka. «Dite – scriveva Korczack in quegli anni bui – è faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli. Ora avete torto. Non è questo che più stanca. È piuttosto il fatto di essere obbligati a innalzarsi fino all’altezza dei loro sentimenti. Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi. Per non ferirli». Favorire eventi legati alla letteratura infantile e creare occasioni di incontro serene e condivise finisce per essere una modalità rivoluzionaria, in un mondo in cui domina il tempo reale (e falso) dei social e delle verità virtuali. Ci vuole semplicemente coraggio, e proprio questo è il tema dominante.
«Esistono cuori impavidi di bimbi coraggiosi – spiegano gli organizzatori del Festival – che quotidianamente affrontano le avversità della vita: la separazione dei genitori, la scomparsa del gatto, l’allontanamento di un amico, l’angoscia dei bulli, il timore di essere derisi, la trepidante attesa di un giorno importante, l’arrossamento dei palpiti del cuore, la perdita di una persona cara. Esistono cuori impavidi di bambini coraggiosi che ogni giorno affrontano la malattia, il dolore, la conoscenza della strada, quella di una nuova lingua e di una nuova cultura. Esistono bambini che tutti i giorni provano a trasformare la pioggia in sole. Quante sono le forme del coraggio? E quante ne trovano o ne hanno i bambini dentro le loro tasche, nei loro giubbotti, nel piccolo dispensario della propria crescita? Il coraggio dà, il coraggio serve, il coraggio aiuta. Cerca il tuo coraggio; non avere paura. Tu sei unico».
Il calendario degli appuntamenti è fittissimo e coinvolge gli autori Lugi Dal Cin, Luigi Garlando (sì, proprio l’editorialista de la Gazzetta dello Sport), Gabriele Cima, Lorenza Farina, Manuela Simoncelli, Francesco D’Adamo, Anna Vivarelli, Fulvia Degli Innocenti, Bruno Tognolini, Michele D’Ignazio, Gisella Laterza, Valentina Mazzola. E poi giochi, rappresentazioni teatrali (il 10 marzo la nuova prima dei genitori di Amici sul Serio a Fiorano, con Gobbo il re, storta la regina). Sul sito c’è il programma completo, insieme a quella locandina col precipizio ed un bambino che non ha paura di volare alto.