Le battute più divertenti del web sui due jet militari e i boati di ieri

Un giovedì mattina qualunque la nostra calma e laboriosa Bergamo ha deciso di tremare: la colpa è di due jet militari che hanno rotto il muro del suono. Non si può dire «tutto normale», ma di certo, viste le ipotesi che sono circolate nei primi minuti dopo le esplosioni, si può dire che in molti avranno tirato un sospiro di sollievo. Già, perché noi all'inizio tutto ciò che sapevamo è che due boati di origine ignota avevano fatto tremare i vetri alle finestre delle nostre case. Un evento più che sufficiente a giustificare una psicosi: redazioni invase da telefonate di persone in lacrime in cerca di informazioni più precise, social straripanti di versioni e pareri discordanti, notizie e smentite che piovono da tutte le parti, una su tutte quella – popolarissima – copiata e incollata da un'edizione online della Gazzetta di Mantova del 28 gennaio del 2015, quando un fatto analogo aveva visto protagonisti due jet militari in partenza da Grosseto.
Sta di fatto che con il passare delle ore il puzzle prende forma, si avvalora sempre di più l'ipotesi della rottura del muro del suono e soprattutto si accantonano ipotesi più allarmanti, come quelle circolate sul web relative a presunte esplosioni in qualche fabbrica della provincia, o quella di meteoriti in procinto di abbattersi dalle nostre parti. E a quel punto, passata la paura – e qui arriviamo al punto di questo articolo – il bergamasco si fa spiritoso. E il web si trasforma: i confronti tra analisti lasciano spazio a una vera e propria corsa alla comicità. E se alcune freddure sono effettivamente un po' facili, altre sono delle perle: ecco perché abbiamo deciso di consegnare ai posteri questa antologia di battute più o meno pessime in merito ai fatti del 22 marzo 2018.
Quelli che «Mistero risolto, era un Uforobot»
1) «Chiedo scusa per i due botti ma mi sono cadute le palle». Una delle più gettonate, come facile immaginare esclusivamente maschile. Leggermente prevedibile, ma una menzione d'onore è doverosa se non altro per la grandissima diffusione. Sarebbe stata brillante se a postarla fosse stato, ad esempio, un commesso della Decathlon: la doppia chiave di lettura l'avrebbe resa più interessante. Voto: 6-
2) «Chiedo scusa per i due botti ma ieri sera ho mangiato i fagioli». Anche questo un grande classico della comicità popolare: l'associazione tra flatulenze ed esplosioni è certamente prevedibile, ma sempre dignitosamente becera. Non dà fastidio a nessuno, può essere facilmente apprezzata da persone di ogni estrazione sociale ed economica: l'apparato escretore è un inno alla democrazia; il big bang il grande attacco di meteorismo di Dio. Ecco perché, in sostanza, questa comicità nazional popolare guadagna la sufficienza abbondante. Voto 6,5
3) «Scusate rega, mi dimentico sempre di abbassare prima di staccare il cavo». Quello che perde in potenziale di diffusione (il riferimento al mondo della tecnica del suono è di certo molto più di nicchia rispetto alla flatulenza), lo guadagna in brillantezza. Sottile, efficace, va a colpire una costumanza molto diffusa senza cadere nello stereotipo. Per chi non avesse colto il riferimento, (non) consigliamo di provare ad attaccare – per esempio – una chitarra elettrica a un amplificatore, accenderlo e poi staccare il cavo dalla chitarra con l'amplificatore acceso: in quel caso avreste una versione abbastanza soft di un fenomeno che, invece, si verifica in proporzioni decisamente maggiori quando in ballo ci sono anche i vari microfoni (supercostosi), cavi da diametri importanti, casse, spie, mixer e via dicendo. Insomma, abbastanza da rompere il muro del suono. E ogni musicista sa che ogni volta che stacca un cavo senza prestare attenzione, un fonico muore. Voto 9
4) «Ecco cosa succede quando non fai il procedimento di rimozione sicura dell'hardware» e «Sapevo che non avrei dovuto spegnere il computer durante gli aggiornamenti». Più che passabili questi riferimenti all'informatica quotidiana. L'informatica infatti è il vero dio del ventunesimo secolo, e in quanto tale è accessibile a tutti, ma penetrabile e comprensibile solo da pochi: ecco perché temiamo i suoi comandamenti, ecco perché tendiamo a rispettarli anche se non sappiamo davvero cosa potrebbe succedere se non lo facessimo. Ma forse qualcuno ieri ha davvero compiuto l'insano gesto: ha tolto la chiavetta USB dalla sua porta senza aver aspettato l'ok del computer. Il tacchino induttivista del resto ci ricorda che se per cento volte un'azione non ha conseguenze, non significa che nemmeno la centunesima ne avrà... Voto 7,5
5) «Raga, è caduto Adinolfi». Cattiva, crudele, sadica, politicamente scorretta. A differenza nostra... Voto: S.v. (o DC)
6) «Ci fossero stati Stefan De Vrij, Jaap Stam l'Immenso, Alessandro Nesta, Favalli, Pancaro e Fernando Couto col cacchio che passavano i due caccia!!». Inaspettato momento amarcord biancoceleste: per il coraggio mostrato dall'autore nel condividere un commento del genere nel gruppo “Sei di Bergamo se...”, e per la nostalgia che ha fatto salire a tutti gli appassionati di calcio il ricordo dell'incommensurabile bruttezza di Jaap Stam, merita sicuramente un voto alto. Voto: 8,5
7) «A scoppio ritardato». Sublime gioco di parole postato in commento a un post che dava la notizia dei boati due ore dopo l'accaduto. L'informazione flash sta sfuggendo di mano un po' a tutti. In ogni caso: voto 8,5
8) «Rotto il muro del suono: squadra di muratori bergamaschi lo ha già ricostruito». La più gettonata delle gettonate, sullo stereotipo degli stereotipi del più bergamasco dei bergamaschi. Menzione d'onore