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È in arrivo il Telepass europeo

È in arrivo il Telepass europeo
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Andare all’estero e non avere il problema delle code ai caselli. Il Telepass europeo annunciato ieri abbatte un’altra frontiera. Tra breve si potrà viaggiare liberamente sulla rete autostradale italiana, francese, spagnola e portoghese usando lo stesso dispositivo come già succede per i mezzi pesanti che hanno a disposizione il Telepass Eu. Per i mezzi pesanti è da tempo attivo il dispositivo di bordo Telepass SAT, un unico titolo di pagamento attivo su sette Paesi Europei (Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Austria, Polonia e Belgio).

Pagare casello e parcheggio. È una bella novità, visto che spesso si va all’estero, in particolare in Francia, in auto. E il tempo che si perde ai caselli è considerevole, specie se si viaggia nei mesi caldi estivi. Ad esempio fare l’autostrada che da Ventimiglia va verso Marsiglia e poi in Spagna è faticosa per le tante barriere pedaggio che tagliano il percorso. Ora tutto sarà più semplice e veloce. Il nuovo dispositivo nasce dalla nasce dalla sinergia tra Telepass, il gruppo francese APRR/AREA e la spagnola Pagatelia (che agisce anche sulla rete portoghese). Oltretutto si aggiunge una facilitazione per i parcheggi perché con il Telepass Europeo, oltre al pedaggio, sarà possibile pagare anche i parcheggi nelle città dei Paesi coperti dal servizio: alle principali città italiane come Milano, Roma, Torino, Firenze e Napoli, si aggiungeranno dunque 400 parcheggi in città europee, tra cui Parigi, Madrid e Barcellona.

Ovviamente l’accordo non riguarda Svizzera e Austria, dove l’autostrada viene pagata attraverso “vignette” a tempo, né la Germania dove non esistono pedaggi, ma non ancora per molto… A partire dal prossimo anno infatti anche i tedeschi introdurranno il bollino con tariffe differenziate e più care per i viaggiatori stranieri.

 

 

Come funziona. Come si fa ad accedere al servizio? E quanto costerà? Rispetto alla prima questione, il procedimento è molto semplice: per chi ha già il Telepass, è sufficiente richiedere l’attivazione sul proprio contratto Telepass Family presso i Punti Blu e ottenere il nuovo dispositivo. Per i nuovi clienti, invece, basterà sottoscrivere un contratto Telepass Family e contestualmente all’attivazione del nuovo servizio richiedere il dispositivo europeo. Per ora bisogna recarsi fisicamente ai Punti Blu, ma in futuro sarà possibile fare tutto via internet. Quanto ai costi si tratta di un servizio pay per use, che prevede un costo di attivazione di 6 euro e un canone aggiuntivo di 2,40 euro per ogni paese attraversato e solo nei mesi in cui viene varcata la frontiera: quindi se si va in Spagna per quel mese l’automobilista si vedrà accreditati 4,80 euro in quanto è transitato anche sulla rete autostradale francese.

La nascita del Telepass. Il Telepass venne concepito da tre progettisti ventenni del gruppo Sixcom e varato in fase sperimentale nel 1986, bruciando sul filo di lana una società inglese. Venne installato inizialmente sulla tratta Firenze-Prato-Calenzano in occasione dei Mondiali di Calcio del 1990, e oggi è esteso a tutta la rete autostradale nazionale. Sono 8 milioni gli italiani che hanno il dispositivo salta coda sulla propria auto, che recentemente rende possibile anche il pagamento del traghetto tra Villa San Giovanni e Messina. Pochi lo sanno ma esiste anche un Telepass a ricarica, senza canone mensile, ma con obbligo di acquisto del dispositivo (che normalmente è solo noleggiato). È attivo solo su alcune autostrade del sud, in particolare sui tratti a pagamento delle autostrade siciliane.

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